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osservazione diretta
platero il 25-Ott-2010 in Generica
c'è un branco composto da 4 asini e 1 cavallo, gruppo consolidato, che convive da anni. Il capobranco è una femmina, la più piccola di dimensione. Un giorno arriva nel recinto Pepito, entra probabilmente senza l'atteggiamento giusto: inizia il rodeo, viene respinto, rincorso e morsicato. Cacciato fuori dal recinto, attraverso l'apertura che dà sul pascolo. Chi lo accetta per primo è il cavallo Cody; pur parte del branco, è però un cavallo. Per farsi accettare dagli altri ci vogliono giorni. Pepito non può mangiare con loro, non può andare a bere tranquillo e soprattutto non può avvicinarsi troppo agli altri ma deve sempre tenere le distanze. Poi arrivano due nuovi cavalli, vengono abbastanza ignorati, tranne che dal cavallo Cody, che si dimostra il più ostile. Infine, ripartiti i due cavalli, ne arrivano altri due, dei quali uno è uno stalloncino pony di un anno, minuscolo. Appena varca il cancello, mette in fuga tutto il branco. Solo Pepito, meno avvezzo alla vita di branco, meno attento al segnale della capobranco, ci impiega più tempo a percepire il pericolo. E non fugge subito. Il branco imparerà presto a spostarsi, fisicamente, a lasciare sempre un varco quando il pony si avvicina, quando avanza, a fargli spazio quando arriva alla mangiatoia o a bere. Dal minuscolo pony, che si impone subito come leader, sovrano assoluto, Pepito verrà rispetto più degli altri che sono fuggiti, ossia che hanno ceduto alla fortissima pressione (fisica, ma soprattutto psicologica) esercitata dal cavallino. E sto ancora cercando di capire questo fatto. Non so se sia dipeso dall'atteggiamento di quel primo istante...
Mi alzavo anche di notte, per osservare. Per capire. Ma non finirò mai di imparare.

Commenti

In questo momento ci sono 38 commenti
Inserito da natur284 il 26-Ott-2010 alle 08:10:39

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"Spingi tu lui. Con risolutezza, ma senza cattiveria. Tra loro, nel branco, cercano di spingersi, di spostarsi, e vince chi sposta gli altri".
"Che hanno ceduto alla fortissima pressione (fisica, ma soprattutto psicologica) esercitata dal cavallino".
C'è una palese contraddizione tra le due affermazioni.
Io sono convinto che sia la seconda l'ipotesi più giusta( tenuto anche conto della differenza di massa e d'età) ma tu ?

Inserito da elcholo il 26-Ott-2010 alle 09:10:11
"Mi alzavo anche di notte, per osservare. Per capire. Ma non finirò mai di imparare."
Grande Platero, quello che dici mi fa capire il desiderio e la passione per questo animale e la tua voglia di imparare.
Credo che l'umiltà sia fondamentale per l'addestramento nostro e dell'asino.
PS: spero sempre che un giorno l'arroganza e la voglia di polemizzare lasci per sempre queste pagine di Raglio.com
Ciao Platero e buon proseguimento nelle tue osservazioni
Inserito da rasti il 26-Ott-2010 alle 09:10:56

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Molto stimolante questo racconto,secondo me il piccolo pony pensa di essere grande grande,e cio' fa si che sia uno tosto lui,uno che non gurda in viso nessuno esige rispetto e rispetto ha...mi fa' morire sto' piccoletto dal carattere forte e deciso...
Ciao Platero ;-)
Inserito da rasti il 26-Ott-2010 alle 09:10:00

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Poi non dobbiamo dimenticare che e' piccolo ma pur sempre un piccolo stalloncino...

(mi viene in mente la faina,piccola,ma con la sua incoscienza si sente grande e non ha paura di nulla ed e' un animale molto temuto nel suo mondo)
Inserito da de-ragliando il 26-Ott-2010 alle 09:10:09

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Davvero interessante studiare questo assortito branchetto di equidi! Ed è significativo che un pony intero di un anno soltanto riesca a comandare tutti...e sicuramente non con la forza. Si impone di "carattere". Sicuramente sarà divertente la scena, come quando ho inserito la mia mula con gli asini, e il piccolo Giosuè, stallone mancato, la teneva lontana dalle sue femmine! Un nanerottolo di un metro e dieci che comandava un colosso!

Buon divertimento Platero!
Inserito da ragliaconnoi il 26-Ott-2010 alle 09:10:32

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Brava,bel blog e bella foto.
Osservatrice sì ma attiva e non "seduta sul masso".
Credo che Rasti abbia detto una cosa molto giusta,anche secondo me le dimensioni hanno un'importanza relativa.
Inserito da burro60 il 26-Ott-2010 alle 10:10:27

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Ciao, è bellissimo leggere con quanta attenzione e passione Platero ti fermi ad osservare per cercare di comprendere il comportamento ed il linguaggio di questi nostri amici "diversi".
Provo a dare la mia interpretazione, senza nessuna presunzione e velleità di valenza scientifica, perchè è stimolante e piacevole confrontare le proprie esperienze.
Nel branco il cavallo è sicuramente l'ultimo della scala gerarchica, accettato ma non riconosciuto come un membro "attivo" (non ha nessuna possibilità di "scalata nella gerarchia"), quando arriva Pepito gli viene subito spiegato che deve stare al suo posto. Infatti Cody lo accetta per primo perchè non "teme" di perdere la sua posizione. Cosa che invece non avviene quando arrivano i suoi simili.
Sull'arrivo del pony ho questa teoria: il branco si allontana perchè nel pony vedono ancora il puledro che "gioca a fare il garnde" quindi non è da prendere in considerazione e non volendo essere coinvolti si allontanano, Pepito meno avvezzo alla vita di branco e direi anche l'ultimo arrivato segue meno il gruppo, non credo non percepisca il pericolo anche perchè non si tratta di pericolo.
Io farei anche una distinzione tra l'animale che guida il gruppo che in questo caso, ma quasi sempre, è una femmina e lo stallone che protegge il gruppo e di solito lo fa vivendo ai margini del branco in posizione dominante in modo da poter controllare l'arrivo di eventuali predatori o pericoli.
Ho osservato i comportamenti del mio piccolo branco. a Mosè gli hanno permesso di tutto, a volte mi dava i nervi a guardare le sue angherie nei confronti delle altre due asine, (la cavalla che ha un carattere dominante non lo ha mai minacciato, finoa a qualche mese fa) ad un certo punto Nanà in un paio di giorni se le tolto ditorno ed è stata molto chiara e categorica nel dirgli che era arrivato il momento di"crescere", con Rosetta c'è voluto più tempo per stabilre la "graduatoria" ma una volta stabilita sono passati un paio di mesi tranquillità. Da qualche settimana sono ripresi i contrasti, vedo quotidianamente Nanà e Rosetta allontanare Mosè che con insistenza si ripresenta magari a spiluccare il filo di erba sotto il muso di Rosetta e prendersi anche qualche calcio. Ovviamente non si tratta dell'erba ma del tentativo di guadagnarsi un posto più in alto nel branco.
Platero non credo ci sia un "sovrano assoluto" in un branco di equini. Penso si tratti di una "licenza poetica". :-))
Inserito da natur284 il 26-Ott-2010 alle 11:10:06

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Caro capo da tutti me l'aspettavo meno che da te.
"PS: spero sempre che un giorno l'arroganza e la voglia di polemizzare lasci per sempre queste pagine di Raglio.com".
Ora se un iscritto da una parte dice una cosa e dall'altra tutto il contrario cosa si deve dire.Bravo!Giusto!Corretto!O fargli notare la discrepanza?Senza offendere?
Inserito da ragliaconnoi il 26-Ott-2010 alle 12:10:39

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C'è qualcuno che ha voglia di spiegare che NOI non siamo asini o cavalli e che non emaniamo odori riconoscibili da loro (gli asini) come "segnali",che non possiamo mordere o accennare a farlo,che non possiamo calciare o minacciare di farlo,che non possiamo "imberettarci" e digrignare i denti se un puledro esuberante ci corre incontro per gioco e per cercare di intimorirci e di conseguenza dobbiamo usare le mani(importantissima anche la voce,come già detto)facendo pressione in punti precisi senza usare la forza e senza incutere timore e\o provocare dolore all'animale se vogliamo che questo ci rispetti e si fidi dei nostri comandi e riconosca in noi il "capo" messo tra virgolette perchè non si riferisce al Capo Branco,ma ad una figura (umana e non facente parte della specie) della quale loro si debbono e si possono fidare?
Fine della domanda.
Altrimenti non resta che spostare il blog nella sezione "Bar".
Ovviamente questa è la mia personalissima opinione,così ho ottenuto soddisfacenti(per me) risultati, anche applicando il "chi muove chi" che io ignorantemente chiamavo "fatti più il là".

Inserito da Bigio il 26-Ott-2010 alle 14:10:20

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Anche io gioco al "chi muove chi". Spingo la mia asina "con risolutezza, ma -ovviamente - senza cattiveria". Penso che lei ceda alla mia volontà (o "pressione psicologica" che dir si voglia) di spostarla, volontà che si realizza nella sollecitazione fisica. La mia determinazione a spostarla è superiore alla sua determinazione a non volersi muovere. La forza fisica, naturalmente, viene in subordine.
Mi piacerebbe molto poter osservare il suo comportamento in presenza di altri asini.
Inserito da natur284 il 26-Ott-2010 alle 14:10:24

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Non è così.Non credo.
"Chi muove chi" si realizza , almeno da quello che ho capito io , quando l'Asino ti spinge di sua volontà per farti muovere e per importi la sua dominanza .Ma quando lo vuoi far muovere lateralmente da una posizione ad un'altra per comodità tua manca il presupposto dell'intezionalità coercitiva dell'atto e allora non si verificano le condizioni del chi muove.Almeno credo.
Ma sono sicuro che i tanti seguaci di questa dottrina sapranno essere più chiari ed esaustivi sull'argomento.
Inserito da Selvaggia70 il 26-Ott-2010 alle 15:10:09

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Cara Platero, dal tuo racconto sembrerebbe quasi che le gerarchie ferree siano specie specifiche. Asini che dominano asini, cavalli che mal sopportano cavalli. Poi arriva un minuscolo pony e si crea un disordine..che sia un problema di comunicazione?
Inserito da platero il 26-Ott-2010 alle 21:10:48

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nel BLOG ho scritto: "E sto ancora cercando di capire questo fatto. Non so se ...
... non finirò mai di imparare."
Infatti tuttora non capisco, non so, cosa abbia determinato quelle situazioni così diverse. Le ho descritte proprio per cercare di capire di più, anche attraverso il confronto tra le vostre impressioni. La mia "impressione" (che non è una certezza) è che il pony aveva un'atteggiamento così aggressivo, così autoritario, che è bastato quello per far spostare gli altri. Non ha dovuto arrivare alla forza fisica. Forse per chi ha meno carisma, meno personalità di lui, sarebbe invece stato necessario manifestare anche una propria superiorità fisica. Ma non so. In effetti la capobranco, come detto nel blog, è l'asina fisicamente meno dotata. E, del branco, Pepito compreso, è rimasta lei il capo, mentre il pony, ha continuato ad essere un elemento estraneo, non integrato, temuto e dal quale stare alla larga. Poi, pian piano, lui ha permesso agli altri di avvicnarsi un pò di più, di poter bere e mangiare con lui, ma bastava una sua mossa improvvisa, un suo avvicinarsi deciso che gli altri subito si spostavano e allontanavano. Come se fosse solo lui a dettare le condizioni.
Io proprio non so...

P.S. chi fosse interessato ad approfondire l'argomento può passare al blog pony corredato da immagini.
Inserito da vale il 27-Ott-2010 alle 02:10:40

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mah
Inserito da natur284 il 27-Ott-2010 alle 06:10:20

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Non si arriverà mai alla soluzione ma questo mi sembra l'approccio giusto.Cosa vedo?E perchè succede?Quali i meccanismi che regolano i rapporti?Forza?Gioco?Timore?
Ho sempre detto che già è difficile fare una diagnosi tra uomini che comunicano.Tra uomo e animale dove questa comunicazione non c'è ,ancor peggio.E se addirittura ci inoltriamo nello studio dei comportamenti tra animali...... .Ma oltre al piacere della scoperta ,o pseudo, è solo questa la strada,infinita ma giusta.Buon divertimento.
Inserito da ragliaconnoi il 27-Ott-2010 alle 08:10:52

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**Ho sempre detto che già è difficile fare una diagnosi tra uomini che comunicano.Tra uomo e animale dove questa comunicazione non c'è ,ancor peggio.E se addirittura ci inoltriamo nello studio dei comportamenti tra animali...... **(natur)
Può darsi che sia più facile,gli animali non fingono,non conoscono l'ipocrisia,non hanno "machere" e non raccontano balle.




Inserito da natur284 il 27-Ott-2010 alle 09:10:48

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Qui non è un "rapporto" d'affari o d'amore tra soggetti comunicanti.Qui non c'è alcun rapporto.Si tratta solo d'osservare e cercare di tradurre . E se fosse così facile........ .
Inserito da burro60 il 27-Ott-2010 alle 10:10:47

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**Ho sempre detto che già è difficile fare una diagnosi tra uomini che comunicano.Tra uomo e animale dove questa comunicazione non c'è ,ancor peggio.
**Qui non è un "rapporto" d'affari o d'amore tra soggetti comunicanti.Qui non c'è alcun rapporto.
Secondo me questo non è l'approccio giusto: "diagnosi di che? Come si fa a dire che non c'è comunicazione tra uomo ed animale? Come si fa a dire che non c'è nessun rapporto?
Prendo solo spunto da queste frasi lungi da me cercare di dialogare con Natur. (senza nessuna voglia di fare polemiche ma semplicemente credo di non riuscire a comunicare con lui)
Inserito da natur284 il 27-Ott-2010 alle 10:10:24

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Se non riesci con me ,che bene o male parliamo utilizzando lo stesso linguaggio come puoi pensare di comunicare con un Asino che addirittura è di un'altra specie?
Tra l'uomo e l'animale c'è un rapporto:dato dalla somministrazione di cibo , dalla cura e pulizia ,dal mantenimento in salute e dal suo utilizzo nei più svariati modi.Ma non c'è comunicazione.Se non quella posta in essere con la violenza.O fai così o..... .
Quindi se vuoi capire perchè fa così invece che cosà in determinate situazioni devi osservare ed analizzare.O aspetti che l'Asino te ne spieghi i motivi ?Se ci riesci fammi un fischio.
Inserito da ragliaconnoi il 27-Ott-2010 alle 11:10:06

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**Ma non c'è comunicazione.Se non quella posta in essere con la violenza.O fai così o..... .**(natur)

O....cosaaaa?
Dimostri davvero di aver capito niente degli asini e di quello di cui si parla ultimamente sul forum.
Con questa frase tu offendi tutti quelli che addestrano il loro asino.Sei un'incapace solo buono per attizzare polemiche.
Burro ha ragione.

Inserito da natur284 il 27-Ott-2010 alle 13:10:17

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Cosa cavolo hai capito!!?? Mi riferivo a coloro che per "comunicare" utlizzano il bastone!Come posso non aver capito se l'argomento l'ho tirato fuori io e sempre l'ho sostenuto?
E poi vacci piano con gli epiteti:anche se sei diventato il vice capo, per lecchinaggio o per appartenenza al branco nessuno ti autorizza ad apostrofarmi così.
Inserito da ragliaconnoi il 27-Ott-2010 alle 13:10:49

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Tra l'uomo e l'animale c'è un rapporto:dato dalla somministrazione di cibo , dalla cura e pulizia ,dal mantenimento in salute e dal suo utilizzo nei più svariati modi.Ma non c'è comunicazione.Se non quella posta in essere con la violenza.O fai così o..... .(Nartur)

Vai a "quel paese" e stacci.


Inserito da Bigio il 27-Ott-2010 alle 14:10:20

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Burro scrive:
Come si fa a dire che non c'è comunicazione tra uomo ed animale? Come si fa a dire che non c'è nessun rapporto?

Per quanto mi riguarda, tra uomo e animale la comunicazione esiste.
Inserito da natur284 il 27-Ott-2010 alle 14:10:06

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Prima spiegaci cosa intendi per comunicazione.E poi dimostra ciò che dici.Chiudo.
Inserito da ragliaconnoi il 27-Ott-2010 alle 15:10:27

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Ma non c'è comunicazione.Se non quella posta in essere con la violenza.O fai così o..... .(Nartur)

Se il bastonee comunica,perchè una carezza no?

Probabilmente tu ritieni che l'asino sia un animale stupido e insensibile,capace di capire SOLO le botte e le costrizioni.
Bravo !!







Inserito da PUNDRA il 27-Ott-2010 alle 16:10:11

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Per fortuna comunque rivedendo l' immagine l' uomo osservava soltanto.
Inserito da rasti il 27-Ott-2010 alle 18:10:45

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Chi sposta chi...(ot)
A Montebaducco una volta mi sono persa ad osservare due Asini in un recinto soli.
Il piu' grosso(quasi due volte in piu')cercava di dominare il piccolo ed era molto agitato,si alzava sulle zampe posteriori e cercava di morderlo sul collo(garrese).
Allorche' mi son detta:ma poverino gli fa' male"
No,il piccolo furbetto stava fermo fermo FERMO sotto la tettoia della stalletta ed ogni qualvolta il grande si alzasse per morderlo si sturlava di muso contro la tettoia...
Conclusione il piccolo sempre fermo al posto di partenza il grande demoralizzato e incaz... con una botta che sanguinava sul muso si e' allontanato.
Dovrei,anzi ho la fote se trovo il cd giusto le metto!
L'Asinone alla fine si e' spostato da se'...
Inserito da burro60 il 27-Ott-2010 alle 18:10:14

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foto, foto
Inserito da rasti il 27-Ott-2010 alle 18:10:48

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Perdon erano in tre nel recinto...
Ora metto le foto.
Inserito da rasti il 27-Ott-2010 alle 19:10:31

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Non ho fatto le foto mentre caricava con le zampe posteriori,forse perche' la preoccupazione era maggiore del piacere dell'osservare vista la palese probabilita'(tra l'altro accaduta e non con un suo simile per regolare i troni)che l'Asinone si facesse molto male!...
Inserito da elcholo il 27-Ott-2010 alle 19:10:22
Adoro comunicare con i miei asini ..... e quanto è bello farlo
Adoro leggervi , quando rimanete allibiti da certe esternazioni
Adoro le persone che la pensano come me che hanno perfettamente capito cosa sia Raglio.com
Adoro le persone , che hanno capito quanto si può ricevere da un asino e quanto è bello donare affetto e passione ad un asino
Inserito da natur284 il 28-Ott-2010 alle 09:10:28

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Grazie.Effettivamente non ci speravo.
Inserito da elcholo il 28-Ott-2010 alle 18:10:51
Stai tranquillo, io non ci casco , continuerò come faccio da molto tempo ad ignorarti.

Inserito da natur284 il 28-Ott-2010 alle 19:10:09

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Eppure io sono uno di quelli,oserei dire tra i primi, che...... hanno capito quanto si può ricevere da un asino e quanto è bello donare affetto e passione ad un asino.
E' per quello che ti ringraziavo.
Inserito da elcholo il 28-Ott-2010 alle 19:10:48
Non ci cascoooooooooo!!!!!!!!
Inserito da rasti il 30-Ott-2010 alle 09:10:45

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Washo maschio alfa ?!?
Inserito da Mora il 30-Ott-2010 alle 22:10:07

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la gerarchia nel branco è una cosa molto complessa. C'è chi ha un carattere molto dominante (come Washo) e con questo riesce per esempio di mangiare o bere sempre prima degli altri, ma non ha la competenza sociale e l'esperienza di guidare il gruppo. E in alcuni casi queste due cose vanno insieme, nello stesso animale (la mia Mora era così). Ma ci sono anche dei branchi senza "guida" chiara. E poi spesso dimentichiamo che la gerarchia non è mai una cosa fissa - con ogni cambio nel branco, come ha osservato platero, la gerarchia si mette in un nuovo ordine (un cambio puo essere l'arrivo di un animale nuovo o la partenza di un animale, o il momento quando un puledro non è piu visto come puledro, come lo descrive burro -ma anche una malattia o debolezza di un animale dominante).

Un altra cosa che si dimentica spesso sono le amicizie. Ci sono degli animali di posizione bassa che fanno amicizia con un altro animale dominante e così arrivano ad una posizione piu alta. Ma se poi quel animale dominante va via, hanno di nuovo una posizione bassa...
E poi a nessun animale di branco piace non essere accettato del branco. Puo essere che Washo e Pepito hanno fatto amicizia anche per questo, per non essere soli.
All'arrivo in un branco nuovo i comportamenti degli individui possono essere molto diversi: alcuni si comportano in una maniera aggressiva come Washo, altri si adattano all'inizio per essere accettati e osservano bene le strutture nel branco. Dopo un certo tempo questo comportamento puo cambiare - gli animali aggressivi si calmano, e quelli "adattati" possono cominciare di essere piu dominanti quando si sentono piu sicuri nel gruppo...

Queste cose per me sono sempre interessantissime da osservare - grazie per questo bel blog platero!
Inserito da platero il 30-Ott-2010 alle 22:10:23

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grazie a te Mora, per l'attenzione e l'interesse che hai posto. Hai colto lo scopo del mio intervento: io infatti ho proposto alla community ciò che anch'io giudico: "cose...interessantissime da osservare"- per usare le tue parole.
Per far ciò ho dovuto, ancora una volta, riferirmi a fatti e situazioni della mia esperienza e che coinvolgono il mio asino: non me ne voglia chi manifestava insofferenza verso chi scrive e pubblica sempre del proprio asino.
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