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Biroc,cartun. Commenti : 17 ZACO il 31-Ott-2009 in Generica | |
ecco a voi il nuovo acquisto il classico Biroc Piemontese delle nostre valli occitane,tutto bello funzionante e conservato benissimo, ora ci tocca solo dare una mano di antitarme eeeeeeeeeeeattaccarlo a pippo e sfilare per le piazze!!!! oggi 7.12.09 habbiamo contrattato un nuovo biroc con un cartun(carro agricolo per portare fieno) e un voltino e un basto militare !!!!! appena lo ritiriamo metteremo le foto | |
Presentazione nuovo sito Commenti : 15 Biacione il 26-Ott-2009 in Generica | |
Ecco a voi la presentazione alla comunity di Raglio.com del sito ufficiale dell'Asineria Lory. Naturalmente la visita è obbligatoria e qualora voi vogliate potreste darci dei consigli per migliorarlo... www.asinerialory.altervista.org Un saluto a tutti Team Asineria Lory | |
inseparabili Commenti : 5 moncanino il 15-Ott-2009 in Generica | |
camminando lentamente tra il fiume PO e i boschi delle colline torinesi | |
2 news Commenti : 2 maxdklv il 14-Ott-2009 in Generica | |
Ciao, scrivo questo piccolo post per ricordare 2 cose: - martedì 6 ottobre è nata Cascina... la prima figlia di Lennye - domenica 18 ottobre a Selvazzano (PD) si svolgerà il 1° SLOW DAY... ecco il programma: http://www.festivaldellalentezza.it/ProgrammaFestivalDellaLentezza.pdf Ciao... | |
IL TORRENTE Commenti : 34 pantagruele il 13-Ott-2009 in Generica | |
Domenica 04/10/2009, mi alzo di buon'ora , è una bella giornata anche se le previsioni per la settimana entrante non sono delle più favorevoli. In campagna ho tanti lavori che mi aspettano: le ultime semine autunnali (cime di rapa, fave, aglio e spinaci), la concimazione di fondo del terreno per l'anno a venire, le ultime visite pre invernamento delle api e così via. Decido comunque di portare Agnese a fare un giretto sull'argine del torrente, le metto la capezza e la porto fuori. Solito minuto di lotta: “vado avanti io”, “no io”, “guarda che ti do un morso!”, “vuoi una lunghina sul naso?”. Alla fine si ristabilisce l'ordine gerarchico: io davanti nei passaggi stretti o che la spaventano, lei muso a spalla nei passaggi tranquilli. Sparano, i colpi secchi di 2 semiautomatici e il tuonare di una doppietta di grosso calibro con cartucce con carica decisamente pesante, praticamente una spingarda. Agnese ci si deve essere abituata, si limita ad orientare le orecchie, rallentando un po' il passo. Dopo tante settimane di siccità il torrente è in secca e penso che questa sia l'occasione migliore per cercare di farla guadare. C'è un punto in cui l'acqua è profonda pochi cm. e l'attraversamento agevole. Poche centinaia di metri sull'argine, una ventina di metri ancora attraverso la fascia di bosco al cui interno scorre il fiumiciattolo e siamo al guado. Il naso mi informa di quello che ci aspetta prima degli occhi. Il torrente sulle cui rive ci rinfreschiamo nelle calde giornate di estate, che alimenta la falda del mio pozzo e, indirettamente, l'abbeveratoio di Agnese, in cui sguazzano cavedani, carpe e anguille e qualche gambero temerario, non c'è più. Al suo posto una fogna a cielo aperto. Invece dell'acqua liquame di fogna, quel liquido denso e scuro con odore di acido solfidrico che riempie di solito i pozzi neri, Tutto tace, sulla superficie maleodorante non compaiono neanche i cerchi concentrici dei pinnuti risaliti per cercare ossigeno. Stessa situazione per più di un km.. E' già la seconda volta che succede, l'altra volta non sapevo cosa fare, adesso sì: telefonare al pronto intervento dei carabinieri che allerteranno i tecnici dell'agenzia regionale per l'ambiente per i prelievi e le indagini del caso. Ho un attimo di esitazione, siamo in Italia e non posso fare a meno di pensare a rappresaglie da parte dei colpevoli. Poi mi dico che questo modo di ragionare è alla base di molti mali di questo paese e nelle piccole e grandi cose c'è il momento in cui bisogna farsi sentire: Telefono al 112. Mi rimpallano ad altri due numeri. L'ultimo non ne sa niente. Io gli spiego ripetutamente la prassi, mentre ho l'impressione che cerchi di spingermi a lasciar perdere. Una scocciatura di meno, insomma. Un po' lo capisco, è domenica e in servizio sono in pochi. Prima mi chiede se intendo sporgere querela. Io gli spiego che si tratta di inquinamento di un fiume, acque pubbliche, e che sto segnalando un possibile reato contro il patrimonio pubblico, non sto presentando una querela di parte in quanto vittima di un comportamento delittuoso che ha arrecato danni alla mia persona o proprietà. Cerca un'altra strada: ma è sicuro che si tratti di liquame? Sì, puzza di liquame e ha il colore del liquame di pozzo nero. Ma lei è un tecnico? Non sono un tecnico ma so riconoscere la differenza tra liquame di fogna e acqua pulita. (E qui un po' mi sono trattenuto). Ma lei chi è? mi dia le sue generalità. Eseguo. Alla fine, visto che non demordo, mi assicura che manderà una automobile. Ho un numero di telefono? Sì, sono in mezzo alla campagna, le do quello del cellulare. Prende? Sì la sto chiamando dal cellulare, sono in mezzo alla campagna. (sorvolo su altre parti della conversazione telefonica anche più surreali) Mezz'ora dopo, avendo evidentemente approfondito la questione, mi richiama chiedendomi di aspettare i tecnici dell'Agenzia regionale per l'ambiente. Metto Agnese al pascolo, la passeggiata rimandata a data da destinarsi. Dopo un'oretta compaiono i tecnici: li accompagno al guado, segue analisi dell'ossigeno disciolto, ai fini del sostentamento vitale praticamente zero, poi tirano fuori le provette per i campioni, guardano il liquame e uno mi fa: “Guardi, eviterei di prendere i campioni, se li porto al laboratorio mi infamano: “Ma non la riconosci da solo? E' m#$&a!” Il giorno dopo torneranno per rintracciare la fonte. Gli scarichi fognari della zona dovrebbero essere tutti allacciati al depuratore, quindi si tratta di uno scarico abusivo o di un malfunzionamento della rete fognaria. Aspetto le conclusioni. Le violente piogge degli ultimi giorni hanno dato una bella ripulita ma ci vorrà tutta una stagione di piogge invernali e piene primaverili per rivedere gli abitanti del torrente, e forse non basterà. Si è fatto tardi, riporto Agnese al recinto e la coccolo un po', sarà per un'altra volta :( | |
Gaza, gli asini"travestiti" da zebre Commenti : 3 martina il 09-Ott-2009 in Generica | |
Regalare un po' di gioia ai piccoli in tempi di guerra anche a costo di barare. Nasce così la storia degli asini diventati zebre. I due esemplari autentici sono morti durante l'offensiva israeliana di gennaio a Gaza. Per non deludere i bambini i responsabili dello zoo hanno deciso di utilizzare i due asini a cui sono state disegnate le strisce... http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/esteri/asini-zebre/1.html | |
lolita e io Commenti : 27 cacaone il 08-Ott-2009 in Generica | |
No gente ,non mi sono montato la testa, è che c’è una certa assonanza con PLATERO E IO, il libro scritto da juan ramon jemenez, che mi è stato consigliato dalla nostra scrittrice (non scrivana, come dice elcholo) e regina del forum, platero, che è innamorata del suo asinone pepito, 4 senza. Lolita è come platero, è come pepito, un nome spagnolo. ( per saperne di piu’ sul nome lolita vedere wikipedia) Vedete, di assonanze c’è n’è piu’ d‘una. Scrivo queste mie esperienze con lolita per mettere in chiaro che non tutto è cosi’ ,come appare a qualcuno, straordinario. Io mi sento, anzi io sono un non addestratore perche’ lolita io non l’addestro,lolita viene con me e questo è tutto quello che voglio da lei. Sicuramente qualcosa di poco abituale cè stato nell’approccio iniziale con lolita ,al quale approccio piu’ avanti dedico qualche riga. Dopo aver fatto mettere insieme la parte importante della stalla ,cioe’ quella che la fa’ stare in piedi, io stesso ho provveduto ad assemblare la staccionata, la mangiatoia ,l’abbeveratoio ed eliminare tutto quanto potesse sporgere,tipo viti, chiodi, parti spigolose etcc.., esattamente come si fa’ con i bambini, ne piu’ ne meno. Dopo aver visitato vari siti internet ( incredibilmente non raglio.com)e parlato con molte persone (contadini) e assunto tutto quanto potesse essermi utile, ho deciso di passare il rubicone . Cercare un asino di piccola taglia e femmina. Perche’ femmina ? perche’ piu’ tranquilla,meno aggressiva, piu’dolce e docile e molto meno ragliante. Quest’ultima prerogativa , a mio avviso,sarebbe potuta essere determinante visto il contesto dove l’animala (non è un errore) si sarebbe stabilita, proprio a contatto con abitazioni gia’ presenti da anni. Tra parentesi, le prime tre notti ho dovuto dormire (con tanto di zanzariera) accanto a lolita perche’ la poverina ragliava ,cioè piangeva e dalla quarta notte in poi alzarmi dal mio letto abituale al secondo/ terzo raglio a qualsiasi ora e farla passeggiare in campagna, fino a potarla a fare la prima ragliata circa alle sette/otto di mattina e questo è arrivato solo quasi alla fine di ottobre .Da tenere in debito conto , per la fine di ottobre, le finestre chiuse = ragliata tranquilla , senza patemi d’animo da parte mia e… piu’ avanti si vedra’. Vi siete mai trovati ad una decina di metri da un asino che raglia in piena notte? Praticamente un cannone. E adesso cè qualcuno che si meraviglia della mia simbiosi con lolita? Il dado è tratto. Lolita è arrivata a casa mia il 1 settembre 2009 , aveva all’ora sei mesi . Quel mattino alle otto era al pascolo con la mamma,poi dopo 3 ore di viaggio su un camioncino, a mezzogiorno si è trovata nella sua nuova casa, una stalletta di 15 metri quadri. Che shock deve aver subito ,poverina. Abito in una casa singola decentrata verso nord su 2000 metri quadrati tutto incluso, casa, giardino,piscina, orto ,pollaio e stalletta dell’asinella, piu’ due fossi che si incrociano uno sopra l’altro, quello sopra di irrigazione e quello sottostante di scolo acque eccedenti. il fosso di irrigazione lo passo per mezzo di un ponticello in legno da me realizzato che lolita ha attraversato subito, non senza qualche esitazione ,ma solo iniziale. Tutto questo anbaradan si trova su tre livelli e rende il tutto gradevole ma anche un po’ faticoso. La fortuna di lolita è di abitare praticamente in casa, la sua sfortuna è di non avere un parco adeguato alle sue necessita’. Ma lolita ha un’altra fortuna che ho scoperto leggendo voi asinari, di essere UNA. Io esco solo con lei e per questa ragione , dopo aver capito, per il momento non voglio altri asini. Probabilmente tutto è girato attorno a questi tre fattori. Perchè? La sua fortuna è presto spiegata, essendo la sua stalletta a circa trenta metri dalla casa io vado a visitarla molte volte al giorno, un po’ perchè mi chiama, un po’ per piacere ed anche per andare nell’orto che si trova li’ vicino. La sfortuna è presto detta ,no parco no party. quindi vita in stalla e per un asino non è sicuramente l ’ideale. Pero’ la sua sfortuna gli ha giocato a favore, io mi sono moralmente ed insisto moralmente, obbligato ma solo inizialmente, a portarla al pascolo tutti i giorni. Perche’ poi è diventato un piacere. io ringrazio lolita perche’ di questo fatto ne ho fatto un’abitudine, tutti i giorni a passeggio, e quando mai se non ci fosse lolli !!!!! camminata lenta, silenzio, relax totale, la mente corre ibera dietro ai pensieri piu’ disparati e… da notare …con qualsiasi tempo, fuorche’ pioggia intensa e tanto per essere chiari, l’inverno scorso qui ha picchiato duro, ad esempio , 4 giorni di fila -10 gradi, ma quando si è ben equipaggiati il freddo secco non da’ per niente fastidio , anzi .. Lolita non è mai alla longhina quando passeggio, se non durante attraversamenti di strade o tratti “pericolosi “, lei mi segue come un’ombra o come un cane se volete, spesso pero’ quando riconosce la zona come abituale si sgancia da me e resta indietro a brucare e quando la distanza si fa’ consistente mi raggiunge trotterellando, e se poi resta ancora piu’ indietro perche’ troppo intenta a brucare sia volutamente che per distrazione tanto da non vedermi piu’ , corre verso la mia direzione al galoppo sfrenato ed io , ora anche con jack, mi nascondo e quando arriva gli faccio buuuuuu ma lei senbra non spaventarsi. bohhh. Lolita da subito ha imparato a distinguere molti rumori della casa, un ‘apertura di un’anta che cigola l’autorizza a chiamare(ragliare), stesso vale per un cancelletto (ne ho messi 5) o il tintinnio delle chiavi d’ingresso e cosi’ via , non ci sono limiti alla fantasia e con quel po’ po’ di orecchie che si ritrova a lolita non sfugge nulla. Dal mese di giugno ho dato modo alla signorina lolita di stare piu’ libera, ho chiuso l’area della piscina con tre cancelletti in modo che anche lei avesse il suo pascolo anche se mini, e anche se me l’ha in parte desertificato, sopratutto mi ha azzerato, e non è un modo di dire, una rigogliosissima per la prima volta dopo anni ,lamponaia. Che dolore!!!! Ma cosa non si farebbe per il benessere dei nostri figli….. Lolita a sua insaputa mi ha cambiato le mie prospettive di vita. Ridicolo? puo’ essere ma non voglio farla tragica, semplicemente ho trovato la compagnia(non compagna…. attenzione gente non fraintendete….) silenziosa, tranquilla ,tenerona, tanto parlo sempre io, lei ascolta? Cerrrrrrto che si’, ma capisce? Certamente, il tono a volte complimentoso, a volte imperioso ( sono uomo di grandi decisioni del tipo vieni qui ,passa di la’…) altre volte dolce etc…. Da ricordare che il sottoscritto ha voluto lolita, detto e scritto nel mio account, per un preciso scopo, cioè un qualcuno che gli portasse lo zaino. Questa è la vera sintesi. Ma lolita è lolita. Io ho avuto la fortuna di avere anni fa’ un pastore tedesco di nome wolf (lupo), piu’ banale di cosi’ si muore, che sono stato “costretto” ad accettare in quanto nessuno lo voleva. Wolf al tempo aveva due anni ed era stato cresciuto da due donne, madre e figlia evidentemente con molto amore ma costrette a “darlo via” per ragioni condominiali. Mai avrei pensato che con un cane del genere si potesse arrivare ad una simbiosi cosi’ profonda , eppure con wolf si creo’ (incredibile, un normotipo nordico che usa il passato remoto) un collegamento veramente fuori del normale e non mi dilungo nel fornire anedotti esemplari, troppo tempo… e poi che palle…. Ora arrivo al punto e qui mi sbrago… Con lolita sta avvenendo lo stesso. Che effettivamente sia io che … Non me ne frega niente di dirlo… a questo punto ci credo…. Anch’io sono un animale e loro lo sentono…. E sono presuntuoso perche’ posso dirlo , anche se dopo, LO SAPEVO. Ho tante cose da raccontare che ci perderei la testa, ma questa pero’ la scrivo. Sempre su un sito degli asini e non ricordo piu’ quale c’era scritto che gli asini vedono dietro, va bene tutto ,pero’ ma che questi mi prendano per il … non mi piace dire parolacce, , ma comincia per c e finisce per ulo, non mi va bene. Devo comunque sinceramente dire che la cosa mi aveva attizzato. Esperimento : mi metto dietro lolita e assolutamente in linea, quindi testa, dorso e coda giusto diritti davanti a me e lolita immobile, come spesso accade con gli asini(come faccio a saperlo se ho un asino solo? Boh…) . Pochi istanti e lentamente mi accovaccio sulle ginocchia, lolita non solo non mi vede ma anche non mi sente. Prima reazione ,lolita mi cerca con le orecchie, poi non sentendomi gira lentamente la testa verso sinistra(sempre a sinistra, che sia del pd…. Boh) di pochi gradi, 4 forse 5, o se volete appena appena e non trovandomi gira la testa molto di piu’ e mi vede. Riflessione. gli asini vedono dietro…. e’ una bufala, ma in un certo senso non lo è, perche’ prima di questo secondo esperimento ne ho fatto uno primo. Semplice , come prima mi sono messo esattamente dietro di lei, ma questa volta rimanendo in piedi e in linea. lolita dopo la manfrina delle orecchie, solo girando la testa di pochissimi gradi come gia’ detto, mi vede. Quindi concludendo, non ci vede, ma ci vede, ma… con un piccola rotazione della testa. E allora siamo generosi, diamogliela buona al tipo che l’ha scritta. Ah , questa lolita!!!!! Bene, spero di avere trasmesso a voi asinari il mio entusiasmo per la convivenza con questo animale ragliante a trazione totale, simpatico, docile ma non troppo ,birichino, affettuoso e ….intelligente? ma chissa’ mi firmo. Un cacaone qualsiasi che con una semplice vita in comune è entrato in simbiosi con un asino. Bello no? Urca !!! ciao | |
'Arte' a Poggio del Raglio Commenti : 9 max il 07-Ott-2009 in Generica | |
A Poggio del Raglio ho alcune pareti disponibili. Ho deciso di dipingerci sopra i miei asini (almeno in alcune, visto che le donne protestano). Così ho iniziato e mi ripropongo di farvi vedere l'avanzamento dei lavori. Se riesco inserisco una foto nel blog (penso sia possibile). Se no vado nella galleria. Sono Pucciotto e Gustavo in alcuni loro tipici atteggiamenti. | |
raglio asanderby Commenti : 14 somariamente il 05-Ott-2009 in Generica | |
Ragazzi! che idea! guardando questo video (vedi sotto) ho pensato che al prossimo raduno di raglio con il motto "bando alle ciance!" si potrebbe mettere alla prova i vari asinari piu' o meno fanfaroni, studiati, contadini,sognatori,educandi o amanti... che dite? ;-) ciao Martina http://www.youtube.com/watch?v=UyEfW8FDpuE&feature=related | |
mose Commenti : 3 burro60 il 04-Ott-2009 in Generica | |
Mose' si rotola. Domani si accorgerà delle femmine... | |
calore Commenti : 1 burro60 il 04-Ott-2009 in Generica | |
Nanà è in calore e Rosetta se ne accorta. Le altre in galleria.Ciao | |
Prima astuzia di Bertoldo Commenti : 0 Guia il 04-Ott-2009 in Generica | |
PRIMA ASTUZIA DI BERTOLDO Bertoldo se ne andò a casa, prese un asino vecchio, tutto scorticato e su di esso tornò alla corte del Re, accompagnato da un milione di mosche e tafani, che tutti insieme facevano una nuvola grande tanto che lui a mala pena poteva essere veduto. - Eccomi , o Re – disse. – Sono tornato come una mosca, sopra una carogna scorticata. – Tu sei un grand’uomo – rispose il Re. – Ma ora mettiti da parte; perché vedo due donne venire da me. da Bertoldo e Bertoldino – di G.C. Della Croce - Ed. Paoline 1966 | |
indovinello Commenti : 13 Mora il 02-Ott-2009 in Generica | |
chi è questa persona cavalcando qui??? devo ancora riflettere cosa sara il premio si lo indovinate.... | |
L'ASINO E LO GNOMO DEI BOSCHI.... Commenti : 12 rasti il 02-Ott-2009 in Generica | |
Nel mese di agosto il giornale Tuttomontagna ha pubblicato una foto molto simpatica sicuramente gradita da noi di questo forum.... Questo simpatico signore che ricorda tanto i piccoli gnomi dei boschi e un signore tedesco in compagnia del suo simpatico asino. Pensate un po' e partito tutto solo con il suo inseparabile amico dalla Germania a piedi... non sono riuscita a sapere tanto di lui ma una cosa e certa era diretto ad Arezzo..... In questo scatto del fotografo Benito Vanicelli era sul appennino Reggiano.. quella che ammirate sullo sfondo e la nostra tanto amata pietra i Bismantova. Ringrazio tanto il sig.Campani Michele che ha fatto si che riuscissi a condividere questa foto con voi. grazie!!!! | |
la sto trascurando? Commenti : 14 pantagruele il 01-Ott-2009 in Generica | |
Occhei, tutti a scrivere di quanto vogliamo bene ai ns. asini e di quanto li trattiamo bene. Io, un po', mi sento in colpa, invece. Agnese sta a qualche km. Dal mio appartamento, io lavoro otto ore circa per cinque giorni alla settimana. Poi devo occuparmi delle api (l'alveare orfano ha una regina nuova e feconda, nonostante la stagione avanzata,com'è bella!), della vigna, dell'orto, del pascolo, degli ulivi, della cantina. Ormai riesco solo a passare non più di 1 ora con lei, darle il foraggio, l'acqua fresca, qualche leccornia dall'orto, fare le pulizie. E' da questa estate che non la porto a passeggio e l'altro giorno ha cercato di farmi capire che così non va. O almeno la mia cattiva coscienza me l'ha fatto credere. I figli del vicino hanno ormai traccaito un sentiero fino al suo recinto e quindi, alla fine, non si annoia più di tanto. Mio padre non riesce a starle lontano, nonostante vada per gli 80. Più di una volta, arrivando trafelato, lo trovo fuori dal recinto, seduto su una seggiola pieghevole, che la guarda pascolare. E adesso che l'erba non è al suo massimo, lei mangiucchia qualche stelo a non più di un metro da lui, con gli occhi socchiusi. Si guardano e si sorridono. In silenzio. O almeno così mi pare. | |