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E' arrivato il giorno...
PUNDRA il 17-Nov-2010 in Generica
La prossima settimana scatta operazione castrazione. I morsi tra i due ragazzotti sono aumentati un pò negli ultimi periodi, Blu ha riportato una piccola escoriazione sull' orecchio dx. Caffe nemmeno un graffio, sarà perchè Blu è un signore o perchè Caffe è un paravento.... Vedremo, comunque dato che li castrerò entrambi lo stesso giorno è meglio che stiano separati oppure possono restare insieme nello stesso box? Il vet. mi ha detto che è molto importante la fase post intervento, su punture antibiotici. Insomma pulizia con cleorina della stalla, qualsiasi altro vostro consiglio sarà ben accetto. Un salutone e grazie a tutti

Commenti

In questo momento ci sono 28 commenti
Inserito da ragliaconnoi il 17-Nov-2010 alle 13:11:35

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Sicuramete il Veterinario saprà consigliarti per il meglio.
Non sò come sia la tua stalla ma potendo li terrei separati purchè si possano vedere,anche per comodità tua per controllare e fare le medicazioni.
Vedrai che guariscono in fretta.
Auguri.
Inserito da Bigio il 17-Nov-2010 alle 13:11:08

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Doppio "in bocca al lupo"!
Inserito da PUNDRA il 17-Nov-2010 alle 14:11:36

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Si per la possibilità di vedersi tra loro essendo separati si, ho una stalla con due box "privè", poi vi terrò aggiornati, la prossima settimana sarò in ferie quindi avrò modo di stare a contatto con i picciriddi. Grazie
Inserito da alessia75 il 17-Nov-2010 alle 14:11:11

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Vedrai che il modo in cui si riprendono dall'intervento ti stupirà! Checco dopo solo un ora era in piedi e pascolava ;)
le punture e le medicazioni le ho fatte io personalmente e se segui tutte le indicazioni del veterinario avrai certamente un ottima riuscita ! una grattatina ai musoni :)
Inserito da Selvaggia70 il 17-Nov-2010 alle 15:11:38

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In bocca al lupo! ;)
Inserito da elcholo il 17-Nov-2010 alle 19:11:19
Sono certo che hai fatto tutte le scelte giuste.
Vai tranquillo, sarà semplice tutto !!!!!
Inserito da burro60 il 17-Nov-2010 alle 19:11:08

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Il mio vet mi ha consiglaito di tenere Mosè separato per un paio di giorni in modo che non venisse infastidito.
Un pò di apprensione c'è stata ma è andato tutto bene.
In bocca al lupo
Inserito da Mora il 17-Nov-2010 alle 21:11:14

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Chaco non è stato castrato a casa, ma in una clinica veterinaria. Dopo un giorno è tornato a casa, e l'ho lasciato subito insieme agli altri perche si sentiva troppo solo. È andato tutto bene.
Inserito da pittolo il 18-Nov-2010 alle 09:11:47

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il cavallo che avevo alcuni anni fa era stato castrato "in casa" dal vet. due o tre ore dopo era già in piedi e il giorno dopo era al pascolo con i suoi compagni.Alcune spruzzate di disinfettante e il gioco è fatto...
Inserito da natur284 il 18-Nov-2010 alle 09:11:42

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"...il gioco è fatto...".Capisco che ,attualmente ,sia l'unica soluzione,ma tratterei l'argomento con un po più di riguardo.Ricordate cosa dico sempre: mettetevi nei loro panni.... e giudicate.
Inserito da benjamin il 18-Nov-2010 alle 10:11:26

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Capisco che la castrazione possa essere una soluzione qualora si abbia più di un maschio in un gruppo,personalmente, oltre agli accorgimenti di carattere sanitario,
farei molta attenzione al lato emotivo dell’animale.
Il veterinario, con cu mi sono spesso confrontata, mi ha suggerito innanzitutto di non essere presente al momento della castrazione ( anche se capisco che si voglia stare accanto al proprio animale), in modo che “l’operato in questione” non associ l’esperienza negativa a colui che in seguito gli starà accanto e si prenderà cura di lui.
Riguardo, invece, al posto in cui operare il dubbio persiste : non so se sia meglio tenerlo nel luogo dove trascorre la maggior parte del tempo serenamente o allontanarlo addirittura da lì, per evitare l’associazione luogo-dolore. Su questo punto aspetto anch’io un parere, visto che il dubbio persiste.
Infine, nel dare una risposta a Pundra, valuterei il rapporto che c’è stato tra i due animali precedentemente, perché ho notato che l’istinto “ maschio” non svanisce nel momento in cui ti fan fuori gli attributi, ma bisogna aspettare un po’, pertanto li terrei in box ( o recinti) separati ma vicini.


Inserito da natur284 il 18-Nov-2010 alle 10:11:40

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Complimenti a Benjamin per le domande che si pone molto interessanti.
Inserito da ragliaconnoi il 18-Nov-2010 alle 10:11:11

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**allontanarlo addirittura da lì, per evitare l’associazione luogo-dolore.**

Penso che,sia la nostra presenza che il luogo non abbiano nessuna influenza sul rapporto instaurato.
Personalmente,dopo la castrazione di Vasco,due sarcoidi tolti,varie sobbattiture curate(non solo a lui)credo che il nostro rapporto sia migliorato.
Sul "doloroso" vorrei tranquilizzarti,l'unico momento in cui l'animale manifesta palesemente dolore è l'introduzione dell'ago per l'anestesia,durante e dopo non ho notato nessun sintomo di dolore,questo lo si può constatare quando ti avvicini per la normale medicazione e tocchi la zona interessata.
Non penso sia necessario allontanarci e nasconderci ogni volta che si fa un vaccino o un prelievo di sangue.
Inserito da pittolo il 18-Nov-2010 alle 10:11:53

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concordo con raglia.I nostri animali devono imparare a fidarsi di noi, il che vuol dire essere presenti quando ne hanno bisogno, e in special modo nei momenti di stress. L'unica volta che ho lasciato solo un cavallo con il vet dell'asl per un prelievo poi sono stati caxxi amari a tranquillizzarlo. Da allora nei momenti "delicati" della vita dei miei animali(TUTTI) ci sono!!
Inserito da natur284 il 18-Nov-2010 alle 11:11:58

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La cosa principale sarebbe quella di capire, e qui potrebbero darci una mano coloro che "comunicano" con loro,se quando subiscono queste cose ne hanno una qualche coscienza.
Non mi sembra un approccio giusto quello di chiedere la loro fiducia e poi castrarli!E sono anch'io dell'idea di essere loro vicini nei momenti di stress. Solo che quando arriva il vet estraneo la nostra presenza , presumo, venga vista come "un alleato" che sta con me.Sarà così anche durante la castrazione?O meglio non essere presenti per non intaccare/demolire questa immagine?
Inserito da pittolo il 18-Nov-2010 alle 11:11:50

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Personalmente parto dal presupposto di non "umanizzare" troppo gli animali.
A meno di situazioni estreme(ingresso in mattatoio o presenza di predatori in grado di mettere a rischio la vita dell'animale in questione)la mia esperienza personale mi porta a pensare che le reazioni allo stress sono molto simili tra di loro.
Mi spiego,l'asino non gradua ciò che gli sta per accadere... il fatto che l'estraneo voglia fargli il prelevo per il coggins o voglia tagliargli i gioielli di famiglia per lui è indifferente! E' la presenza dell'estraneo con il suo bagaglio di odori, rumori che gli crea tensione e paura.
Perciò secondo me rimane importante la presenza del padrone sia al momento dell'anestesia che al momento del risveglio.
Inserito da PUNDRA il 18-Nov-2010 alle 11:11:23

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Non vi capisco, scusate perchè la mia presenza o ciomunque quella del proprietario dell' animale non dovrebbe esserci? Gli asini sono insieme da quando sono nati, hanno 18 mesi quasi, ammetto di aver avuto un pò di indecisione, se castrarli o no, poi nella psicologia animale, del tipo associare luogo-dolore, se io poi ci porto un bel secchio di avena o crusca vuoi vedere che dopo tre giorni se lo sono dimenticato il luogo dolore e lo vedono come luogo-pappatoia? Comunque alla fine gli tolgo un peso che difficilmente potrò far loro soddisfare, lo spazio non è tantissimo poi credo meglio adesso che dopo quando si rendono più conto di cosa gli hai fatto, meglio ora che sono ancora puledri. Poi ci sono sicuramente varie scuole di pensiero, tutte rispettabili ed ognuno ha le sue esigenze e problematiche. Comunque farò da alleato voglio vedere aiutare ed imparare sempre qualcosa anche dal comportamente dell' animale.
Inserito da natur284 il 18-Nov-2010 alle 11:11:51

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Molto intriganti queste disquisizioni di etologia.Ma dov'eravate finora Pittolo e Benjamin?
Comunque , dove non esiste un comune linguaggio di comunicazione,può essere tutto e tutto il suo contario.Quale la verità?
P.S.Tanti utilizzano l'anestesia locale.A detta di chi ha esperienza in merito.
Inserito da pittolo il 18-Nov-2010 alle 11:11:27

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Ti capisco e concordo in pieno.
Personalmente ho lasciato da solo il mio cane per un intervento chirurgico che richiedeva una notte di osservazione e ho giurato che non lo avrei mai più fatto!!!
Mi rimarranno per sempre impressi gli occhi di toby che mi guardava mentre uscivo dalla clinica e lo lasciavo chioso in una gabbia!!!!
Bisogna essere vicini ai propri cuccioli, affrontare i problemi, avere il coraggio di prendere decisioni a volte poco piacevoli e guardare in faccia la realtà!
Una castrazione può essere meglio di tanti problemi futuri, basta fare bene le cose e non nascondersi dietro animalismi fasulli e ipocriti!
Inserito da pittolo il 18-Nov-2010 alle 11:11:50

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Ero in alpeggio con i miei cuccioloni.
Gestisco un'azienda agrituristica in montagna e durante l'estate il PC non è a portata di mano...
Inserito da natur284 il 18-Nov-2010 alle 11:11:42

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Bentornato.Il tutto sta nel capire, riuscire a , se e quanto percepisce l'animale.
E capisco che la presenza dell'uomo in certe situazioni sia importante Mentre il mio cane se ne andava lo accarezzavo e piangevo, gli chiedevo scusa e piangevo e anche ora al ricordo, piango. Ma era una cosa inevitabile. Per il suo bene.
Inserito da pittolo il 18-Nov-2010 alle 12:11:07

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Hai toccato il punto!!!
Per il suo bene!
Per il suo bene lo si uccide(detto crudelmente!), lo si castra, lo si cura, lo si ama...
E' difficile capire, ma bisogna usare il cervello, il cuore e la ragione... forse cosi possiamo provarci...
Inserito da cannonau il 18-Nov-2010 alle 12:11:33

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Non penso che Pundra volesse disquisire su un piano etico (la scelta è già stata fatta), ma semplicemente sul decorso di una degenza post-operatoria.
Ho assistito a molte castrazioni. Il mio vet utilizza l’anestesia parziale, ed io preferisco che sia così. Quando abbiamo a che fare con asini dal carattere sicuro e tranquillo, partecipo a tutte le operazioni, se l’asino è timoroso o ombroso entro in campo solo nella preparazione generale e dopo l’anestesia, nonché per le medicazioni successive (prendendomi tutto il tempo necessario che altrimenti il vet non avrebbe. Un solo asino (“Testardo” di nome e di fatto) è rimasto traumatizzato, così, se vede arrivare chiunque con cassette, valigette o altro non si avvicina ne si fa avvicinare. Lascio immaginare i siparietti per le vaccinazioni, sverminazioni e quant’altro. Per castrare Testardo è stato usato il torcinaso. Il decorso post operatorio per tutti è stato il seguente: quattro cinque giorni in stalla pulita, assolutamente da solo. Primi due giorni acqua e pochissimo mangiare. Sesto, settimo giorno brevi passeggiate alla lunghina. Dall’ottavo giorno fuori con gli altri (salvo complicazioni). Per i primi sette giorni, antibiotici e frequenti medicazioni.
Passato l’effetto dell’anestesia, chi più chi meno, appaiono intontiti ed un po’ avviliti. Accettano ben volentieri la vicinanza e le cure, tranne trafficare nella ferita che si lascia aperta, senza suturare, per permettere il drenaggio. La chiusura dei vasi avviene per mezzo di una pinza speciale che taglia ed “intreccia” i tessuti contemporaneamente. Nei giorni successivi non si nota una grande sofferenza, anche se tutto l’apparato, o quello che ne resta, si gonfia in modo considerevole.
I pericoli del decorso post operatorio sono dunque le infezioni e l’emorragia, per questo è consigliabile tenerli soli in stalla pulita. Anche perché dal secondo giorno sono capaci di riprendere l’atteggiamento dello stalloncino. Questa la mia esperienza di una quindicina di castrazioni. Selvaggia saprà certamente darci un contributo più qualificato.

Inserito da vale il 18-Nov-2010 alle 13:11:49

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Quando Giulio è stato castrato, all’in piedi nella sua stalla, in anestesia parziale, io c’ero; abbracciavo il suo collo, sperando di trasmettergli calore, e alle indicazioni del veterinario facevo pressione sul torcinaso.
Non è stato bello, ma ho preferito esserci, e poi servivo anche: non potevo sottrarmi.
Non credo che mi abbia associata ad un’esperienza negativa, e del resto alle iniezioni di antibiotico e al lavaggio con disinfettante delle sacche scrotali, nella settimana successiva, avrei comunque dovuto provvedere io, e dovevo imparare guardando il veterinario, non avendolo mai fatto prima.
È andato tutto bene e Giulio si è rimesso in un baleno.


Quando abbiamo “addormentato” la nostra cagnolona Alì, nella nostra camera da letto dove ormai giaceva impotente da due giorni, dopo aver fatto di tutto per rimandare quel momento e sperando potesse andarsene da sola, noi c’eravamo, con le mani sulla sua testa e gli occhi pieni di lacrime.


Quando il pastore tedesco Max ci ha scelti e si è piazzato per una settimana fuori dalla porta di casa nostra, non pensavamo di “adottare” anche lui, ma lui non ha mollato, ci aveva proprio scelti, e i suoi sguardi imploranti ci hanno fatto capitolare: dove vivono due cani ce ne possono stare anche tre.
Prima di farlo entrare in casa veterinario e responso: leishmaniosi.
Forse per questo è stato abbandonato!
Il primo ciclo di iniezioni di Glucantim la prima sorpresa: dopo due giorni quando Max vedeva la siringa mi veniva incontro, scodinzolando timidamente, come se sapesse. Oggi, quando sente il rumore del blister delle pillole che deve prendere quotidianamente, si alza e mi viene incontro.
Non mi molla un attimo, sia pure con il solo sguardo, eppure sono io che l’ho “torturato” con quelle dolorose iniezioni per due mesi che gli ispessivano la cute, tanto che dopo un po’ era difficile trovare il punto giusto per infilare l’ago.


Ps il veterinario (a mio avviso davvero molto bravo) ha preferito operare in anestesia parziale perché convinto che fin quando si può, è sempre meglio evitare le anestesie totali.
Sul decorso esattamente quello che ha descritto cannonau.
Inserito da PUNDRA il 18-Nov-2010 alle 14:11:58

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Grazie a tutti, esattamente Cannonau, il mio non voleva essere una discussione etica, anche se ci può stare benissimo, vedremo di pulire e sistemare la stalla igienicamente. Vi terrò aggiornati magari documentando con qualche immagine, da bollino verde ovviamente al limite arancione. Grazie
Inserito da Selvaggia70 il 18-Nov-2010 alle 16:11:32

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Credo che il contributo di tutti i proprietari che hanno avuto esperienze di castrazione sia molto più importante, illuminante, e confortante, di quello di un vet. E lo scrivo per esser stata a mia volta proprietario di un equide da castrare, ovviamente tutta un'altra storia di quando lo si deve fare per lavoro. Il proprio animale, amico, compagno è sempre un'altra cosa. Quoto Vale, e i suoi abbracci a Giulio, per mia esperienza asini e cavalli sono più tranquilli se c'è la persona di cui si fidano...ma nessun quadrupede o bipede è uguale a un altro, e posso solo consigliare che se non ci si sente pronti ad assistere è meglio non esserci. Vai Pundra!!
Inserito da benjamin il 19-Nov-2010 alle 09:11:43

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Le vostre osservazioni mi hanno fatto riflettere sulle cose da me dette e sui dubbi che mi sono posta, alcuni di essi ancora persistono, come penso sia giusto, su altri invece ho molta più chiarezza.
Anch’io penso che sia giusto stare accanto ad ogni essere nel momento del bisogno,ma quando poi c’è un qualcuno che nella propria esperienza professionale ti da dei suggerimenti( possano o meno essere vicini al tuo concetto etico), un po’ il dubbio ti logora e cerchi di avere più pareri che ti porteranno non tanto alla soluzione complessiva del problema, quanto al “giusto riflettere”.
Buona giornata a tutti.

Per natur:
Dal libro della Genesi (Gen 2,18-24). Il Signore Dio disse: «Non è bene che l' uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile». ...

Ho dato una sbirciata al libro della Genesi, rileggendo i punti fondamentali non ho trovato la creazione di Raglio.com
Potresti per favore riportarmi il punto preciso???
Sinceramente mi logara il fatto di essere arrivata così tardi a far parte della comunità di Raglio, perdendomi, in tal modo tutto ciò che è stato in precedenza.


Inserito da natur284 il 19-Nov-2010 alle 09:11:05

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Cara Benji essendoti persa quanto accaduto prima non sai che ,per mia specifica e personale ammissione, quando fu apsersa l'intelligenza io ero in bagno .E percò.... Sinceramente il tuo accenno alla genesi non l'ho capito.Forse hai
frainteso le mie parole o il tono(che non c'è!)!?
E ,date le premesse ,se volessi scendere di un paio di gradini forse...... .Ti assicuro che ce la metterò tutta. Come al solito le mie sono parole semplici e sincere senza polemiche ,senza ironia, senza secondi fini.Sinceramente non ho capito.Grazie.
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