Raglio
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Dedicato a Bella
Commenti : 6
mariobios il 28-Ott-2008 in Generica
Dedicato a “Bella”…


Mi colpirono i suoi occhi,neri e pieni di sofferenza dignitosa.
Mi guardò come si guarda un essere già passato per la sua vita,senza speranza.
Era alta,molto alta,nonostante giacesse su un fianco,riconobbi da questo la sua origine,”nobile”.
Provai a parlarle,ma niente si muoveva in lei se non quegli occhi,e il respiro lento del suo torace…La rassegnazione,cosciente,di una Femmina dolce e forte di carattere,Madre di numerosi figli,persi per strada.
Dopo un po’ di mie chiacchere sussurrate,provò ad alzarsi da quel giaciglio,si sostenne tremando,facendomi intravedere le sue piaghe da decubito,per poi,lentamente,rimettersi prona.


“Se vuoi,te la vendo,400 mila lire,prendere o lasciare!”
STRONZO.E fascista.Vestito di nero,nero dentro soprattutto,lui la chiamava “Nilde”(da Nilde Jotti),poi aveva altri “personaggi”,che mostrava con la bava alla bocca:”Questo è Ochetto”,quell’altro “Berlinguer”….e accompagnava quei suoi deliri con risate da PORCO in un bordello.

Nilde era destinata al macello,da lì a pochi giorni.Non serviva più ,non partoriva più somarelli destinati alle sagre dei Paesi lì intorno,era uno degli ultimi 94 esemplari viventi di Asino di Martina Franca,Razza usata dall’Esercito per produrre muli,di stazza notevole,protagonisti della 1a Guerra Mondiale.Io e Gil,da pochissimo insieme,avevamo il BISOGNO di FARE,tutto ,insieme.Decidemmo di comperarla,”metà per uno”…
Arrivò con un Fiat Leoncino fino a quella casa sperduta dentro un bosco,dove il rumore del silenzio scriveva melodie con il vento e gli uccelli.E le nostre parole.
Facevo “l’eremita”,ma avevo pur FATTO il veterinario…Nel giro di una ventina di giorni “Bella”(così ri-battezzata da Gil)era guarita dalle piaghe sul fianco,il mantello riprendeva il suo splendore,le forze erano tornate e la “signora”aveva ritrovato l’appetito,buon fieno e chili e chili di carote(oltre alla terapia intensiva e all‘amore) avevano operato il miracolo.
Ricordo che avevo letto su un “sacro testo” che gli asini non saltavano(in altezza) più di 70/80 cm.Quando con un salto improvviso saltò fuori dal recinto ,alto un metro e venti,quella mattina capii che era guarita.

NON giusto,a mio avviso,”umanizzare” gli animali…Ma Lei diventò una di noi,vagava LIBERA per il bosco tutto il giorno,poi,quando la sera io e Gil ci ritrovavamo in quel nido,sentiva il rumore della mia Citroen 2 cv ,e al galoppo(!) arrivava,sicura di prendersi-oltre alle nostre carezze-un po’ del nostro vino,e rubarci dalla bocca …una delle nostre sigarette,accesa.Poi,seduti su quella panchina fatta da me con rami di acacia,finalmente in pace,veniva a chiederci col muso di partecipare alle nostre carezze,poi dal muso passava al collo,poi le spalle…Insomma,se volevi salvarti da 3 quintali e passa di somara addosso,dovevi rifugiarti in casa.Una volta entrò,perfino,(avevo lasciato la porta aperta)si aggirò dappertutto annusando a piene froge tutto ciò che c’era,con una delicatezza che avrebbe potuto benissimo ben figurare in un negozio di cristalleria.

Io ,allora,conducevo una vita molto solitaria.Lei veniva nel bosco con me,le avevo costruito un “basto” che riempivo di legna,che Lei portava pazientemente a casa.Un giorno trovai un vecchio albero caduto,enorme.Troppo grande per farlo a pezzi,con i miei mezzi(?).Idea:come ricordavo di aver visto in un documentario,legai all’albero una catena ,e questa a Bella.
Sembrava che l’avesse sempre fatto,quello sforzo.Se lo portò a casa,con determinazione,mentre io,come uno scemo,non sapevo se ridere o commuovermi per QUELL’ANIMALE,molto più in gamba di me.
Poi cominciai a montarla,”a pelo”…E lì furono guai:mi sgroppò dopo qualche giorno di sopportazione,fermandosi a guardarmi,in mezzo alla neve,con un ginocchio(il mio)che rimase incartonato per un mese.Ma…mi amava,di sicuro,perché un poco alla volta accettò questa mia voglia di farmi portare in giro.

Io e Gil abbiamo avuto un “percorso” non facile,all’inizio.Entrambi con la “paura”di un vissuto precedente, assolutamente non incline a farci ricominciare da zero.
Ricordo di una sera che lei non venne…In quel nido.
Era inverno,già tardi,l’aria “sapeva di neve”,ma la mia tristezza aveva bisogno di Gente,di chiacchere assurde da Osteria,di vino…
Presi Bella e andai nella bettola più vicina,qualche chilometro di colline,lungo un sentiero che Lei non aveva mai percorso.La legai fuori,poi entrai…e mi presi una bella sbronza.Mi portarono fuori aiutandomi,lo confesso SENZA vergogna,e mi aiutarono a salire su quel dorso ormai bianco di neve,come bianco era tutto il mondo attorno a noi,con quella luce spettrale del candore in mezzo al buio.
“Dai,Bella,portami a casa”.
I miei singhiozzi e le mie lacrime accompagnarono Mario,stretto al suo pelo caldo in quel tragitto in mezzo ad una bufera di neve,mentre Lei ,lentamente,da sola,senza nessuna partecipazione da parte mia,le grandi orecchie attente a riconoscere la strada e i miei lamenti,mi insegnava a vivere.

Rimase con noi,in una nuova casa,con una stupenda stalla,per 7 anni.
Quando arrivò,per NOI,il momento di “ripartire da zero” per trasferirci in un’altra casa ,dove non avremmo potuto portarla con noi(Riserva Naturale,vietata agli “ungulati”,per proteggere e preservare il Cervo della Mesola),arrivò il momento-tragico-della separazione.
Ci eravamo informati per mesi e mesi,chiesto,rifiutato…finchè non trovammo una famiglia “a posto”,dove accasarla,in mezzo ad altro amore e ad altri animali.
Non sto qui a descrivere” l’addio”.

Quando,dopo un paio di mesi,superato il trauma,telefonammo per sapere come stava…
“Bella?Tranquilli,sta benissimo,la nostra bambina si è innamorata di Lei,stanno sempre insieme…Unico problema:quando è venuto qui il maniscalco,per il taglio degli zoccoli…LEI gli ha strappato il “toscano” acceso dalla bocca…e se lo è mangiato!…”


Mario.

asinaio
Commenti : 5
mannironi il 26-Ott-2008 in Generica
ragazzi cosa ne pensate se il prossimo hanno faciamo il I° Raduno degli asinai a Porto Torres la prima domenica di settembre. Almeno quaranta partecipanti, all'arrivo ci sarà mannironi ad accogliervi, giro turistico, bagno al mare, pizza a pranzo, cena alle 18,30 e imbarco alle 20,30. Seguono maggiori informazzioni se la proposta va in porto, a presto...
senza rancore
Commenti : 19
sceccupensu il 24-Ott-2008 in Generica
Grande sentito rispetto per Elcholo! L'avevo detto mi prendo la responsabilità della “sensazione” unicamente nei suoi confronti. Non ho mai cercato interlocutori da “arruolare” per una qualsivoglia guerra nè tantomeno per proclami dell'”armiamoci e partite”. Che dittatura è se il dittatore decide di non starci e se ne va? È rispetto per la maggioranza e concomitante rispetto per la minoranza di cui fa parte! Si tratterrebbe di una dittatura molto strana, dittatura libertaria magari. Molto originale davvero.
Il sig Pantagruele ha un pò di confusione con le parole nonostante le conosca abbastanza bene e sappia come utilizzarle. Evidentemente nel corso di democrazia per corrispondenza che ha seguito ciò non era messo ben chiaro. Oppure finalmente gli è schizzata fuori la lisca che gli era andata di traverso qualche tempo fa? Comunque, se egli vede proclami fumosi e mi pensa come dittatore io in lui vedo paradigmi posticci e lo sento come un portaboraccia del volontariato. Sig Pantagruele tra non molto avrà tutto lo spazio disponibile per le sue equilibrate intuizioni mai scontate che illuminano d'immenso e che “fanno paura a molti”.

per ciò che mi riguarda il peso delle parole non lo scarico, me lo tengo sulla groppa e ne voglio dare conto solo a chi ho additato come responsabile di una mancata occasione di levata di voci unanime contro una pratica che a parole tutti avversano. È vero ho tirato un poco la corda e l'ho fatto per i tempi stretti che rimanevano e, lo ripeto, perchè una presa di coscienza ufficiale di quel tipo avrebbe messo il Sito stesso in una condizione guida nel firmamento degli asinari. Un presidio sempre attento alle tematiche più scottanti e sentite ma anche pronto ad azioni esemplari, reali, dimostrative, irriverenti e senza compromessi con chicchessia. Una posizione chiara, netta, attiva rispetto ad un'attività da eliminare o perlomeno attaccare ora e subito. In fondo sembra incoraggiante ancora adesso l'esistenza del cartello di entrata su Raglio.Com: “ Ti piacciono gli asini? (non da mangiare) ...” è un manifesto, anche se fra parentesi, è un paletto insormontabile. Non era così estraniante e fuorviante, in quei due giorni, scriverlo in rosso o in nero sulla home come blog fisso chiudendo per l'occasione qualsiasi altra discussione. Priorità ad un giorno di lotta! Io così l'ho visto ma appunto è stato il mio modo di vederlo ed evidentemente di nessun altro o forse qualcunaltro si ma non cambia nulla alla vicenda, cosa che a me cambia invece. Non mi è stato neppure chiesto, cosa intendi per boicot...? Nessuno l'ha proposto, l'importante era non pronunziare quella parola “fumosa”, “infuocata”, impropria... fuori dalla logica “dei piccoli passi ma quelli giusti”.
Se mi allontano adesso da Raglio, è per una pura questione di coscienza mia personale, solo mia ,non per gli screzi. Non posso stare a discutere con chi non propaganda di certo di mangiare lo stufato, ma predilige”dialogare”, “cambiare dall'interno il sistema”, sistemarsi nelle sagre paesane innocenti con uno stand e con asini vivi mentre si fa la festa a quelli morti... tutti insieme appassionatamente! Che male c'è? Nulla! Appunto. Non è meglio nè peggio l'uno o l'altro sono cose diametralmente opposte, non cambia solo il metodo ma anche l'intendo, la sostanza.
Le lettere di protesta? Mi dispiace non ci credo, penso ad altro...oppure si: “subissiamoli di email”...
si poteva anche fare ma chi l'ha detto prima che scadesse la manifestazione? Dopo che Alessia l'ha detto, tutti a scoprirlo( ah, a pensarci prima!)... Garzingo lo ripropone e mi offre la penna( no grazie, nè prima nè ora) e dice pure “ ...e magari una la manderà anche il capo a nome di Raglio.com”. Davvero? E questa cos'è se non una presa di posizione unanime? Cosa ho chiesto( non imposto!)... ardimentosamente?! Garzi, Elcholo l'ha detto chiaro, questo lui non lo farà mai perchè...”non posso parlare a nome di tutti non lo voglio fare..... “. Posso solo dargliene atto, non lo condivido e riprendo le distanze che ci sono. È questa la “pinzellacchera” che ci allontana: se Raglio.com è il sito di tutti, allevatori, appassionati di questo fantastico animale(non da mangiare) non dovrebbero essere tutti allora a sentirsi rappresentati da una presa di posizione ampiamente prevedibile e messa nel conto? Al contrario, chi non si dovesse sentire rappresentato( una esigua minoranza continuo a credere) di cosa avrebbero dovuto lamentarsi o ferirsi, o sentirsi escludere se il sito dove bivaccano ha già un cartello di entrata che mira a mettere le cose in chiaro?
Possibile che questi elementi della logica li ho visti soltanto io? Anche per questo sono un “dittatore” e con posizioni “totalitarie”! Quella minoranza per me potrebbe anche andarsene ma potrebbe anche rimanere a discutere perifrasi e panegirici da argomentare nella “casa di tutti” ma senza imporre la loro “intoccabilità”, senza incatenare la posizione di tutti gli altri ( che unanimemente sono contro lo stufato).
Nonostante tutto, io, il “capo” lo rispetto; lui nonostante “capo” non fa il capo e da parte mia è il più grande apprezzamento che chi è sempre stato avverso a tutti i poteri, gli possa mai fare. E solo una questione di coraggio, di lucidità o stiamo su pianeti completamente diversi? Forse è l'ultima che ho detto. Se non comprendiamo la lingua... la gesticolazione con questo strumento non si può percepire, gli occhi dell'animo neppure, solo la parola ci può unificare o dividere.
Quanto sono d'accordo che “ci vuole orecchio”...!
Chiarisco cosa intendo per andarmene e “togliere la tenda”: se avessi potuto allontanarmi in silenzio senza nessuno ad accorgersene, l'avrei fatto e adesso non starei a tediare nessuno nè a “nastrare” o “infiocchettare”. Non mi piacciono i clamori e “le prime pagine” ma se mi fossi cancellato nessuno se ne sarebbe accorto? fosse solo per il nome ma con Sceccupensu come “nick cancellato” qualcuno ne avrebbe avuto lo stesso cose da dire... forse “reazioni meno forti”, più indulgenti, melense. Così è meglio, non è ipocrita perlomeno: chi voleva ha detto. Non è colpa mia ma ognuno ha la” notorietà”(virtuale e fasulla!) che si merita.
Mi riprendo soltanto pochi “affetti personali”, smonto la tenda e la lascio sul posto con tutti i picchetti, non mi serve perchè non vado ad abitare da nessunaltro posto, non su altre sponde. Solo le mie dove non ho bisogno di tenda. Se qualcuno vorrà usarla lo può fare non è malaccio ma non è proprio comoda, ci sono molti spifferi; è ad iglù, quasi sferica, ci stai largo e ti senti libero. Ho bisogno di fare altro e stare lontano ma non è detto che non ci rincontreremo.
Senza rancore

PS avevo detto che prima mi sarei occupato o rioccupato di una “causa nobile”, adesso è tardi. Lo farò, se nessuno ha niente in contrario, quando verrò a riprendermi gli “affetti personali”.

Una domenica ..bestiale!!
Commenti : 5
ragliaconnoi il 21-Ott-2008 in Generica
Tra i palazzoni di un quartiere "dormitorio" dell'immediata periferia di Bologna,nel verde di un parco pubblico,c'è una casa colonica che,sopravvissuta al progresso,è ora diventata un centro civico gestito da volontari,bello funzionale e ben tenuto.
Domenica abbiamo portato lì tre dei nostri asini e così i tanti bambini hanno potuto vedere,accarezzare e cavalcare un asinello.Anche quelli meno fortunati,che hanno genitori che non possono portarli all'agriturismo o al maneggio,hanno potuto vedere dal vivo un animale che non è il solito gatto o il solito cane e che,fino ad ieri,avevano visto solo nei "cartoni".Tantissime le domande dei piccoli e grande l'interessamento degli adulti all'asino,dove vive,cosa mangia..ecc ecc.
Un signore anziano,sistema il nipotino sull'asino e scoprendo che l'iniziativa è gratuita al pubblico(il gasolio me lo rimborsa il centro)mi fà la domanda di rito < ma perchè fate questo?>
Risposta < per convincere quanta più gente possibile a non mangiarne la carne e sfatare i tanti luoghi comuni ecc ecc.>
E lui < ma perchè,l'asino si mangia?>
La moglie lo guarda stupita e gli fà < ma sì,l'abbiamo mangiato anche noi una volta,ricordi alla tal sagra>
Lui mi guarda e mi dice < no,noi abbiamo mangiato somarino e questi sono asini>
Dopo avergli spiegato bene,mi ha promesso di non mangiarlo più e pareva davvero pentito.


lo stufato si stufò
Commenti : 13
sceccupensu il 21-Ott-2008 in Generica
ANCHE SE VOI VI CREDETE ASSOLTI SIETE LO STESSO COINVOLTI

E lo stufato?
Quell'odore mi ha fatto alzare la testa, l'ho visto passare come uccelli di morte, come i caccia che vanno a bombardare in terre lontane. Con la fionda non ho potuto far niente. Abbasso la testa e mi fermo a guardare le formiche che nessuno sa veramente spiegare perchè tutta quella ostinazione...
Possibile che quei miasmi dalla Lombardia siano arrivati solo in Sicilia e da nessun'altra parte si siano fermati? Possibile che nessuno abbia almeno pensato alla fionda?
Tutte quelle volte che le vicende mi rimarcano le differenze fra me e gli altri mi esce un sospiro strano un po' lo ingoio, un po' mi libero perchè ritrovo la strada che avevo lasciato e riconoscendo i rami spezzati il passo mi ritorna sicuro perchè ricordo da dove venivo e dove mi incamminavo.
Troppa gente diversa da me, non so mediare, non so aspettare che qualcuno degli altri segua gli stressi rami spezzati. Non voglio convincere nessuno, non voglio dare nessuna lezione. Voglio solo capire se ci sono simili, non cloni, ma solamente visi e voci che rispettano sempre ed incondizionatamente il loro cuore. Non sono meglio di tutti voi, non sono più giusto, più libero, più coraggioso di nessuno di voi. Sono solo, soltanto io, me stesso. Senza nessun padrone né in cielo né in terra, senza nessuno che mi protegge né che io debba venerare.
Sono troppo idealista per tutti voi, estremo, difficile. Potrei farvi del male. Perchè suggerirvi che un pensiero bisognerebbe pensarlo come se fosse l'ultimo della propria vita? ...perchè insistere che ciò che si sente quando lo si dice, si fa?
Perchè dire che ciò che si scrive non è più cancellabile? O che si può glissare e saltare una parola inserendone altre, illudendosi che possono coprire un concetto diverso, scomodo perchè senza bavaglio? La politica e la demagogia è lo stufato che per calcolo, strategie da parrocchia o bottega, avete lo stesso ingurgitato. La vostra lotta non è la mia è per questo che mi potete liberamente dare del “figlio di una mignotta”.
Non mi interessano i politici, cioè coloro che si impossessano del diritto di dirmi come fare, neppure chi ne segue pedissequamente i modi e lo stile; mi strenuano invece tutti coloro che non tentano nemmeno di ragliare. Ma tutti voi che avete asini e ci sapete lavorare, l'avete mai vista veramente la forza irrefrenabile del vostro ANIMALE quando nonostante ci siate davanti a confortarlo vi fracassa i timpani ed alza la testa a sovrastarvi di autenticità? Se riusciamo a capire in quei momenti che noi normalmente siamo falsi perchè non sappiamo ragliare e quando ci proviamo magari subito ci pentiamo dell'incoscienza che non abbiamo saputo contenere.
Quel boicottaggio doveva essere soltanto un raglio chiaro e forte da scrivere a caratteri cubitali, una bandiera da sventolare per dire: da qui non si passa!!! Avrebbe dovuto entusiasmare non ammutolire, preoccupare, imbarazzare.
Dopo avremmo anche potuto addentrarci nella complessità delle scelte di mangiare o non mangiare carne o delle “necessità” di macellare ma soltanto dopo che quella sagra(da chiunque patrocinata...) e tutte le innumerevoli altre, fossero state “cerchiate in rosso” su tutte le cartine etiche tanto declamate ed unanimemente riverite. Non si è capito che non è tanto che si uccide e ci si mangia l'asino(questo si che dovrebbe essere discusso senza pregiudizi e piaggerie animaliste da pantofolai ) ma è come questo viene proposto.
In una sagra dove è istituzionalizzato il gesto di mangiare il NOSTRO animale e si invita a farlo come occasione popolaresca conviviale o come intrattenimento mercantile e salottiero, non c'è “qualcosa che non va” ma è tutta la struttura che va abbattuta. Non c'è nulla che si possa mediare, ripiegare, appianare o ragionevolmente-democraticamente negoziare se come condizione incondizionata non viene abbattuto, non il gesto ancestrale, ma quello derivato, moderno, interessato e motivato da esigenze nuove sociali, economiche o ambientali Non è imputabile il gesto atavico ma la deriva che questo prende allorchè gli si da un contenuto voluttuario, sbrigativo e venale.
I popoli primitivi e tribali allo stato brado mangiavano I loro “sacri” animali cacciati lealmente; di essi si nutrivano per un fatto puramente energetico per posizione nella catena alimentare. Sebbene spesso ritualizzassero, ciò era stracarico di consapevolezza tanto da sentire la presenza della preda cacciata, all'interno del loro Ego, come forza e come acquisizione spirituale.
Quale consapevolezza è possibile scorgere invece in quei momenti aggreganti che sono le sagre?
Già questo sarebbe bastato per prendere una posizione netta, limpida, inappellabile e trasversale.
Non si è fatto e a mio parere è stato un grande errore. Punto.
Ma non se n'è addirittura parlato! Eppure normalmente questi sono argomenti che riempiono e allungano a dismisura un forum, coinvolgendo il numero più alto di partecipanti storicamente possibile.
Per me questa è la gravità più appariscente che non sono in grado di ignorare e su cui sorvolare.
Ho la sensazione che ci sia stata un'attività consiliare da comitato centrale che ha dettato linee comportamentali e posizioni politiche non lontane da quelle che la “vera politica” ci ha abituato. Il primo intervento, quello di Elcho è un comunicato politico di presa di distanza netta da “un'azione” che forse avrebbe messo in difficoltà una componente importante e attiva del movimento variegato di Raglio.com. Non so se è andata veramente così ma ho questo sospetto e lo estrinseco perchè non sono ipocrita e mi prendo la responsabilità di averlo pensato e detto. La responsibilità è nei riguardi di Elcholo con il quale corre simpatia e stima reciproca ma ciò, mi permetto di dire, non può censurare ciò che è il mio modo di pormi lealmente nei confronti degli altri. Così io intendo il rispetto per il prossimo!
Gli interventi successivi, come da copione, hanno confermato la “giustezza” e la “maturità” di una posizione di comodo adducendo ragioni confuse e quanto di meno calzanti come il tonno in scatola o altisonanti come il coinvolgimento dei vip dello spettacolo... strategie e accordi.
La parola proposta, quella che ci stava tutta, BOICOTTAGGIO resta un tabù, neppure a pronunziarla. Salvo l'intermezzo di Vale fuori scaletta.
Nessuno ha chiesto inoltre cosa si potrebbe fare e come e nemmeno il perchè; l'ha fatto, in verità, soltanto un caro amigos per telefono a cui non ho saputo nè voluto rispondere seriamente in quanto non ero preparato per pensarlo da solo ma aspettavo che lo si facesse insieme in un luogo aperto e libero come ho sempre considerato i forum di Raglio.com.
Anche se non ci fosse stato un deliberato boicottaggio del BOICOTTAGGIO, l'atteggiamento stitico verso la sagra di Varzo proviene comunque da un accordo tacito, di sostanziale omogeneità di vedute che anima il sito dell'asino che raglia su sfondo blu. La consapevolezza della mia estraneità a questa omogeneità degli intendi mi porta ad un auto allontanamento dalla community perchè non scorgo, a questo punto, gli stimoli giusti e le affinità di base indispensabili per continuare insieme qualsiasi percorso. Resto tuttavia presente ancora per un tempo sufficiente a sbrigare le faccende di ritiro delle “pezze” e ”smontaggio della tenda” che comprendono le risposte alle eventuali ma brevi e motivate osservazioni e critiche. Resto anche perchè mi voglio prima occupare di una “faccenda nobile” che mai così appropriatamente potrebbe concludersi in coincidenza di un epilogo annunciato.
Mi dispiace ricitare una frase difficile e pesante del grande F. De Andrè: anche se ora vi credete assolti siete per sempre coinvolti.

Lo stufato il 18/19 si stufò di aspettare in attesa di sentire voci amiche, potendo dall'aria arrivare come piccole biglie trasportate da una fionda. Così lo stufato non lanciò neppure l'ultimo raglio che si era preparato apposta in attesa di piccole ma sibilanti biglie amiche.
Adios
Vasco il coraggioso
Commenti : 4
ragliaconnoi il 11-Ott-2008 in Generica
Prosegue l'addestamento agli attacchi di Vasco in vista di Verona.Oggi è sabato e c'è poco traffico,così visto che per i viottoli di campagna non ha problemi e trotterella tranquillo dimostrando di non aver paura di cani,trattori o macchine,nemmeno di un telo di nylon messo a terra apposta,facciamo un giretto sull'asfalto.
Il fondo liscio rende più leggero il tiro del carretto e lui si comporta bene,rispondendo ai comandi e ascoltando la voce con le orecchione rivolte all'indietro,mi diverto e sono soddisfatto così lo faccio trottare un po' e a lui pare piacere molto.Gli accarezzo la bocca usando quelle prolunghe delle dita che si chiamano redini lunghe e lui è sempre concentrato. Pare non aver paura di niente,già pare!!
Al momento di dover svoltare a destra nel rientro verso casa,non esegue il comando,rallenta,si ferma,ma non gira.Sono le sei del pomeriggio e il sole proietta sull'asfalto una lunga ombra,la sua e quella del carro.A lui deve sembrare una profonda voragine che lo segue.Insisto con fermezza,dobbiamo per forza voltare,il comando non lo sente,si è rotta la testiera che ormai vecchia uso solo per allenamento.Sono fermo sulla riga bianca di mezzeria,con il carro di traverso,l'asino immobile e impanicato e passa anche una macchina e un motorino con due imbecilli che ridono -ahah..guarda l'asinooo-se si fermano li meno.Per fortuna siamo in due e mentre la mia psicologa (più impanicata dell'asino)gli dice:- Vaschino fai il bravo- con voce tremante e lo tiene con una redine attorno al collo io stacco velocemente il carro per liberare la strada.Tranquillizatosi il coraggioso Vasco imbocca il viottolo con le redini penzolanti e il finimento rotto al collo,riattacco il carro e a mano torniamo a casa.Domani lo porto dentro l'Interporto e lo faccio girare due ore sulle ombre dei tir parcheggiati..con un finimento più robusto!!
E' incredibile come una chiazza scura sull'asfalto possa spavantare un asino che non è abituato a vederla.
Sob!
Commenti : 7
Hope il 08-Ott-2008 in Generica
Devo ammetterlo, ci sono rimasto proprio male.

Dopo giorni di assenza, oggi finalmente sono riuscito ad andare da Hope.
Arrivato al recinto non ha fatto una piega, non mi ha quasi del tutto considerato. Allora sono entrato io, le ho messo capezza e lunghina e l'ho portata fuori. Non sembrava avere molta voglia di gironzolare, e la voglia le è passata del tutto quando siamo passati accanto al recinto di Katia, la grossa TPR del contadino di cui siamo ospiti. Niente. Ho dovuto insistere non poco per farla passare oltre.
Arrivati ad un ameno praticello ho fatto l'errore di staccarle il moschettone della lunghina per lasciarla pascolare in libertà... Non l'avessi mai fatto! Ha iniziato a galoppare come una pazza e non si faceva proprio prendere! Appena le arrivavo a tiro riprendeva a correre. L'ho recuperata 500 metri più a valle...
Chissà perchè questo comportamento?Non lo aveva mai fatto.
E chissà perchè tutta questa paura di Katia che peraltro già conosce... ed è una femmina!

Mah!
Me ne sono tornato a casa con le orecchie basse e un po' di amaro in bocca.
Che ce la voglia fare pagare perchè non siamo riusciti a salvare la sua piccola?
O forse si è stizzita perchè dopo le cure quotidiane che le abbiamo riservato fino a 10 giorni fa, d'improvviso siamo spariti dalla circolazione?
Fabrizio De Andrè
Commenti : 9
mannironi il 06-Ott-2008 in Generica
Album Le Nuvole: l'ultima canzone la n°8 cantata in dialetto Gallurese, lo stesso che si parla in corsica. Racconta di una storia d'amore fra un'asina è un giovane, i quali convogliano a nozze ma in chiesa il Parroco non li può sposare perchè dai documenti risultano cugini in primo grado. Se volete seguirà testo...
Che l’intelligenza sia un problema?
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vale il 01-Ott-2008 in Generica
Un paio di giorni fa, in una di quelle giornate grigie che non predispongono certo al buonumore, mi reco in un maneggio qui vicino per vedere se “strappo” qualche indirizzo per pagare meno di 6€ l’una le ballette di fieno.

Una signora alta e bionda, molto british e very faschion sta girando una puledrona nel tondino.
Mi presento e le dico il motivo della mia visita, ma l’amazzone non sembra molto collaborativa e comunicativa. Mi dice, mentre continua a girare la cavalla, che loro non prendono rotoballe perché gli viene difficile dividerle (in che senso? NdA) e le ballette le comprano all’ingrosso…insomma ne so quanto prima.
Sembra non abbiamo più molto da dirci, fin quando mi chiede se ho un cavallo e alla risposta ASINO mi guarda dall’alto di tutto il suo metroeottanta come se fossi una cacca…vabbè niente di grave, non sono così sensibile, poi mi fa….
- perché proprio un asino?
- perché sono degli animali meravigliosi.
- si ma sono inutili!
- non più di un cavallo – rispondo io – dipende….
– ma un cavallo lo puoi montare, ci puoi fare sport, con un asino che ci fai? - continua lei, guardandomi sempre più perplessa.
- beh, volendo anche con un asino puoi fare passeggiate, certo con i tempi degli asini, e poi sono animali intelligenti!......
Agh! Non l’avessi mai detto!!!!!! L’inglese mi guarda con un mezzo sorriso tagliente e mi fa:
- allora forse è quello il problema!
- dipende……

La saluto e me ne vado mentre lei continua a far girare la sua splendida puledrona che “per fortuna” è meno intelligente di un asino!
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