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Data inserimento : 25-03-2014 17:30:50 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nick : elcholo | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Titolo : Medi'asinus - 1° Convegno Internazionale "Senza Frontiere" di Mediazione con l'asino. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Testo : | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Medi'asinus
Con il termine mediazione si intendono quelle iniziative che in Italia sono state identificate col termine Interventi Assistiti con gli Animali (IAA) e che comprendono le terapie (conosciute anche come pet therapy), la riabilitazione, l’educazione/ri-educazione e le attività propriamente dette. Il Centro di referenza nazionale per gli IAA (CRN IAA), ha di fatto stabilito con Médi’âne France una proficua collaborazione ed ha accolto favorevolmente la proposta di patrocinare l’ incontro di diversi gruppi europei accomunati dalla passione per l’asino e dagli interventi che lo vedono coinvolto, in particolare terapeutici ed educativi. A fianco del CRN IAA, Il Rifugio degli Asinelli-Onlus e la community Raglio.com hanno dato la loro disponibilità a coordinare l’evento sia in termini logistici che operativi. La possibilità di vedere riunite in Italia suddette associazioni europee è stata considerata dagli organizzatori quale un’opportunità unica di testimoniare, agli asinari italiani interessati, esperienze e resoconti di quanto avviene oltreconfine. Pertanto, dall’iniziale idea di organizzare un incontro rivolto ai soli aderenti del potenziale network, si è sviluppata la consapevolezza di poter allargare tale opportunità a tutti coloro che, in Italia, volessero aprirsi alla ricchezza di esperienze presenti in un tale unico consesso. D’altro canto esiste la consapevolezza che gli asinari italiani coinvolti in interventi assistiti sono numerosi e che l’ideale sarebbe dare voce anche a costoro realizzando più incontri d’interscambio sia nazionale che internazionale. Tale prospettiva sarà anche valutata conseguentemente a questa prima iniziativa. A tal fine viene quindi organizzato, per il giorno 11 ottobre 2014, il convegno internazionaleMedi’asinus, con la presenza di operatori provenienti da diversi Paesi stranieri, come da programma allegato. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Data inserimento : 26-02-2014 23:41:22 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nick : elcholo | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Titolo : Coon jumping, un mulo che salta le case | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Il coon-jumping è un nuovo “sport” che vede come protagonisti muli e asini. Ebbene sì, muli e asini saltano ostacoli di entità ragguardevole da fermi. E’ una tecnica che sembra sia stata insegnata agli animali con lo scopo di permettere loro di superare gli ostacoli, recinzioni ed altro, incontrati durante battute di caccia. Il cavaliere scende dal mulo, salta l’ostacolo a piedi ed il mulo lo segue. La detentrice del record di potenza è una mula di 23 anni di nome Radar che ha superato un’insidia di 1,40m. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Data inserimento : 07-02-2014 15:55:14 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nick : elcholo | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Titolo : Asina scivola e cade contro la cancellata: imbragata e salvata dai vigili del fuoco | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Testo : | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Forse un malore. Oppure una zampa messa in fallo. Sta di fatto che ieri mattina i vigili del fuoco di Varese si sono trovati a salvare Lucrezia, una simpatica asina di 25 anni del peso di circa 200 chilogrammi, vittima di un «incidente» in un terreno agricolo nella zona della prima cappella, al Sacro Monte Varese, 7 febbraio 2014 - Forse un malore. Oppure una zampa messa in fallo. Sta di fatto che ieri mattina i vigili del fuoco di Varese si sono trovati a salvare Lucrezia, una simpatica asina di 25 anni del peso di circa 200 chilogrammi, vittima di un «incidente» in un terreno agricolo nella zona della prima cappella, al Sacro Monte. L’animale è scivolato, strisciando sul terreno per un paio di metri e andando a sbattere contro la cancellata che separa il campo dalla strada. (Le foto del salvataggio dell'asina) Subito sul posto sono accorsi dal comando di via Legnani i vigili del fuoco che, con l’ausilio di un’autogru, hanno imbragato l’asina e l’hanno riportata in una zona sicura, nella stalla di proprietà del suo padrone. Lì è stata presa in cura da due veterinari, già attivi nelle operazioni di assistenza ai pompieri, che le hanno diagnosticato la frattura di una zampa, subito steccata.
Fonte : http://www.ilgiorno.it | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Data inserimento : 23-01-2014 06:39:00 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nick : elcholo | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Titolo : E' un asino ma combatte l'Alzheimer. Nell'ospedale la fattoria terapeutica | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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A Genzano l'ospedale Fatebenefratelli si è dotato di un'insolita area dove affiancare alle normali cure l'onoterapia: 4 asinelli che dal lunedì al venerdì si dedicano ai pazienti con malattie neurodegenerative nella Happy Valley. Il medico: “Con l’asino si instaura subito un rapporto non verbale, in cui la comunicazione avviene con il contatto dello sguardo, e la relazione è finalizzata ad attività pratiche come dargli mangiare, spazzolarlo, condurlo in passeggiata”. LA GALLERY
Asini in “corsia” per migliorare la vita dei pazienti. Alle porte di Roma, e più precisamente a Genzano, nei Castelli romani, c’è un posto unico in Italia e forse nel mondo: è la fattoria dell’ospedale Fatebenefratelli – la prima all’interno di un ospedale - dove chi è affetto da patologie come autismo e Alzheimer può sperimentare benefici concreti sulla malattia e più in generale sulla qualità della vita attraverso l’onoterapia. L’asino come animale che contribuisce alla cura. Da sempre considerato un animale da lavoro, in realtà l’asino è più simile a un cane o a un gatto piuttosto che a un cavallo. È docile, addomesticabile, prevedibile e calmo: tutte caratteristiche fondamentali per approcciarsi ad alcune malattie come l’autismo e l’Alzheimer. A rendere unico l’esperimento dell’Ospedale di Genzano è il fatto che l’onoterapia non si pratica in una struttura esterna ma il Fatebenefratelli ospita una vera e propria mini-fattoria, dove vivono 4 asinelli (i loro nomi sono Concetta, Yura, Rosina, e la piccola Margot che ha 1 mese) gestiti dagli operatori di Antas Onlusc he da anni si impegna a divulgare e dimostrare l’efficacia dell’onoterapia in ausilio alla medicina tradizionale. L’organizzazione non profit è stata tra le prime a credere nell’importanza delle coterapie tanto da aver messo su l’Happy Valley, una struttura sperimentale che sorge nei pressi di Tivoli dove laboratori di arte e musica, oltre all’onoterapia e alla pet therapy, entrano a far parte di un percorso terapeutico strutturato da una equipe di professionisti. I responsabili di Antas sono i maggiori referenti per l’onoterapia in Italia, anche perché i più all’avanguardia visto che si confrontano con le novità che praticano all’estero soprattutto a Parigi e Berlino.
I benefici. Nella fattoria di Genzano tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, gli operatori Antas sono impegnati insieme a medici e pazienti in un percorso di riabilitazione che ha alla base un concetto molto semplice: prendersi cura dell’animale per migliorare il rapporto con se stessi. I ragazzi autistici praticano l’onoterapia sotto la supervisione del dottor Giovanni Carratelli, neuropsichiatra infantile e psicoterapeuta che spiega come il rapporto con l’asino porti a una riduzione dei sintomi. “Prima di tutto c’è un aspetto motivazionale – spiega Carratelli - questi ragazzi difficilmente si lasciano coinvolgere in qualche attività, mentre con l’asino si instaura subito un rapporto non verbale, in cui la comunicazione avviene con il contatto dello sguardo, e la relazione è finalizzata ad attività pratiche come dargli mangiare, spazzolarlo, condurlo in passeggiata. Abbiamo avuto effettive manifestazioni del fatto che prendersi cura dell’animale ha prodotto una riduzione dei gesti stereotipati e ripetitivi che caratterizzano i comportamenti autistici e un aumento della capacità di socializzare”. A beneficiare dei risultati dell’onoterapia sono anche le famiglie dei ragazzi in cura. “I genitori sono molto contenti e ci dicono che notano maggiore autostima ed equilibrio nei loro figli”, conclude Carratelli. Gli effetti benefici sull’Alzheimer. Il dottor Massimo Marianetti, neurologo e psicoterapeuta, è il direttore medico scientifico del centro sperimentale Alzheimer e si occupa dei pazienti con patologie neurodegenerative. “Purtroppo l’Alzheimer non ha cura e le ultime realtà di gestione di questa malattia vengono da terapie non farmacologiche – dichiara Marianetti - L’asino però è un animale estremamente docile e riesce ad avere un effetto stabilizzante dell’umore. I pazienti ricoverati da noi sono migliorati a livello cognitivo e comportamentale: grazie alle emozioni positive che ricevono dall’animale, diventano più attenti, concentrati, presenti e tranquilli. Abbiamo notato anche effetti a lungo termine nel ritmo sonno veglia e nell’appetito. Nel concreto si rallenta ulteriormente il progredire della malattia e i familiari osservano anche una riduzione dell’aggressività”. “L’esperimento di Genzano è un unicum mondiale e sono molto contento di questa esperienza – conclude il neurologo - anche perché il medico stesso si arricchisce molto sia a livello umano, nel rapporto con il paziente, sia nella comprensione stessa della malattia”. Prendono parte a questa bellissima esperienza anche i pazienti del RSA di cui è responsabile la dottoressa Caracciolo ed i pazienti dell’istituto di Riabilitazione gestito dalla dottoressa Zangaro. Verso il riconoscimento scientifico. Unanime il parere dei medici che praticano l’onoterapia all’Ospedale di Genzano: i risultati sui pazienti sono positivi. Non ci sono ancora schede standardizzate perché per ora i medici si limitano all’osservazione visto che il dato che interessa di più in questo tipo di patologie è la qualità di vita del paziente. Ma l’onoterapia è già entrata nel dibattito scientifico ed alcune sperimentazioni sono state presentate a convegni importanti come quelli dell’Istituto Superiore di Sanità. FONTE : http://www.affaritaliani.it/ | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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