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Vorrei vedere il blog di :

riflessioni sulla sedia
platero il 09-Feb-2010 in Generica
tempo fa scrissi un blog "riflessioni sulla panchina".
Ora, dopo un periodo abbastanza silenzioso, scrivo di nuovo, ancora di getto(senza riflettere sulle conseguenze), ma davanti al pc con dati alla mano, visualizzati sul monitor. E sono dati relativi al 2007, non dati attinti dal mio libro di cento anni fa.
Recentemente ho visto che è stato ripreso il discorso sulla macellazione, parallelamente al discorso di tulela e salvaguardia dell'asino. Tante voci si sono levate per scongiurare la deplorevole macellazione degli asini(intanto venivano suggerite ricette per come cucinare il pericolosissimo galletto di Burro...) Ma non è questo che mi ha spinta a scrivere, bensì l'atmosfera bucolica, serena, idilliaca che suscitano (in molti)le foto pubblicate da Blacksheep. I teneri agnellini amorevolmente portati sulla groppa degli asini, le mansuete pecore che impunturano il prato come fiocchi di lana bianchi.... Leggo i commenti, commenti che farei anch'io, ma io sento come una nota stonata, c'è qualcosa che mi provoca disagio, direi quasi che mi irrita. I bianchi agnellini, teneri da vedere, altrettanto teneri e gustosi da mangiare.
Dati ISTAT, pubblicati anche su Internet (istat.it/agricoltura/datiagri/macellazione.)
Anno 2007, Italia:

Macellazione di ovini e caprini, numero di capi abbattuti per tipo di mattatoio.
Mattatoio pubblico:
Nord: 17.195;
Centro: 195.206
Sud: 425.966
complessivamente:638.367
Mattatoio privato:
Nord: 137.644
Centro:2.142.602
Sud: 3.964.147
complessivamente:6.244.399

Dati relativi all'abbattimento di agnelli
Italia: 5.320.492
di cui al Nord: 70.196
di cui al Centro: 1.963.998
di cui al Sud: 3.286.298


infine macellazione equini
cavalli:
Italia: 98.918
di cui al Nord 35.965
di cui al Centro: 4.234
di cui al Sud: 58.719
asini, muli, bardotti:
Italia: 1.050
di cui al Nord: 728
di cui al Centro:40
di cui al Sud 282.

In Italia, soprattutto al Nord, il mercato della carne ovina è perlopiù destinato alle popolazioni di religione islamica. La macellazione eseguita secondo il rito islamico e secondo il rito ebraico è autorizzata dal Decreto Ministeriale 11/6/1980. Quanto sia cruenta e doloraosa la morte per questi "agnelli sacrificali" è nota a tutti.
Benchè altrettanto noto (a voi) sia il mio amore per gli asini, ammetto che, dati alla mano, soffro di più per quegli agnellini che sbucano dalle tasche laterali dei basti. Io non mangio carne da 17 anni, ma se la mangiassi, credo che non riuscirei a decidere quale sì e quale no. Ma questo, a differenza dei dati Istat, è un asptto soggettivo.




Commenti

In questo momento ci sono 58 commenti
Inserito da stecops il 09-Feb-2010 alle 23:02:12

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Quindi non mangi nemmeno il formaggio?
Inserito da ragliaconnoi il 10-Feb-2010 alle 00:02:37

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Quindi,se ho ben capito,questi dati si riferiscono alla sola macellazione in Italia,bisogna allora aggiungere l'importazione di animali già macellati all'estero.Forse la cifra per numero di capi raddoppia.
Inserito da pantagruele il 10-Feb-2010 alle 07:02:01

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aggiungerei la macellazione "fatta in casa".
Al di fuori di ogni norma di legge.

Personalmente mangio carne, consumo che cerco di limitare.
Tutta salute.
Per noi cittadini sovralimentati i grassi animali saturi non sono il massimo.
Eliminarla del tutto no, ho provato e non mi fa bene lo stesso.
Macellare è una cosa sgradevole.
Se non ci fosse chi lo fa per mestiere probabilmente si consumerebbe meno carne.
Inserito da alessia75 il 10-Feb-2010 alle 08:02:58

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riguardo alla macellazione Islamica : http://laverabestia.org/play.php?vid=388

quella degli agnelli :
http://laverabestia.org/play.php?vid=1753

occhio se siete sensibili evitate di guardare i video! ma coprirsi gli occhi e continuare ad uccidere o maltrattare per mangiare, quando si hanno vere alternative è da ignoranti.. e qui chiudo i miei commenti in riguardo perchè l'ho detto tante volte non mi piace fare proselitismo ogniuno mangia e invita CHI gli pare alla propria tavola!
Inserito da ragliaconnoi il 10-Feb-2010 alle 09:02:17

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"continuare ad uccidere o maltrattare per mangiare, quando si hanno vere alternative è da ignoranti"

E' più da ignorati scrivere "ogniuno"..eheheh !!
Inserito da blacksheep77 il 10-Feb-2010 alle 09:02:24

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certo, non nascondo a nessuno che l'allevamento è fatto per la macellazione e/o ottenere latte.
i vegani criticano anche la mungitura, perchè implica inevitabilmente l'allontanamento del vitello/agnello/capretto e coerentemente non mangiano latte e latticini

per quel che mi riguarda, sono cresciuta in campagna e fin da bambina ho visto uccidere polli e conigli senza riportare traumi. lo ritengo una cosa naturale, così come la macellazione di un agnello, di un vitello, di una pecora. non impongo a nessuno di "sposare" il mio pensiero e nemmeno di sedersi a tavola con me.

ritengo però fondamentale l'allevamento, dalla nascita al momento della macellazione, praticato nel rispetto dell'animale. il che vuol dire spazio, libertà di movimento, adeguate cure sanitarie, alimentazione curata e sufficiente, trasporto (se avviene) nel rispetto del benessere, ecc.

è vero che la gran parte degli agnelli (maschi) allevati dai pastori, specie nel nord italia, viene portata all'età di agnellone (sopra i 6 mesi) per la vendita alla comunità mussulmana in occasione della festa del sacrificio. l'uccisione secondo la loro pratica religiosa non è dissimile da quanto comunemente è sempre accaduto nelle nostre campagne.
piuttosto che opporsi a questa pratica, tutte le regioni dovrebbero , in quell'occasione, dare degli spazi dove si possa effettuare questa macellazione, così che niente avvenga in modo abusivo, con successivi problemi per lo smaltimento della pelle, del sangue, ecc..., così da tutelare anche i pastori che vendono gli animali.

so che il mio post non piacerà a molti, ma personalmente amo essere chiara e non ritengo che vi sia nulla di sbagliato nella pastorizia, specie se condotta ancora in modo nomade, con animali nel loro ambiente naturale, a mangiare erba e non farine!
Inserito da msigis il 10-Feb-2010 alle 10:02:26

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x black :
"ritengo però fondamentale l'allevamento, dalla nascita al momento della macellazione, praticato nel rispetto dell'animale ..."
è un discorso incoerente , come certamente è ipocrita sostenere il contrario ..
Mi ricorda l'usanza di certi popoli pre-colombiani (credo Maya) che avevano l'usanza di allevare 12 vergini con il massimo della cura etc... per poi murarle vive etc...

Non ho soluzioni in tasca ma non tollero qualsiasi genere di ingiustizia ...

ps / dove deriva il tuo nickname ?
Inserito da de-ragliando il 10-Feb-2010 alle 10:02:51

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Io aspetto ansioso la nascita dei capretti, che avverrà a giorni. Sarò uno str.... ma a me piace allevare gli animali che poi mangio: galline, conigli, capretti, piccioni. Certo che se proietto la mia nutura umana nel loro sguardo è finita. Ma allora perchè non umanizzare anche il gatto? e il cagnolino affettuoso? Il gatto gioca con un topo per ore prima di finirlo...il povero topolino dallo sguardo dolce. E il cane di tanto in tanto uccide una gallina, la sbrana viva, poi due morsi e la lascia lì. L'altro giorno persino la cara asinella Felicita mi ha ucciso una gallina...si divertiva a rincorrerla e l'ha pestata. Devo processarla? Solo l'uomo ha il sentimento di pietà, e l'intelligenza per usarlo con i suoi simili. Se si vuole lasciare il mondo alle bestie...addio noi umani! Per coltivare gli orti che sfamano i vegetariani, pensate che non sia il caso di contenere la fauna selvatica?

Suvvia, un pizzico di buon senso aggiungiamolo alle nostre diete ipocaloriche.
Inserito da Bigio il 10-Feb-2010 alle 10:02:25

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Magari ce ne fosse di più di "macellazione fatta in casa"!
A casa si uccide quel che si consuma, non come accade per la Grande Distribuzione, dove per garantire quotidianamente scaffali frigo sempre pieni si fa mattanza senza scrupoli. E per di più, di animali nati e cresciuti in batteria in allevamenti intensivi dove lo spazio riservato ad ogni animale è quello che deve favorire la massima produttività nel minor tempo possibile al minor costo possibile.

Personalmente, non provo piacere nel togliere la vita ad un animale. La cosa non mi lascia indifferente. Non è come infilare un plateau di hamburger nella busta della spesa.
Chi mangia carne dovrebbe essere più consapevole del fatto che la carne non nasce dalle vaschette di polistirolo.
Inserito da de-ragliando il 10-Feb-2010 alle 10:02:53

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Brvao Bigio, belle parole.
Inserito da stecops il 10-Feb-2010 alle 11:02:03

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Quoto alla grande bigio e blacksheep77!
Se ognuno uccidesse ciò che mangia, ci sarebbero molti meno sprechi o azioni cruente!

E poi ai vegetariani chi gli da il formaggio? Qualcuno che alleva animali e li vende anche per carne.
Ai vegani chi gli da il concime per coltivare gli orti?
...
Inserito da maxdklv il 10-Feb-2010 alle 11:02:17

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Non si troverà mai una verità assoluta.

Rispetto per i Vegani e Vegetariani.
Rispetto per coloro che mangiano carne e per chi vive grazie agli allevamenti da carne.
Rispetto anche per le tradizioni degli altri.

Il problema più grosso è che non (ci) RISPETTIAMO.

La Pianura Padana si sta desertificando... non abbiamo mai avuto RISPETTO per i nostri terreni.
Abbiamo sparso liquami in quantità industriale nei campi per vedere se la fertilità veniva recuperata (e anche perchè ne avevamo tanto da smaltire!!). Abbiamo inquinato fiumi, laguna e mare.
Abbiamo continuato a seminare mais (chissa anche quanto OGM???) per produrre, produrre, produrre... e ora il mais non vale neanche il costo di produzione...
abbiamo sovralimentato il nostro bestiame. Il latte e la carne all'allevatore sono pagati una miseria.

Una volta si allevava e si macellava quello che serviva per sostenere la famiglia e la piccola economia.
I vecchi mi dicono che si pregava per le famiglie che non potevano uccidere il maiale (e le si aiutava)

Credo che per RISPETTO, tutti dovremmo fare un passo indietro.
Inserito da Rozzu il 10-Feb-2010 alle 12:02:38

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Credo che valga la pena distinguere due cose e contemporaneamente due tipologie di persone:
1 - i cacciatori
2 - i pastori

Rispetto profondamente chiunque la pensi diversamente da me (in caso contrario dovrei essere in guerra contro il mondo), anche i vegetariani/vegani. Però, se si vuole seguire la regola base del vegetarianesimo, cioè "l'uomo non deve uccidere un animale", bisogna distinguere i cacciatori che uccidono selvaggina, la cui nascita è quasi fuori controllo (*), e i pastori, che uccidono animali nati per quello scopo specifico.

(*) selvaggina di cui fanno parte anche i fagiani, spesso liberati da allevamenti appositi.

E poi, dopotutto, canini prominenti come quelli umani, avranno pure uno scopo...

Poi, per cortesia, non cadiamo nel tranello della religione, i buddisti che pongono come capo della loro dottrina il Dalai Lama, considerano i macellai l'ultimo gradino della scala sociale, non esiste niente di peggio, eppure sono gli stessi pacifici bonzi che imponevano tasse EREDITARIE agli schiavi (i monaci erano quasi tutti nobili), il cui mancato pagamento portava alla mutilazione di gambe e braccia, chi è più degno di essere considerato poco meglio degli escrementi?
Inserito da ragliaconnoi il 10-Feb-2010 alle 12:02:59

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Buona l'osservazione di Bigio..concordissimo !!
Inserito da blacksheep77 il 10-Feb-2010 alle 12:02:31

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quoto chi mi ha preceduta, specialmente chi parla di rispetto, buonsenso, di agricoltura/allevamento più consono all'ambiente ed ai ritmi naturali

non credo questi siano incoerenti e nemmeno ci sia la necessità di chiamare in causa i sacrifici umani

volevo ancora citare un episodio: in occasione della vendita del montone, un signore di religione mussulmana mi ha spiegato due cose:
1) che la loro religione vieta di uccidere animali che bevono ancora il latte della mamma
2) che in occasione della festa del sacrificio, tutti coloro che hanno la possibilità di celebrarla, hanno anche il dovere di dividere parte della carne con i meno fortunati, che non hanno potuto permettersi l'acquisto di un animale
con questo voglio soltanto invitare tutti a documentarsi sugli usi, sulle tradizioni e sulle modalità con cui avvengono le cose

un rispettoso saluto a tutti

ps: il mio nickname? pecora nera sempre e comunque, pastore tra chi non pratica questa professione e "dottoressa" che ha studiato tra i pastori ;-)
Inserito da burro60 il 10-Feb-2010 alle 12:02:54

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citazione:
Mi ricorda l'usanza di certi popoli pre-colombiani (credo Maya) che avevano l'usanza di allevare 12 vergini con il massimo della cura etc... per poi murarle vive etc...

Premetto che ho tantissimo rispetto per coloro che hanno deciso di non nutrirsi di carne, ma mi sembra che non sia il neanche il caso di scomodare i Maya e i sacrifici umani, è un paragone che non sta su. Apprezzo e rispetto e ringrazio chi con tanta fatica e dedizione continua a fare il "pastore" e non l'imprenditore industriale che alleva in un capannone animali. Gli altri interventi li trovo tutti interessanti e condivisibili, aggiungerei che personalmente più ho a che fare con gli animali e meno "mìinteressa" mangiare carne. Allevo polli e galline per autoconsumo e per la loro bellezza. Ho smesso con il maiale e le pecore. Ho solo due caprette ed un becco "ornamentali" i figli/e quasi sempre riesco a sistemarli come riproduttori, qualcuno è finito nel piatto.
Inserito da burro60 il 10-Feb-2010 alle 12:02:48

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Black abbiamo scritto in contemporanea. :-)
Inserito da PUNDRA il 10-Feb-2010 alle 12:02:51

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Bravo bigio, parole sante, ho visto come vengono trattati i maiali per fare il prosciutto di parma per esempio non credo gli altri siano da meno, comuqnue fatti ingrassare senza libertà, chiusi e nell' arco di sei mesi raggiungono il peso a loro necessario. viva chi lo fa a casa non compra ai supermercati, segue norme igieniche e sa quello che mangia. Io personalmente mangio carne pesce formaggi verdure, come si fà in Italia ad andare ai ristoranti cinesi, indiani o africani? macrobiotici ecc. per carità li rispetto ma personalmente sarebbe una scelta troppo difficile, sicuramente lo spreco quello si non lo approvo, ASSOLUTAMENTE NUN SE BUTTA NIENTE!
Inserito da mannironi il 10-Feb-2010 alle 12:02:13

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A parte che preferisco un buon piatto di pasta, una pizza o del purè di patate, alla carne.
La carne la mangio a tempo e a luogo, ringraziando chi la maccella, diversamente ne farei a meno. Del resto è lo stato d'animo e la predisposizione dello spirito che fà una cosa buona o non buona, a presto...
Inserito da mannironi il 10-Feb-2010 alle 12:02:14

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ohps, il dito è più veloce...
Inserito da msigis il 10-Feb-2010 alle 12:02:15

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x burro:
senza nessuna polemica ma , ad esempio, ti chiedo se è una tua convinzione o qualcuno ti ha "mai" detto che la tua vita vale piu' di quella di Mose' ?
Inserito da msigis il 10-Feb-2010 alle 12:02:14

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Inserito da garzingo il 10-Feb-2010 alle 13:02:12

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"Del resto è lo stato d'animo e la predisposizione dello spirito che fà una cosa buona o non buona, a presto..." Bravo Manni,condivido!
Inserito da msigis il 10-Feb-2010 alle 13:02:27

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"Del resto è lo stato ..." e la pancia no ?
Inserito da garzingo il 10-Feb-2010 alle 13:02:57

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Fanno parte entrambe di un unico corpo e sono inscindibili.
Inserito da platero il 10-Feb-2010 alle 14:02:06

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"per quel che mi riguarda, sono cresciuta in campagna e fin da bambina ho visto uccidere polli e conigli senza riportare traumi. lo ritengo una cosa naturale, così come la macellazione di un agnello, di un vitello, di una pecora. non impongo a nessuno di "sposare" il mio pensiero e nemmeno di sedersi a tavola con me.

ritengo però fondamentale l'allevamento, dalla nascita al momento della macellazione, praticato nel rispetto dell'animale. il che vuol dire spazio, libertà di movimento, adeguate cure sanitarie, alimentazione curata e sufficiente, trasporto (se avviene) nel rispetto del benessere, ecc." da Blacksheep 9.02.24.

CONDIVIDO!
Come previsto, il mio scritto non ha espresso quale fosse il mio pensiero. Non volevo fare una crociata contro la macellazione o il consumo di carne, volevo invece far rilevare, far emergere quella che sento come una contraddizione. Ossia lo sdegno che molti manifestano per la macellazione degli asini e, per contrasto, il silenzio davanti alla macellazione degli agnelloni. Ma non per condannare chi mangia (e tantomeno chi alleva) le pecore, anzi, vi sembrerà un paradosso, ma nonostante io non mangi carne,non trovo così terribile che qualcuno mangi asino. E, proprio perchè ritengo che sia la qualità della vita la cosa importante, mi associo in pieno a chi condanna gli allevamenti intensivi, le filiere di pulcini trattati con antibiotici per scongiurare qualsiasi possibile epidemia che manderebbe in tilt tutto l'allevamenteo, l'alimentazione forzata, ecc. ecc, cui altri, qui, hanno fatto cenno. Perciò cosa mi irrita è chi su un forum si scaglia contro la macellazione degli asini e davanti alle foto si interenisce. Il mio asino è registrato "per macellazione" e alcuni di voi ora mi toglieranno il saluto. Da bambina mi alzavo anche di notte per vedere le greggi passare sotto a casa, contare gli asini e guardare se vedevo agnellini nelle tasche dei basti.Dove vivo io ci sono ancora alpeggi frequentati dai pastori, e sono soltanto felice di ciò: pascoli mantenuti puliti, sentieri frequentati, baite conservate in piedi. Ma mi sentirei ipocrita a sdegnarmi per la macellazione di un asino e a ignorare la macellazione degli agnelli. Sia che io mangi carne, sia,che non la mangi.
Inserito da blacksheep77 il 10-Feb-2010 alle 15:02:59

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con platero ci siamo chiariti, resta msigis che invece non "digerisce" la cosa :-)
Inserito da Mora il 10-Feb-2010 alle 16:02:33

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concordo a 100% con blacksheep, deragliando e bigio. Ma vorrei aggiungiere che per me anche una pianta è un essere vivo - certo che la mia relazione con le piante è diversa di quella con gli animali o con gli uomini, ma anche la pianta è un essere vivo con una specie di anima. Quindi per sopravvivere siamo costretti di prendere vita - o di una pianta, o di un animale... la differenza per me è relativa.
Inserito da cacaone il 10-Feb-2010 alle 16:02:15

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x platero
e ora tocca a me dirti:

e brava platero!!

sono convinto che piu' limpidi e chiari di cosi' non sia possibile essere.
e anch'io mi permetto di usare la dizione : ti quoto, 100%
ciao bp


Inserito da msigis il 10-Feb-2010 alle 16:02:12

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blacks,
per risponderti adeguatamente devo aspettare il prossimo temporale primaverile , perchè ora non ho energie mentali sufficienti per produrre report ;-)
Inserito da burro60 il 10-Feb-2010 alle 20:02:26

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Ciao, quando parliamo di alimentazione dobbiamo ricordarci che tutti gli esseri viventi fanno parte della catena alimentare e quindi cibo. L'uomo è l'unico essere vivente che ha la possibilità e sceglie cosa mangiare.
Non mi sento un ipocrita se ho deciso di non mangiare carne equina e continuare a mangiarne altra. Anzi credo che ci sia stata una crescita, una evoluzione verso il rispetto della vita animale. Nel post precedente ho scritto: "più ho a che fare con gli animali e meno "mìinteressa" mangiare carne." Perchè ho iniziato con la carne di cavallo? perchè lo considero alla stessa stregua dei cani e dei gatti, ci sarà un motivo per cui non mangiamo cani e gatti e lo stesso per cui non mangio e non vorrei si macellassero equini. Chi sa se sono riuscito a farmi capire, mi resta molto difficile scrivere quello che penso su questo argomento.
Inserito da stecops il 10-Feb-2010 alle 20:02:10

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Ci credo... però un conto è la scelta personale (liberissima ed anche condivisibile) un conto è voler obbligare tutti per mezzo di una legge.

Non dico che tu volevi questo... ma il dibattito è iniziato su una proposta di legge.
Inserito da pantagruele il 11-Feb-2010 alle 07:02:17

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Molto "comune sentire" è diventato norma di legge.
In Italia esiste già il divieto di macellazione per animali da affezione.
E per animali rari, se è per questo.
Anche in popoli di cultura improntata a tradizioni antichissime esistono radicati tabu alimentari.
In Italia non si mangia carne di serpente.
Eppure in campagna si trovano più biacchi che fagiani.
E belli grassi.
NOn ci cibiamo nemmeno di insetti.
Che sono una risorsa di proteine importante nelle regioni desertiche.
Qua si è parlato di deroghe alla macellazione il più possibile indolore per motivi religiosi.
Vorrei ricordare che esistono anche deroghe per motivi molto meno nobili: caccia e pesca.
La prima deroga per motivi "sportivi", l'altra per motivi economici (a breve termine, visto che si stanno esaurendo gli stock).

Se il comune sentire e le ragioni dell'economia porteranno al divieto di macellazione degli equini, non ci sarebbe niente di inedito.

L'Italia, però, è un paese dalle tradizioni alimentari diversificate: il consumo di carne equina è localizzato in pochisime aree geografiche dove è comune, altrove solo sporadico, una curiosità di cui si farebbe a meno come delle cavallette fritte.
Quindi c'è una radicata opposizione in alcune zone e un sentire comune diffuso a tutto il resto del paese.
Che fare?
A questo punto salta fuori il calcolo economico (ed elettorale).
Su qualsiasi argomento esistono due tipologie di posizioni.
Quelli fortemente convinti e coinvolti e quelli debolmente interessati.
I primi sono quelli più interessanti per i calcoli di cui sopra.
E spesso svolgono una funzione di traino sugli altri.
Macellatori, consumatori abituali e proprietari per affezione appartengono alla prima tipologia.
Qui, essendoci una folta rappresentanza di persone coinvolte, stiamo indagando sul comune sentire.

Il mio parere? A mio avviso in Italia ci sarebbero le condizioni per limitare, se non vietare, il consumo di carne equina.
Inserito da stecops il 11-Feb-2010 alle 12:02:44

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E' vero che spesso il comune sentire diventa legge... ma con questo non è detto che nel caso specifico il comune sentire sia così "comune" e non è detto che sia giusto obbligare una certa quantità di persone a delle scelte (anche se fosse una minoranza) che non sono oggettivamente giuste.... ma portate semplicemente da un "comune sentire".
Inserito da burro60 il 11-Feb-2010 alle 12:02:33

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Citazione:
Ma mi sentirei ipocrita a sdegnarmi per la macellazione di un asino e a ignorare la macellazione degli agnelli. Sia che io mangi carne, sia,che non la mangi.
Scusatemi, Penso che Platero volesse parlare di questo e non di leggi, mi sembra che dell'argomento si parli da qualche altra parte.
Inserito da Bigio il 11-Feb-2010 alle 15:02:24

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xPlatero

Pecora e asino sono entrambi animali, entrambi vite, ma non le colloco sullo stesso piano. In estrema sintesi questo è quel che penso.
Per me l'asino ha un "signficato" diverso da quello che può avere una pecora, un pollo o un maiale. Lo dico senza retorica. E da onnivoro quale sono, faccio comunque una distinzione. Non perchè qualcuno me l'ha inculcato o perchè l'essere contrario alla macellazione dell'asino è un requisito inderogabile previsto dal "breviario del buon asinaro": la penso semplicemente così.

Il fatto che io possegga un asino riveste un'importanza marginale rispetto a quelle che sono le mie considerazioni. Anche se non l'avessi, la penserei allo stesso modo.

Probabilmente per chi è vegetariano una delle motivazioni che stanno alla base della scelta di non mangiare carne risiede nel fatto che tutti gli animali vengono considerati sullo stesso piano, vite non non sacrificabili. Di qui potrebbe nascere la perplessità e conseguentemente l'indignazione nei confronti di chi per la macellazione di una specie animale 'si sdegna', mentre per la macellazione di un'altra non spende una parola: ammazzare un coniglio o un asino, pari è; sempre di ammazzare si tratta. Per me, proprio perchè ammazzare è una 'sporca faccenda' -ma per quanto mi riguarda, al momento, inevitabile- esprimo le mie riserve sul "cosa" ammazzare e sul cosa mangiare. Ai miei occhi l'esprimere una "non preferenza" nel macellare l'asino non è un atteggiamento ipocrita, è solo un aspetto soggettivo.



ps
Anche la mia asina è registrata "per macellazione". Siamo in due.

Citazione: "Non basta una corda a fare un impiccato"...








Inserito da platero il 11-Feb-2010 alle 16:02:12

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caro Bigio, mi piace come esponi le cose,con sincerità ma senza sarcasmo. In effetti su temi di carattere etico, morale, già trovo sia difficile avere un proprio principio, ma addirittura considero impossibile pretendere che tale principio abbia validità assoluta e sia da tutti unanimamente condiviso. In un certo senso mi pento un pò per aver scritto questo blog: probabilmente se le foto con gli agnellini fossero apparse in un altro momento, non "a ridosso" della discussione sulla macellazione, non mi sarebbe neppure venuto in mente di reagire così. Ma proprio nel vedere i commenti, che ribadisco, farei anch'io, in merito alla bucolicità dell'ambiente, mi è sembrato ingiusto lo sdegno riservato alla macellazione (pur assai più ridotta) degli asini e il silenzio riguardo all'imminente fine degli agnelli. Ma non per condannare chi mangia carne. E il discorso che fai tu circa la vita sacra di tutti gli esseri viventi, beh, nel mio caso non calza, perchè l'ucciosione di un agnello mi dispiace maggiormente rispetto all'uccisione di una vipera o di un povera trota. E questo sarebbe incoerente se io considerassi (come forse si dovrebbe fare) ogni vita con uguale valore. Sino agli estremi cui ha accennato Mora, ossia avere il medesimo rispetto per la vita dei vegetali. In realtà avrei davvero fatto meglio a scrivere niente.
Inserito da sceccupensu il 11-Feb-2010 alle 16:02:41

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anche le mie asine sono registrate "per macellazione".
E siamo tre.
Io, da parte mia, non scrivo nè leggo "il breviario del buon asinaro".
Da una altra parte ho detto altro e la sto pensando in quel modo.
Il fatto di essere onnivori o frugivori, per una semplice questione di metodo, dovrebbe essere slegata dalla discussione che si sta facendo ull'asino.
Inserito da platero il 11-Feb-2010 alle 16:02:37

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38 commenti, anzi, con questo 39, per non dire assolutamente niente che possa avere valore per qualcun altro, se non per noi stessi (nel migliore dei casi). Avrei davvero fatto meglio a teneremi le mie riflessioni sulla sedia per me. L'unico aspetto positivo è che, fortunatamente, a differenza di altri blog e forum attuali, qua la lughezza dei post è ancora contenuta. :-)
Inserito da alessia75 il 11-Feb-2010 alle 18:02:05

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i miei asini non sono registrati per la macellazione e non mangio o sacrifico nessun essere vivente... non giudico chi lo fa e rispetto ogni decisione presa a riguardo.. ma vi prego non venitemi a dire che se mangio l'insalata quella è un essere vivente e soffre.. potrei scriverci un libro a rispondere a tante cose scritte in questo blog, a sfatare miti o giustificazioni per mangiare questo o quello.. ma non lo faccio perchè andrei fuori tema e forse nella foga rischierei di offendere qualcuno.. Il mio pensiero è di non mangiare nessuno, ma se decidessi di mangiare carne allora non farei distinzione .
Inserito da pantagruele il 11-Feb-2010 alle 20:02:00

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"Il mio pensiero è di non mangiare nessuno, ma se decidessi di mangiare carne allora non farei distinzione"

Io sono un po' sovrappeso, mi devo preoccupare?!
:)
Inserito da vale il 11-Feb-2010 alle 21:02:34

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(platero, abbi pazienza se comincio parlando di me...)

il mio asino è ancora un clandestino.

quando non ho le idee chiare preferisco essere fuorilegge e prendere il tempo per pensare se prendere una decisione di "buon senso" e quale o confermare la decisione della clandestinità come scelta consapevole.
ovvero essere davvero fuori dai giochi: la chiamerei dissubbidienza civile.

per lo stesso motivo non mi sento di intervenire in questo (importante) blog di platero...sto ancora facendo a botte tra la scienza (dati) e la mia cattiva coscienza.
insomma, non ho ancora capito quanto sono ipocrita...
Inserito da luposolo il 11-Feb-2010 alle 23:02:32

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complimenti per la discussione, ma ancora nessuno ha detto una cosa: in qualsiasi società agricola semplice, le femmine di nessuna specie vanno mai al macello! solo i maschi, litigiosi, difficili da gestire, sempre in eccedenza ecc., o vanno castrati (se possono ancora servire) o vanno al macello.
Si mangiano eccedenze improduttive.
Inserito da pantagruele il 12-Feb-2010 alle 06:02:13

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tornando a quanto ha scritto Platero, perchè gli agneslli sì e gli asini no?
Credo dipenda dal fatto che le persone, generalmente, rifiutano di mangiare carne di animali con cui hanno, o hanno avuto, un rapporto affettivo, che li ha portati ad antropoformizzare quell'animale.
Insomma, gli amici non si mangiano.
E generalmente neanche i parenti.
Poi ci sono le eccezioni.

Sull'allevamento ovino ci sarebbe da dire qualcosa in più.
A differenza di altri, è ancora la forma di allevamento più "naturale" e coinvolge una moltitudine di aziende medio piccole (in Italia), spesso a conduzione famigliare.
Un mondo fatto di persone, più che di macchine, che merita di essere salvaguardato.

Inserito da blacksheep77 il 12-Feb-2010 alle 07:02:19

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"Un mondo fatto di persone, più che di macchine, che merita di essere salvaguardato."

grazie pantagruele :-)
per chi volesse saperne di più sull'allevamento ovino tradizionale, qualcosa cerco di raccontarlo quasi quotidianamente qui http://pascolovagante.splinder.com
Inserito da msigis il 12-Feb-2010 alle 08:02:36

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complimeti per il blog ...
in particolare quoto Alessia e Luposolo e Vale per la sua sincera trasparenza
Inserito da Bigio il 12-Feb-2010 alle 11:02:55

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anche le mie asine sono registrate "per macellazione".
E siamo tre.


"Siamo rimasti in tre, tre somari e tre briganti,
sulla strada longa longa di Girgenti...":)
Inserito da pantagruele il 12-Feb-2010 alle 18:02:14

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Bigio, la mia unica è d'affezione (che li tenevo a fare tutti quei registri?)

accendi l'audio e fatti due risate d'epoca
http://www.youtube.com/watch?v=uA4P6yvpRxk&feature=related
Inserito da burro60 il 12-Feb-2010 alle 22:02:15

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Dai dati raccolti dall'A.I.D.A.A. ogni anno in Italia si mangiano 18.500 asini per circa 2.600.000 di kg di carne che proviene in prevalenza dai paesi dell'Est. Vnegono importati quarti di asino surgelati.
Inserito da alessia75 il 13-Feb-2010 alle 10:02:43

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x Burro la soluzione quale sarebbe ?? macelliamo i nostri e mangiamo carne genuina non del est???
Inserito da burro60 il 14-Feb-2010 alle 12:02:53

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Ho voluto aggiungere solo dei dati a quelli di Platero.
Alessia non ho nessuna soluzione. Se non la mia idea e scelta personale che già conosci.
Inserito da ragliaconnoi il 14-Feb-2010 alle 13:02:35

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"x Burro la soluzione quale sarebbe ?? macelliamo i nostri e mangiamo carne genuina non del est???"

Macellazione x macellazione,se proprio dovessi mangiare carne di asino ,non avrei dubbi e sceglierei carni nostrane,come faccio con il maiale o la forentina di chianina.
Prima l'indotto "made in italy".
Donne e buoi dei paesi tuoi.
Ho mangiato solo una volta in un ristorante cinese,quando uscii mi feci due Jack al primo bar per ...dimenticare.
Inserito da pantagruele il 14-Feb-2010 alle 14:02:05

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"mi feci due Jacl al primo bar"

Cos'hai contro la grappa italiana?!

:))
Inserito da ragliaconnoi il 14-Feb-2010 alle 15:02:59

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Sì in effetti può sembrare contraddizione parlare di "made in Italy" e bere Jack Daniels ma non lo è in quanto non esiste un prodotto analogo fatto in italia.
Contro la grappa? Assolutamente niente,ho avuto una relazione importante con lei durata parecchi anni e lo stomaco ora la rifiuta.
Inserito da pantagruele il 14-Feb-2010 alle 18:02:06

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"non esiste prodotto analogo in Italia"

dunque, 80% mais, poi segale e orzo, stenderli e farli germogliare bagnandoli e poi tostare quando hanno emesso le radichette, setacciare e far bollire in acqua poco mineralizzata, misurare il grado zuccherino e aggiungere lieviti selezionati, quando lo zucchero è a zero filtrare, distillare, filtrare con carbone vegetale e invecchiare in botti d rovere fiammeggiate all'interno.

Uhmmmm.
Vedo qualche difficoltà.
Ci devo pensare un po' su...
Inserito da vale il 14-Feb-2010 alle 20:02:32

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ma non è vietato distillare in casa?

panta, c'hai una buona ricetta per la crostata di more selvatiche?

azzz...mi sono lasciata prendere la mano e sono andata sra/fuori tema.

sorry
Inserito da pantagruele il 14-Feb-2010 alle 22:02:58

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Io vivo in un appartamento di 65 metri quadri, in queste condizioni direi che è impossibile distillare in casa:)

Dopo tanto parlare di carne, comunque mi sembra una reazione sana passare a bevande e dolci:

ricetta base per pasta frolla

350 g di farina, un pizzico di sale, 2 tuorli d'uovo, la scorza grattugiata di 1/2 limone, 100g di zucchero e 150 g. di burro.

rammollire il burro e impastare velocemente, se la cosa dovesse essere difficoltosa bagnare con un qualche cucchiaio di latte freddo o vino bianco.
lasciar riposare al fresco per 1/2 ora e stendere l'impasto in una teglia da forno.
Le more sono appena raccolte?
farle macerare una 1/2 giornata con lo zucchero (1 kg di more 600 g di zucchero), farle cuocere per circa 40 min mescolando e lasciando raffreddare, coprire la pastafrolla e infornare a 220 gradi per circa 30/40 min.
Invasettare per usi futuri la confettura restante.
Mia moglie copre la pastafrolla con crema pasticcera e poi aggiunge le more, ma a me sembra esagerato...

ad Agnese, comunque, le more piacciono molto, quasi le preferisce ai germogli dei rovi.
Inserito da mannironi il 15-Feb-2010 alle 06:02:21

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Banda di picchiatelli, se continuiamo così, possiamo aprire una pasticceria, per asinari, a presto...
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