è l'emozione che deve aver provato Massimo Cristaldi, fotografo catanese che allo sguardo degli asini ha dedicato una raccolta di immagini intitolata appunto "Oculus Asini (L’Occhio Dell’Asino)

"Asini. Ignoranti? Maldestri. Cavalli mal riusciti? Biblici.
Accondiscendenti. Inamovibili. Pazienti? Intimi. Con uno sguardo che
avvolge, tra campi aperti e trincee, il nostro essere liberi, e allo
stesso tempo, prigionieri." M.C.

volevo mettere una foto, ma non ci riesco!

Ciao Vale sedotta da occhi sinceri.
"L'Asino sa piangere"
Nella foto mi sembra di vedere la ghiandola lacrimale,forse la lacrimazione gli serve per la pulizia dell'occhio;avete mai visto un Asino piangere?

Potessa bellissimo cio' che ho letto cercando l'artista citato,ecco il link leggete e guardate!

Riflessioni serali...

Non riesco a esprimere quello che provo quando osservo un occhio di un asino ....... tante parole sono inutili , una sarebbe veramente troppo poca.
Cmq suggerisco a tutti di avere un incontro ravvicinato con l'occhio dell'asino.

"...Solo gli specchi di mica dei suoi occhi sono duri come scarabei di vetro nero..."
Appunto, i suoi occhi sono specchi, la nostra immagine ci si riflette apparendo diversa, anche deformata, ma noi, pur perdendoci in essi, ci riconosceremo lo stesso.

è davvero bella, Selvaggia, questa descrizione di Jimenez degli occhi di Platero.

che poesia !!!!!
occhi di chi si fida di te,che responsabilità.

Vero, Platero! Credo che non esista una descrizione migliore! E belle pure le parole di francescosid!

belli i vostri contibuti di foto e di parole.
grazie.

[Mora, puoi aprire un forum e inserire lì le foto]

cara Vale, infatti vedo sopratutto nei loro occhi cosa pensono, cosa vogliono o se mi stanno prendendo per i fondelle, -una delle loro ocupazioni preferite. Ma non gli fisso mai negli occhi, (per tutti gli animali cio' è un segno di sfida)La foto del profilo del mio blogspot.com, infatti è l'occhio di Afrodite

sai, questa cosa che guardarli negli occhi è un segno di sfida l'ho sentita tante volte, ed ero sicura fosse vera. poi c'è la realtà tangibile, occhi che si incontrano, e devo dire che i miei tre cani e l'asino sostengono il mio sguardo, specialmente il cane teo, che è un labrador buono come il pane. forse dipende dagli sguardi e dalle loro intenzioni. i nostri sono spesso sguardi come sorrisi!
i bambini - una volta almeno - temevano gli sguardi dei nonni, gli anziani del "villaggio". e molti uomini non riescono a sostenere uno sguardo, e anche molti animali sottommesi con la forza. i mie animali - non tutti a dir la verità nello stesso modo - sentono il tono di voce e le endorfine (impalpalpabili) e tanti messaggi non verbali, come io riconosco i loro, ma il bello è che ci guardiamo negli occhi.
scusa la lungaggine, verrò a vedere il tuo blog e non è detto che un giorno non capiti nella tua isola.
ciao e benvenuta!