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Pepita Commenti : 10 jolly il 29-Mag-2013 in Generica | |
Tu, vispa Pepita, corri nell’erbetta e col tuo infantil moto crei molta confusione. Salti e ti sollazzi come una capretta e tua madre si nasconde per l’esasperazione. Ma ecco che Anna arriva per una strigliata e tu fuggi e scalpiti con l’occhio spiritato! Neanche un leone ti vedrebbe così terrorizzata solo per avere un manto bello ordinato. Ma ormai Anna ti conosce, piccola mascherina, e ti volta le spalle andando dalle tue sorelle. Così tu rimani li basita da cotanta poca stima e non sopporti che le altre sian più belle. “Oh, quale onta! Oh, qual offesa! Essere ignorata?” E così ti scateni, piccola furia inviperita Contro questo animale con poche orecchie e spelacchiata Che nella sua bipide ignoranza ti ha svilita. Il tuo testone si infila sotto al braccio e con innocente sguardo ti metti in posa. Stai li ferma e beata senza alcun laccio pronta allo scatto ed a ritornar briosa. Ma ora Anna ti gratta dietro la testa e tu ti sciogli come la neve in primavera. Dai la zampetta lesta lesta e ti quieti (forse) almeno fino alla sera. P.s. il mal tempo fa brutti scherzi...mi scuso con tutti gli amanti della poesia. ^_^ | |
Guenda Commenti : 11 giovactb il 14-Mag-2013 in Generica | |
Ciao a tutti! Finalmente ieri sera è arrivata la piccola Guendalina! Sono felicissima. Lei è un pò spaesata, speriamo si adatti bene...Appena arrivata l'ho messa nella recinzione vicino ai cavalli e lei l'ha sfondata subito fregandosene bellamente della corrente...cominciamo bene! | |
MULI AL LAVORO Commenti : 3 dentista il 07-Mag-2013 in Generica | |
"Passeggiando per Villa Borghese, all’altezza di piazza di Siena, si nota un singolare monumentino in bronzo, dedicato all’Umile Eroe: raffigura Scudela, il mulo degli alpini decorato con medaglia d’oro al Valor Militare alla fine della Grande Guerra. Fu donato nel 1940 dal suo autore, lo scultore Pietro Canonica, e posto di fronte alla Fortezzuola, dove l’artista aveva il suo studio e dove oggi è il Museo Canonica. Scudela era il più resistente e coraggioso dei muli di una batteria di montagna che combatteva sulle Alpi nel 1915-18 e ogni giorno, per anni, ha portato sulla groppa il suo cannoncino per gli aspri sentieri di montagna, sotto la neve e sotto il fuoco nemico, fedele compagno del suo alpino da cui era inseparabile e di cui sapeva comprendere al volo ogni gesto e ogni parola. Una mattina, durante un durissimo scontro, la batteria fu costretta alla ritirata e Scodella e la sua guida vennero dati per dispersi. Al calar della notte il mulo raggiunse i resti del reparto, ma senza il suo compagno, di cui restava solo il cappello con la penna nera. Dal 1957, però, Scudela non è più solo: alla sua statua è stata accostata quella dell’alpino, del medesimo scultore. “ di Cinzia Dal Maso Se gli asinelli da bambino li avevo sempre davanti a casa a Maniago (PN) perché venivano col carretto al mulino, dei muli ne sentivo parlare solo dai soldati che sulle montagne della Carnia facevano il servizio militare… Alpini e artiglieria da montagna… Animali forti e cocciuti con i loro conducenti che a 20 anni erano orgogliosi di star fuori casa per 18 mesi… all’epoca chi veniva scartato per “insufficienza toracica” era considerato un Handicappato, “una mezza sega” ! Anche il mulo aveva le stellette come i militari e veniva marchiato a fuoco sullo zoccolo dal maniscalco che gli metteva i ferri… E quando il capitano faceva i suoi discorsi alle adunate … anche i muli si mettevano sull’attenti… ascoltavano attenti e capivano gli ordini impartiti dal superiore ! Inoltre il basto non doveva provocare piaghe da decubito… altrimenti venivi consegnato! (venivi punito con la mancanza di libertà ndr) Leggendo l’articolo del mulo che è tornato a casa col suo carico di legna e motosega per avvisare che il padrone aveva avuto un incidente ed era caduto a terra incapace di muoversi, mi ha fatto ricordare il cappello d’alpino ritrovato infilato sotto il basto di Scudela e l’alpino che se lo era tolto perché aveva troppo caldo e gli intrigava nei movimenti… Il mulo si era allontanato dal campo di battaglia ed era rimasto nascosto da qualche parte; poi di sera era ritornato al battaglione da solo ! Per concludere, con rimpianto vedo le nostre caserme alpine con le scuderie vuote e penso ai nostri uomini di governo che nel 1992 li hanno venduti tutti all’asta (le 2 regioni confinanti di Carinzia e Slovenia hanno mantenuto un piccolo manipolo di fanti da montagna coi muli): l’Italia è uno strano paese e la nostra democrazia fa i tagli sempre a nostre spese… | |