| | | Mentre scrivo Leo avrà fatto quei pochi passi, passetti brevi di chi ha gambe corte, ma decisi, di chi ha capito e sa, e sarà salito sul trailer. Ubbidiente: "un soldatino", come dice Serena. E ripenso al tempo, alla calma, alla pazienza con cui Serena già gli aveva chiesto di salire sul trailer, quell'altra volta. Quando, invece del vecchio camion con percorso stabilito fino al macello, lei l'ha invitato a salire sul suo trailer, per portarselo via. Ma sapevamo, Serena, io e anche Leo, che quel posto stupendo dove Serena l'ha portato sarebbe stato solo temporaneo.
Una manciata di mesi, un tempo sospeso, un tempo necessario a correggere il corso sbagliato delle cose... E in quel tempo di attesa varie volte la bellezza insolita del muletto, o forse bardotto, ha invogliato qualcuno a prenderlo, ma... non erano le persone giuste.
Finchè non è arrivata Si a raccontare di Giovanna. Ma... questa storia e quella dell'incontro con Leo...già le conoscete. Silvia non devi chiedere scusa a Leo: i muli sono animali saggi e Leo avrà certamente capito, e rispettato, la tua rinuncia tanto sofferta quanto responsabile. Ed è stato lì, in attesa. Piccolo muletto ostinato e fiducioso. Bellissima creatura di bronzo e di fuoco.
Poi quel giorno...
Vedo un cavallo grigio, sellato, legato alla staccionata. Cerco tra i tavoli del rifugio il suo cavaliere. Ci salutiamo e poi si avvicina anche lei, sua moglie. Lei è venuta a piedi, con Giotto, il loro cane. Parliamo un momento. Racconto di Leo. Non serve dire molto. Lei è radiosa, lui emozionato! E all'improvviso capisco. Loro sono la famiglia che cerchiamo per Leo. La famiglia di Leo.
Poi... la visita al posto di Serena, l'incontro, un "pensarci su" che è solo un espediente per non sembrare, a se stessi, degli emotivi scriteriati, e poi SI. Questa volta Si (Silvia) è un SI.
E Leo ora starà viaggiando nel trailer, verso la sua nuova casa, verso la sua nuova vita, magari non verrà addestrato ad essere un soldatino, magari verrà lasciato tranquillo a far niente nel recinto con i cavalli, ma finalmente sarà con la "sua" famiglia dove mi auguro potrà restare per sempre.
E questa volta il mio saluto a Leo può essere un addio, ora posso lasciarlo andare, liberare i miei pensieri. Togliermi quel peso che portavo in fondo al cuore: quello che dovevo fare l'ho fatto. E mi sento bene. Lui ora sta bene.
A Lucia e Maurizio un forte abbraccio.
A Serena... grazie! | | |