Pasqualina è con noi da poche settimane, Io e Davide, il mio amico contadino, siamo andati a prenderla in una stalla ad un'ora di cammino dalla nostra. Pasqualina è un'asina schiva e diffidente. Non era mai stata "legata" prima di quel giorno e condurla fino alla sua nuova casa, non è stato per nulla facile.
Di capezza e lunghina proprio non sembrava volerne sapere e ogni volta che bisognava portarla fuori dalla stalla per rifare la lettiera, bisognava faticare e non poco, e immancabilmente andava a finire che bisogna usare le maniere forti. Sabato scorso però mi ci sono messo di impegno, e anche incoraggiato dai suggerimenti che quotidianamente leggo su Raglio, mi sono messo con pazienza e ho cercato di avvicinarla per conquistare la sua fiducia. Ci sono voluti quasi 3/4 d'ora per metterle la capezza, ma alla fine ce l'ho fatta. Prima mi sono avvicinato con un panino secco, senza guardarla negli occhi, Poi quando si è avvicinata e ha mangiato il pane dalla mia mano ho provato ad avvicinare la mano al collo e ad accarezzarla dolcemente. Ogni tanto Pasqualina si ritraeva, ma poi ci riprovavo e a poco a poco ha lasciato fare. Poi ho osato un po' di più e le ho grattato dietro le orecchie. Ecco il suo punto debole! Non ha saputo resistermi. Il tintinnio degli anelli e delle fibbie della capezza, però, la faceva scartare rifugiandosi nell'angolo più lontano della stalla. Ho provato a riavvicinare la capezza stando bene attento a non farla "suonare" e... voilà! Il resto è stato un gioco da ragazzi. La signorina si fa condurre bene alla lunghina, anche se non ha molto piacere ad essere legata al carretto del trattore, mentre noi puliamo la stalla. Ma devo proprio dire che questo piccolo successo mi ha largamente incoraggiato. Ora dovrò abituare Cloe a seguire alla lunghina. Un'altra bella sfida. |
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