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Data inserimento : 05-09-2013 00:30:23
Nick : elcholo
Titolo : Fa sesso con l’asino e il proprietario lo uccide

Testo :

 In Portogallo un contadino è stato arrestato per aver ucciso un pervertito che ha fatto sesso con il suo asino preferito, di nome Russo.


 

La polizia sostiene che Jose Gomes Pinto, 55 anni, abbia sgozzato il vicino con un rasoio dopo averlo sorpreso mentre abusava del suo ciuco.


Jaime Pires, 68 anni, è stato trovato morto in un lago di sangue con indosso biancheria intima femminile e un paio di pantofole, nel paesino Proenca-a- Velha. Da quelle parti molti sapevano della perversione di Pires, lo conoscevano come Jaime Sheep (Jaime pecora) per la sua preferenza verso gli animali da cortile.


I giornali locali hanno scritto che Pires ha cominciato a dormire con gli animali 12 anni fa, prima che si allontanasse dal paese. Era appena ritornato a casa sia e subito dopo i vicini lo hanno accusato di aver avuto amplessi con polli.


 

Il Sindaco Francisco Silva descrive la vicenda: «triste e deplorevole - e aggiunge - non credo ci sia qualcosa dietro l’accaduto oltre che questioni di animali».


 

 Pinto ha negato l’assassinio durante il primo processo, dichiarando di trovarsi altrove almomento dell’omicidio.


Fererica Li Vigni


Fonte: thesun.co.uk


 


Fonte : http://www.oggimedia.it

Data inserimento : 06-09-2013 09:47:56
Nick : ragliaconnoi

Testo :

Che pena queste notizie e questa brutta gente.

Personalmente eviterei anche di pubblicarle sul sito , mi danno molto più fastidio della divertente " caciara" al bar.
Data inserimento : 06-09-2013 17:21:53
Nick : heidiepeter

Testo :

Convengo con Raglia
Data inserimento : 06-09-2013 21:15:10
Nick : ragliaconnoi

Testo :

Convengo anch'io , conveniamo insieme ?
Data inserimento : 28-09-2013 05:52:14
Nick : dentista

Testo :

se permettete, anche se con 3 settimane di ritardo,
VENGO ANCH'IO ! ! ! NOòòò TU NOOO!
... spero solo che il boss non mi dica che vado fuori tema...
MA ANDARE A LETTO CON UN ANIMALE può essere stalking?(in italia siamo sempre i primi della classe... pertanto prossimamente qs reato verrà punito + severamente ! GIUSTO! COME IL FEMMINICIDIO e la VIOLENZA CARNALE di gruppo...DEL BRANCO ...la PEDOpornoLOGIA... giusto!!!)
Data inserimento : 18-10-2013 04:09:12
Nick : dentista

Testo :

i convenevoli di heidi e raglia... GLI EPISODI DI ZOORASTIA mi fan proprio sorridere!!!
Pecore e galline ed altri animali da cortile...
Introna era mio professore all'Università di Padova in MEDICINA LEGALE e in ANTROPOLOGIA CRIMINALE e teneva delle lezioni spassose...
parlava di delitti d'onore e all'epoca il rapporto uomo-animale non veniva chiamato pet terapy (l'animale asino è un mediatore di emozioni positive)
Ho appena visto in TV (a chi l'ha visto)un RAGIONIERE UN PO' ECCENTRICO... killer seriale... che faceva molti soldi con i suoi video porno! adescava giovani prostitute straniere che incaprettava con FASCETTE FISSACAVI DA ELETTRICISTA. le stangolava e poi videoregistrava riprendendo i rapporti di sesso estremo!

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Data inserimento : 05-09-2013 00:28:18
Nick : elcholo
Titolo : UN ASINO BLOCCA LA STRADA E I SOCCORSI DELL’AMBULANZA. DEVE SCENDERE IL MEDICO PER SPOSTARE L’ANIMALE

Testo :

 PIETRASANTA. Per fortuna non si trattava di un’emergenza. E anche medici e infermieri hanno potuto prendere sul ridere la disavventura. Il fatto è successo a fine luglio, ma solo ora spunta un video.


In pratica ambulanza della Croce Verde di Pietrasanta e un’auto medica dell’Asl si vedono impegnate in un intervento a Capezzano Monte. Sulla strada, ad un certo punto, un asinello si frappone trai due mezzi, si piazza in mezzo alla strada, impedendo il passaggio dell’ambulanza. Di muoversi – come ogni miccio che si rispetti, eccetto quelli del Palio di Querceta ovviamente – non ne vuole sapere. E così il medico è costretto a scendere, per spostare l’animale che, passata l’ambulanza, si mette ad inseguire i soccorsi. Tra qualche inevitabile risata degli altri uomini presenti sui mezzi di soccorso e della gente che, ai bordi della strada, si gustava la scena divertita.


Una storia immortalata in questo video IN ESCLUSIVA SU VERSILIATODAY, a dimostrazione che è successa davvero.



 



Fonte : http://www.versiliatoday.it


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Data inserimento : 29-08-2013 00:11:58
Nick : elcholo
Titolo : Il tour delle Orobie sulla SS36 scortati dalla Polizia .....

Testo :

LECCO - Partiamo dalla fondo, dall’ultima tappa di giovedì 22 agosto, con l’entrata in Lecco scortati dalla Polstrada. Politici? Vip? Magnati dell’alta finanza? Macchè, parliamo di Maurizio Valsecchi (gestore del rifugio Azzoni in vetta al Resegone), di Stefania Valsecchi (la Steppo fresca reduce dalla traversata integrale delle Alpi in mountainbike) e della mula Giulia che dovendo percorrere il pericoloso tratto di Statale 36, da Abbadia Lariana a Lecco, hanno trovato un prezioso aiuto dalla Polizia. Ah già, non va dimenticata la cagnetta Doria.


 

Ora, la domanda spontanea è, ultima tappa di cosa?

 

Bene, Maurizio e Stefania hanno voluto percorrere le strade storiche delle Orobie, partendo dal rifugio Azzoni in vetta al Resegone (1860m) per fare ritorno a Lecco macinando in una settimana circa 200 chilometri.

 

 

 

“Da parecchio pensavamo ad un tour simile ed ora abbiamo trovato tempo e modo di realizzarlo – spiega Stefania – La prima tappa ci ha visti scendere il giorno di Ferragosto dal Resegone fino ad Avolasio (820 m) passando per la Val Taleggio, dove siamo stati accolti in modo a dir poco trionfale da tutti.

Il giorno successivo, il 16 agosto, abbiamo raggiunto Sottochiesa poi Cantiglio (circa 1100 mt di quota). Abbiamo quindi proseguito verso La Pianca seguendo il sentiero dei Partigiani raggiungendo così la Val Brembana. Quindi siamo scesi a Oneta (quota 420) paese di Arlecchino, e luogo dove inizia la prima delle 3 vie storiche che vogliamo percorrere: la Via Mercatorum, usata dai mercanti del medioevo per portare le merci dalla Repubblica Veneta alla Valtellina attraverso il Passo San Marco e da lì ai Grigioni e al nord Europa. È bellissima, tutta acciottolata, su e giù di ponti di pietra, perfette staccionate in legno, fonti d’acqua fresca ogni 200 metri e fiumetti, all’ombra di tigli e faggi: un incanto da documentario. Passiamo per Cornello del Tasso, paese della famiglia Tasso che inventò il servizio postale moderno detenendone il monopolio per lungo tempo, dopodichè raggiungiamo Camerata Cornello dove ci fermiamo per la notte”.

 

Si arriva così a sabato 17 agosto, la marcia di Maurizio e Stefania continua lungo la via Mercatorum e la Val Brembana, dove a volte l’antica via sparisce lasciando il posto alla più moderna ciclabile. “La Mercatorum si riprende a Olmo al Brembo – prosegue Stefania – dove si unisce anche alla Via del Ferro, per sbucare ad Averara. Da Averara si prende per Valmoresca fino quota 1500 metri dove c’è lo sbarramento della diga di Alta Mora dove ci siamo fermati per la notte”.

 

 

 

Il mattino seguente, domenica 18 agosto, il cielo è ultra terso, ma il sole è lungo a venire… “fortuna sia giunto l’ospitale custode della diga, Ivano Locatelli – spiega Stefania – che cordialmente ce la fa visitare, prima di riprendere il cammino e imboccare la Via Priula che passa da Ca’ San Marco. Quest’altra via risale al 1593, voluta dal Governo della Serenissima che incaricò Alvise Priuli, Potestà di Bergamo, di realizzarla. Lui ci mise ingegno e mano e in pochi anni la portò a termine: più larga della Mercatorum e su passaggi più agevoli concedeva il passo anche ai carretti, non solo ad animali da doma, così divenne la via principale di collegamento tra Venezia e Valtellina per non passare sui territori del Ducato di Milano e pagarne le gabelle. Così, giungiamo a Ca’ San Marco (1800 m), ci alziamo fino al Passo (1992 m) e scendiamo fino ad Albaredo (900 metri circa) per la notte”.

 

Lunedì 19 continua la discesa sulla Priula fino a Morbegno dove vengono ospitati per il pranzo dai proprietari dell’Osteria del Zep. Il quartetto procede verso Colico e approdano al B&B Casa del Viandante da dove parte la terza via storica a chiudere il cerchio.

 

 

 

“Martedì 20 il sole brilla – continua Stefania – l’aria sfavilla ed è fresca per il temporale anche notturno, così procediamo di buona lena sebbene in sentiero salga fino a 600 metri al villaggetto di Sparesee abitato soprattutto da stranieri (tedeschi, olandesi, inglesi) che la sanno lunga! È talmente bello qui, nel bosco a picco sul lago che sembra di essere in un isola mediterranea. Sopra Dazio troviamo un crotto privato e mentre ci rinfreschiamo al fontanone arriva il padrone, il signor Paolo, che ci offre da bere e da mangiare. Dopo un paio d’ore e di bottiglie riusciamo a rimetterci in marcia e attraverso il sentiero del Viandante procediamo fino Perledo dove facciamo tappa e riposiamo un giorno. Sapendo che gioved’ 22 saremmo arrivati ad Abbadia Lariana dove il Sentierio ha termine e per giungere a Lecco dovremo affrontare la famigerata SS36, mi viene l’idea di sentire la Navigazione del Lago per sapere se possiamo ‘battellare’ la Giulia, ma a ragione ci vien detto di no. E’ una brava muletta ma non sappiamo come reagisce alle onde lacustri, se dovesse agitarsi e scalciare chi la tiene? Allora io e Maurizio contattiamo la Polizia Stradale che dopo una prima attonita incredulità, capisce il problema e si mette a nostra disposizione”.

 

 

 

E si arriva così all’ultima tappa di giovedì 22 agosto. “Giunti ad Abbadia Lariana alle 18 – racconta Stefania – troviamo una pottuglia della stradale di Lecco pronta a scortare noi e la mula Giulia come fossimo celebri autorità per i 5-6 km tra Abbadia e Lecco. Loro dietro di noi a passo di mulo, lampeggianti accesi, a proteggerci dal traffico veloce. Si forma ovviamente la coda, qualcuno freme là dietro, ma quando vede il motivo del rallentamento sfodera sorrisi a 32 denti e i telefonini scattano foto a go-go e video a manetta. Per la prima volta un incolonnamento sulla SS36 fa sorridere, stupisce e diverte tutti! E noi, dopo circa 200 km percorsi sugli acciottolati più antichi delle Orobie, giungiamo a casa felici degli innumerevoli incontri fatti, meravigliati da tanta bellezza che circonda le zone fuori casa dove per sognare non bisogna chiudere gli occhi: basta aprirli!”.

 


Fonte : http://www.lecconotizie.com
 

Data inserimento : 29-08-2013 22:00:39
Nick : Nerone

Testo :

questo bel paese di merda dove a forza di costruire strade e superstrade, per andare in certi posti senza essere ammazzati tocca essere scortati dalla polizia...
maledetta l'auto e chi la vuole!!!
Data inserimento : 30-08-2013 12:01:52
Nick : ragliaconnoi

Testo :

"Loro dietro di noi a passo di mulo, lampeggianti accesi, a proteggerci dal traffico veloce. Si forma ovviamente la coda, qualcuno freme là dietro, ma quando vede il motivo del rallentamento sfodera sorrisi a 32 denti e i telefonini scattano foto a go-go e video a manetta. Per la prima volta un incolonnamento sulla SS36 fa sorridere, stupisce e diverte tutti!"

Povero Nerone , vedi sempre e solo il lato negativo.

"non bisogna chiudere gli occhi: basta aprirli!”."

Data inserimento : 30-08-2013 12:34:43
Nick : ragliaconnoi

Testo :

Caro Nerone , hai visto le foto del trekking di Mora ?
Per non avere problemi di traffico e superstrade va in montagna.
Ti sei limitato a guardare le foto o hai anche letto?
Se avessi anche letto sapresti che porta gli asini con il trailer al punto di partenza e li ricarica al ritorno.
Sai con cosa si traina un trailer?
Non certo con la bici !!
Io sono uno di quei "maledetti" che usa l'auto e anche la moto e per star nel sicuro ne ho due.
Carica il tuo mulo su un rimorchio ( ammesso che ci riesci) e vai in montagna così non rompi le balle al traffico delle auto.

Data inserimento : 31-08-2013 10:28:13
Nick : Nerone

Testo :

"prendi il trailer e vai in montagna cosi' non rompi le balle al traffico delle auto"

Complimenti raglia... questa frase fa' veramente capire chi sei...

Quindi secondo te e' giusto che io dovrei rinunciare ad un mio preciso diritto esistente da millenni (circolare a cavallo) per colpa di quei rimbambiti che con le loro scatolette di merda mi fanno rischiare la pelle perche' non vogliono perdere 10 secondi...

PS: io non ho neanche un'auto quindi di portare in giro il mio mulo col rimorchio non se ne parla proprio in ogni caso...
Data inserimento : 31-08-2013 10:57:23
Nick : Nerone

Testo :

"Povero Nerone , vedi sempre e solo il lato negativo"

provaci tu a vedere il lato positivo in queste cose dopo quello che e' successo a simonello...
ma devi viverlo sulla tua pelle, non basta che tu lo legga su un forum...

quella gente che magari scattava allegramente le foto col telefonino, se non ci fosse stata la polizia davanti gli andava addosso e li ammazzava tutti.
Data inserimento : 31-08-2013 13:23:18
Nick : ragliaconnoi

Testo :

Complimenti raglia... questa frase fa' veramente capire chi sei...

Certo , sono uno che , abitando in zona industriale-interporto-centergross (se non sai cosa sono cerca con google e capirai di cosa parlo)si è dovuto adeguare ai tempi e ad un traffico di movimento merci di circa 3000 camion al giorno.
Se mi affacciassi sulla strada provinciale con il mio carretto trainato da due asini sarei un pazzo suicida , anche se nessuna legge me lo vieta.
Tu , al contrario , sei un inadeguato che pensa sia tutto legittimo se non vietato espressamente per legge.
Vivi a modo tuo e vorresti che gli altri vivessero come te , vai su una montagna e fai l'eremita (senza internet e senza tel.cellulare) o adeguati.
Non maledire chi ha necessità dell'automobile e chi la usa anche come svago , altrimenti ho il vaffa..sempre in tasca.
Data inserimento : 31-08-2013 22:22:34
Nick : Nerone

Testo :

e cosa aspetti a levare le tende da una fogna del genere?

Certo che maledico chi abusa dell'auto e ci va' in giro per gioco... l'auto inquina ed e' pericolosissima... questi sono dati di fatto indiscutibili e con cui dobbiamo fare i conti tutti i giorni... e quindi chi ne abusa lo fa' alle spalle del prossimo, me compreso.

Detto questo, solo in questo schifo di paese abbiamo le campagne ridotte ad enormi parchi industriali e prive di percorsi protetti per i mezzi lenti quali bici, cavalli, pedoni ecc.

in Inghilterra pur non essendo certo il paradiso ho visto campagne molto piu' ordinate e percorsi protetti anche per i cavalli (le cosidette bridleways)... e questo intorno a Bristol non ad un paesino sperduto.
Data inserimento : 01-09-2013 10:24:13
Nick : ragliaconnoi

Testo :

Innanzitutto modera le parole , "fogna" sarà casa tua.
Qui siamo in Emilia dove si lavora e si produce per mantenere anche chi non lo fà.
Io non devo(per ora) levare le tende da questa " fogna" perchè mi sono ADEGUATO esattamente come altre migliaia di persone che da questa "fogna" traggono fonte di sostentamento , in altre parole LAVORANO e mantengono dignitosamente famiglia e figli.
Mi stupisco che le tende non le abbia ancora levate tu che ti lamenti in continuazione di questo " ..bel paese di merda.. ".
Sei libero , non hai una donna e nemmeno figli , ma cosa aspetti ?? Ti piace l'Inghilterra , vacci e stacci.
Giuro davanti al Popolo di Raglio.com che il volo (solo andata) te lo regalo io.
Data inserimento : 01-09-2013 15:37:05
Nick : Nerone

Testo :

io in un posto industrializzato del genere non ci vivrei per nessun motivo al mondo... gia' mi fa' schifo il mio posto che pero' e' mille volte meglio visto che per ora posso ancora uscire direttamente da casa in sella.

dico "fogna" perche' questa e' l'impressione che mi ha dato la pianura padana vedendola dall'autostrada quando ci sono passato anni fa'... una distesa infinita di capannoni, palazzinopoli ecc e ogni tanto si sentiva qualche puzza bestiale provocata da porcilaie o fabbriche... mai piu' avrei pensato che li' in mezzo qualcuno ci tenesse un'asino o un cavallo... non posso pensare ad un posto peggiore per tenere animali per quanto mi riguarda.

io me ne andrei piu' che volentieri dall'italia... ma non basta un biglietto aereo di sola andata sai? ho 4 animali al seguito che in aereo non ci possono salire... un viaggio italia-inghilterra con un camion bestiame costa sui 5mila euro... e non posso permettermelo.








Data inserimento : 01-09-2013 22:16:40
Nick : martianna10

Testo :

E dopo quando arrivi in inghilterra come ti mantieni? Vivi di bacche e caccia e pesca? Comunque, se ti puó interessaree siccome rimpiangi i tempi passati, la natura e quant'altro.... Sappi xhe in toscana, non ricordo dove ma mi informeró, esiste una comunità di "elfi", vivono con poco e niente, a contatto con la natura e animali, camminano scalzi.... Uno poco tempo fa era venuto a vivere qui con la moglie e 3 bimbi bellissimi di nome ( non scherzo) Aloe, Castana e Gelso. In toscana vivono in non so quale comunità... Ti accetterebbero e potresti anche cambiare il tuo nome in uno più naturale... Ad esempio "Cipresso",,,
Data inserimento : 01-09-2013 22:19:19
Nick : martianna10

Testo :

Ritornando all'articolo... Bello che ci siano ancora persone che hanno queste iniziative, e che la comunità venga incontro in un modo o nell altro... Sia una scorta o anche solo con un sorriso
Data inserimento : 02-09-2013 01:29:32
Nick : Nerone

Testo :

non ho bisogno di vivere da "elfo" o meglio da amish, anche perche' non ho intenzione di rinunciare all'elettricita' ed alla possibilita' di ascoltare i miei dischi... mi basterebbe vivere in un paese meno schifoso dell'italia... e ce ne sono tanti...

ma per molti motivi, compreso proprio il non sapere come vivere altrove, mi tocca rimanere in questa fogna.
Data inserimento : 02-09-2013 13:24:58
Nick : martianna10

Testo :

sai anche l'elettricità è invenzione umana... e sai creare energia quanti squilibri crea? pensa che vivo in un paesino di montagna.. natura..ma anche una centrale idroelettrica, un ponte dell'autostrada che passa sopra il nostro bel lago glaciale ed anche un elettrodotto.. interrato..ma si vede la stazione di "pompa". ebbene il lago da quando produciamo elettricità si è infangato, l'acqua è gelida e la fauna non esiste quasi più...come vedi i tuoi discorsi non stanno più in piedi in quest'epoca ed in nessunn fronte. inutile che ti ostini a dipingere come diverso, disadattato, che vuoi star sporco e barbuto. come ti ha detto raglia sempre con un tetto sopra la testa e con la pancia piena stai... e usufruisci di una serie di invenzioni umane che hanno delle conseguenze infelici sulla natura
Data inserimento : 02-09-2013 18:26:18
Nick : francescosid

Testo :

Ciao Martianna ,
Conosco abbastanza bene le comunità Elfiche che si trovano in provincia di Pistoia , una è a tre chilometri da me, sono affascinanti soprattutto le persone chce ci vivono da quindici annie fanno una bellissima accoglienza.
La prima cosa che ti dicono è che la natura è bella e dura.
Il rifiuto del nostro modello di vita nonè completo,
alcune case hanno l'elettricità ed hanno alcuni furgoni e macchine, certo camminano tantissimo.

.... Non si piangono mai addosso......
Data inserimento : 03-09-2013 01:04:28
Nick : Nerone

Testo :

Martianna... allora guarda che tra le invenzioni umane ci mettiamo anche il cuoio, le corde ecc. allora... e il cuoio e' pure molto inquinante da produrre... quindi cosa facciamo? da domani lo tieni per le orecchie l'asino invece di usare corde e capezzine in cuoio o peggio sintetiche?

la mia bestia nera e' principalmente l'auto... il resto lo digerisco molto meglio...

Ci sara' una via di mezzo tra il vivere nel giurassico e l'avere le strade ingorgate di gente che va' a fare shopping e cambia l'iphone ogni 6 mesi?

gli "elfi" che vivono nella natura ma ammettono l'uso dell'auto comunque mi fanno ridere... allora sono molto piu' seri gli Amish che hanno il divieto di possedere veicoli a motore.


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Data inserimento : 25-08-2013 21:25:09
Nick : elcholo
Titolo : “Sbrinz Route”, a Domodossola la carovana degli asini da soma

Testo :

 Arrivano in città alle 18: è la rievocazione della someggiatura, l’antico sistema di trasporto merci attraverso i valichi alpini


FRANCESCA ZANI

DOMODOSSOLA

Le genti walser della val Formazza hanno accolto giovedì sera la carovana storica della «Sbrinz Route» che oggi arriva a Domodossola. Per il decimo anno consecutivo si svolge la rievocazione storica della someggiatura, il trasporto di merci con asini e cavalli attraverso i valichi alpini praticato a partire dalla fine del XIV secolo per oltre 500 anni lungo la via dello Sbrinz, il formaggio svizzero da cui deriva il nome della traversata.  

 

Sono 47 i componenti della carovana attesa oggi alle 18 in piazza Mercato a Domodossola. Il tragitto dei someggiatori, partiti da Stansstad nel Canton Nidvaldo nel cuore della Svizzera, include quattro passi alpini: Joch, Grimsel, Gries e San Giacomo. La prima edizione della rievocazione storica, lungo la rotta commerciale che un tempo collegava Lucerna e Domodossola, risale al 2003, nell’ambito dei festeggiamenti per i 750 anni dei walser e da allora viene riproposta a fine agosto, coinvolgendo anche i comuni della valle Antigorio.  

La carovana è partita domenica scorsa da Stansstad, comune posto tra il lago dei Quattro Cantoni e il lago Alpnach, per raggiungere Engelberg nel Bernese. Il giorno successivo è ripartita alla volta di Engstlenalp attraverso il valico Joch a 2207 metri di altitudine. Successivamente ha raggiunto Wiler e Innertikirchen, per poi trascorrere la notte a Guttannen e giungere mercoledì a Obergestein nel Canton Vallese attraverso il passo Grimsel (2165 metri).  

 

Da lì valicando il passo del Gries a 2470 metri e gli alpeggi del Bettelmatt, dove si produce l’omonimo formaggio, sono approdati sul suolo italiano, dove i membri del Walsertrachtverein Pomatt, l’associazione di cultura walser, in costumi tipici bordeaux e neri e la comunità formazzina li hanno accolti e ospitati fino al giorno successivo, quando è iniziata la discesa verso Domodossola.  

 

Domani un bus riporterà la comitiva a Riale. «Siamo molto felici di ospitare questa tradizione - commenta il sindaco di Domodossola Mariano Cattrini -. Speriamo nel meteo, l’anno scorso un temporale aveva limitato l’evento». Ogni anno centinaia di persone si assiepano nel centro di Domodossola per assistere all’arrivo dei someggiatori svizzeri. 

 


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