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Io Asino nei racconti di Giovannino Guareschi Guio il 25-Set-2008 in Generica | ||||||||||||||||||||||||||||||||
Storie di benefattori Un saggio che aveva vissuto sempre da galantuomo, ottenendo sempre ben triste premio per la sua rettitudine, una bella volta si stufò e disse: “Gli uomini son tutti porci”. Poi vendette tutte le sue sostanze, comprò un cavallo, un asino, un cane, un bue e una gallina, e fattosi costruire un palazzo in cima a una montagna andò ad abitarvi. Il saggio era un’uomo di grande ingegno e di singolare forza di volontà, e si ficcò in testa di insegnare a parlare alle sue bestie. Lavorò per anni e anni senza mai scoraggiarsi, senza mai perdere la pazienza. Alla fine, però, egli riusciva nel suo intento; il cavallo, il cane, l’asino, il bue e la gallina erano in grado di capire e di rispondere. Il saggio ringraziò il buon Dio di averlo aiutato, e un giorno decise di fare un’esame conclusivo alle cinque bestie. Le portò nel giardino, diede loro cibi e carezze, le fece sdraiare sull’erba davanti a lui, e cominciò a interrogare con voce dolce. Rivolse la prima domanda all’asino. “Chi sei tu?” domandò il saggio all’asino. “Un cavallo” rispose l’asino con ammirevole sicurezza. Il saggio si volse verso il bue: “E tu chi sei?” domandò il saggio al bue. “Un leone” rispose il bue con aria feroce. Il saggio si volse alla gallina. “E tu chi sei?” domandò il saggio alla gallina. “Un’aquila” rispose la gallina sfoderando gli artigli. Il saggio si volse al cavallo. “E tu chi sei?” domandò il saggio al cavallo. “Un uomo” rispose il cavallo. E aggiunse: “Vi sarei grato se mi deste del voi. Se non sbaglio noi due non siamo mai stati all’osteria assieme!”. Il saggio si rattristò e guardo pieno di lagrime il cane. “Poveretto” disse il cane bonariamente lanciandoli un osso. “Ti trattano male, ma non ti scoraggiare: so che tu mi sei fedele e io ti proteggerò.” Poi vedendo che il saggio continuava a piangere aggiunse: “Ce ne andremo lontano da questa gentaccia ingrata e io ti insegnerò ad abbaiare”. Da “Lo Zibaldino” di Giovannino Guareschi. |
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