Nel paese, tra quelli che conosco, tutti mi avevano parlato di questa festa. Una festa che trova uno dei momenti clou nell'"asta della legna".
"Oh, mi raccomando, non puoi mancare! Vieni con l'asina...". E decido di andare con l'asina. Avevo anzitutto voglia di rispondere all'invito rivoltomi con tanto entusiasmo, e poi, mi sentivo inorgoglito di far partecipare Mora ad un evento ancora tanto sentito dalla gente del posto. L'asina c'è, tutti lo sanno (chi "per sentito dire", chi "per sentito ragliare"...) e -penso io- è giunta l'ora delle presentazioni ufficiali. Quale migliore occasione?!?
L'"asta della legna" si svolge nella piazza principale del paese. Chi vuole porta il suo carico di legna che verrà battuto all'asta, la legna verrà aggiudicata al migliore offerente mentre il ricavato verrà devoluto in beneficenza.
Decido di partecipare e, con l'aiuto di un amico che mi ha voluto regalare la legna da mettere all'asta, ci organizziamo per far sì che tutto vada per il meglio.
Io e Mora, che ha già il basto in groppa, partiamo dopo una rapida strigliatura alla volta della casa del mio amico. Siamo usciti tante volte in passeggiata ma mai su strada dove nell'occasione mi è sembrata particolarmente disciplinata. Non una volta si è fermata per strappare un ciuffo d'erba, cosa che fa spesso e volentieri. Le poche macchine che incrociamo lungo il percorso rallentano. Dall'interno voltano lo sguardo verso di noi, sorridono e salutano: un asino sulla provinciale è una presenza inconsueta da queste parti. Pian piano che ci avviciniamo al paese sale l'emozione. So già che saremo al centro dell'attenzione. Incontriamo poca gente lungo il cammino; anche qui, al nostro passaggio, tanti sorrisi e tanti saluti. Pochi restano indifferenti. Arrivati dal mio amico (che è pure un grande amico della mia asinona), lascio Mora pascolare in un recinto giusto il tempo di pranzare. Poi controllo che il basto sia ben messo e comincio a caricarla facendo attenzione a bilanciare bene il peso. Il cielo, coperto durante la mattinata, si è nel frattempo aperto e la pioggia fortunatamente è scongiurata. Una preoccupazione in meno. E' ora di andare; ci incamminiamo verso la piazzetta e non appena ci scorgono da lontano veniamo accolti dall'entusiasmo generale. Ci sono già la banda musicale schierata ed "i carri" agghindati a festa (in realtà i carri, una volta trainati dai buoi, al pari degli asini sono stati soppiantati dai trattori). Per cominciare manca solo il parroco. Con l'asina mi posiziono davanti a tutti, in "apertura": subito dopo di noi, in ordine, la banda, i carri ed i compaesani in corteo. In attesa che arrivi il parroco tranquillizzo Mora che non è abituata ad avere così tanta gente intorno: i 'rumori' della festa, la musica, il vociare e le carezze di così tanti bambini ed 'ex bambini' tutte in una volta, per lei sono una novità. Le accarezzo il muso e le parlo a voce bassa. Lei sembra dirmi: "Io in mezzo a 'sta baldoria non ho ben capito cosa ci stiamo a fare...Mica sarà la mia festa?!? Bah, vediamo un po' cosa succede...e mi raccomando!, non ti allontanare eh...".
Finalmente arriva il parroco, la banda comincia a suonare ed inizia la cerimonia. Noi davanti a tutti, con Mora che si muove con disinvoltura, come se già conoscesse percorso e destinazione. Anche qui nessuna impuntatura da parte sua. Brava Mora! penso orgoglioso tra me e me. Arrivati in piazzetta ci defiliamo da un lato e facciamo posizionare tutti i "carri". Poi, dopo esserci parcheggiati tra due rimorchi carichi di legna, subito dopo la benedizione e le orazioni comincia l'asta. Noi siamo ovviamente i primi ad andare all'incanto: la legna, sulla schiena, pesa; sui rimorchi, no. Detto, fatto. Legna aggiudicata ed immediate manovre di disimpegno della piazza per guadagnare l'uscita. Dietrofront, manovra un po' macchinosa ma ben riuscita per ricavarsi un pertugio tra gente festante, trattori e musicisti. Mi apparto poco distante, scarico il basto e mi intrattengo qualche minuto con Mora che si mette in posa per le foto di rito. Ahhh, che bello!, è filato tutto liscio come l'olio. Sei stata proprio brava, Mora!
Lasciata alle spalle la piazza, una signora mi offre un bicchiere di vino e dei dolcetti; i dolcetti ce li portiamo via, il vino lo bevo lì per lì e riprendiamo la strada di casa. Sarà una bella passeggiata sotto il cielo azzurro e limpido, con tanti bei pensieri e tanto silenzio attorno: i passi di Mora ed i rintocchi del suo campanaccio sono l'unica cosa che sento.
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| CommentiIn questo momento ci sono 12 commenti | |
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| | | Inserito da max il 02-Feb-2010 alle 20:02:20
Moderazioni espresse: 0 | | | | | | | | | | | | | | | | | CREDO CHE PROPRIO QUESTO SIA IL SENSO DI QUESTI ANIMALI: QUANDO HO MOLTI OSPITI (ANCHE BAMBINI CHE VOGLIONO MONTARE SU PUCCIOTTO, AMICI, PARENTI, ECC.)SEMBRA CHE PARTECIPINO ATUTTO E FACCIANO DI TUTTO PER ESSERE AL CENTRO DELL'ATTENZIONE (RICORDO UNA VOLTA CHE PARLAVO CON UNA PERSONA A BREVE DISTANZA E, PIANO PIANO, PUCCIOTTO SI è INSERITO TRA NOI DUE, BADANDO BENE DI TROVARE UN CONTATTO COL MIO CORPO ED E' STATO LI' PER LUNGO TEMPO. NON HO ANCORA AVUTO IL CORAGGIO DI USCIRE PER STRADA CON GLI ASINI (IN CAMPAGNA, NEI CAMPI E NEL BOSCO, SI') MA VORREI TENTARE, A BREVE. HO CAPITO CHE LE EMOZIONI SONO FORTI E, PRATOLINIANAMENTE PERCHE' SI VOGLIONO CONDIVIDERE SOLO A POSTERIORI. dAVVERO UN BEL RACCONTO. | | | | | | | | |
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| | | Inserito da Bigio il 02-Feb-2010 alle 23:02:39
Moderazioni espresse: 0 | | | | | | | | | | | | | | | | | xPlatero
La tua impressione è la stessa che ho avuto io. E un'altra sensazione è stata quella che si fidasse di me. Sempre al mio fianco fiduciosa che non le sarebbe potuto accadere niente di brutto.
Questa è la cosa che più mi è piaciuta: a casa si gioca, si scherza e ci stanno pure i 'capricci'; fuori no, nessuna intemperanza.
xPantagruele
Bene, vuol dire che non sono solo e che sto in buona compagnia;)...
La tua paura è la stessa che ho avuto io. Direi che un giro al caffè, una tappa dal fornaio ed una passeggiata davanti alla scuola siano un ottimo inizio.
xRaglia
La mia partecipazione con l'asina alla festa, al di là dei tanti altri aspetti, ha avuto un po' questo significato: noi ci siamo e non ci nascondiamo!
xMora
Devo riconoscere che la mia asina, come la tua Mora, non si dimostra particolarmente paurosa, anche se non sono sempre 'rose e fiori'...
La differenza è che tu sei un'asinara esperta, io ancora poco più che un asinaro apprendista...
xMax
Ti auguro di uscire in strada con i tuoi asini il prima possibile perchè hai colto nel segno: "le emozioni sono forti".
xRasti
La foto arriverà, almeno una.;)
xVale, Cacaone, Elcholo
Grazie per i vostri commenti.
Grazie amici asinari
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