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Asini e lupi ciuchino il 28-Mar-2008 in Generica | |
La giro così come l'ho trovata. Se è vera incrociamo le dita per il povero lupacchiotto! La favola dell'asino e del lupo Se la notizia che andiamo a raccontarvi non fosse apparsa sul quotidiano China Daily qualche tempo fa si potrebbe tranquillamente pensare ad una vecchia favola di Esopo o di Fedro, una di quelle che le nostre mamme ci leggevano quando eravamo bambini Invece, come accade di sovente, la realtà supera spesso la fantasia e la morale che si ricava da questa storia è degna di quelle create dai due grandi favolisti classici. Albania, un giorno di primavera. Un vecchio asino ha lavorato per tutta la vita, trasportando carretti pesantissimi, basti sovraccarichi che avrebbero stroncato il motore di un trattore, uomini, legna, pietre, di tutto, insomma. Il padrone capisce che la povera bestia non gliela fa più, che la schiena e le gambe non sono più quelle di una volta, e che è ora di prendere una decisione drastica. Contemporaneamente, un lupo giovane e inesperto si aggira nei boschi che ornano le montagne dell'interno, a circa quaranta km da Tirana. E' solo, probabilmente sta cercando una compagna con cui formare una famiglia, proprio come avevano fatto il suo papà e la sua mamma. E mentre si ferma ad odorare il terreno ricorda ancora quando era cucciolo, i bei tempi in cui con i genitori ed i fratelli giocava in mezzo alla neve, rotolandosi e rincorrendosi fino a perdere il fiato. Mentre pensa a tutto questo con un misto di felicità e malinconia, non si accorge della trappola, una buca scavata nel terreno e coperta da foglie e rami. E' troppo tardi, cerca di aggrapparsi con le zampe al terreno ma non gliela fa e scivola giù. Ulula disperato chiedendo aiuto, ma inutilmente, nessuno può aiutarlo. Più tardi giunge un uomo che gli getta sopra una rete, ma lui, dopo aver provato per ore a saltare fuori dalla buca, è troppo stanco per reagire e si lascia catturare. L'uomo, dopo averlo legato, lo porta al villaggio e lo chiude in una gabbia. Va in osteria a bere un bicchiere di acquavite, stanco ed orgoglioso della sua impresa, convinto che il lupo, in qualche modo, lo arricchirà. Mentre è seduto al tavolo incontra un suo vecchio compare e gli racconta tutta la storia. Questi, dopo averlo ascoltato, gli dice: “Ehi, ma il lupo dovrà pure mangiare prima o poi. Senti, ho un'idea. Se me lo paghi bene, ti vendo il mio asino, tu glielo infili vivo nella gabbia, il lupo gli salta addosso e se lo mangia”. Detto fatto. I due vanno a prendere l'asino, lo portano dal lupo e lo infilano nella gabbia. Come in tutte le favole che si rispettino, a questo punto succede l'imprevedibile. Il lupo si avvicina all'asino, i due si odorano, si leccano e, da quel momento, diventano inseparabili. Anzi, quando qualcuno si avvicina alla gabbia, il lupo, spaventatissimo, si nasconde dietro il suo amico, che lo protegge da tutto e da tutti. Il padrone del lupo, a quel punto, capisce che l'asino gli serve più da vivo che da morto. E infatti, di lì a poco, la notizia si sparge in tutto il mondo e centinaia di persone vanno a visitare la strana coppia, compresi giornalisti e fotografi che, per vedere e immortalare i due dentro la gabbia, sono disposti a pagare fior di quattrini. I quali giornalisti però, da bravi cronisti, raccontano la verità e cioè che l'asino e il lupo sono denutriti, vivono in uno spazio ristretto, e che il loro destino è segnato. Nel giro di poco tempo su internet, attraverso numerosi forum, viene fatta una petizione per il rilascio dei due poveri animali e in breve sono centinaia le persone che rispondono all'appello. Mentre scriviamo, il popolo del web è riuscito a far liberare almeno l'asino, mentre il padrone del lupo è convinto di poter spremere ancora qualche soldo da questa storia e non ha alcuna intenzione di liberarlo. Come scriverebbero Esopo e Fedro, la morale è la seguente: gli animali sono migliori di noi - e questo si sapeva già - e le bestie, in questa favola dei nostri giorni, se non l'avevate ancora capito, non sono l'asino e il lupo. di Uberto Martinelli |
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