Così, i pensieri in libertà di qualcuno hanno superato il limite della educazione e hanno determinato la decisione di Heidiepeter di abbandonare Raglio.
Sicuramente molti tra voi ne sanno più di lei (e beninteso infinitamente più di me), ma forse vale la pena di ricordare che la vita non è una gara - anche se chi ha a che fare con gli asini dovrebbe conoscere molto bene questo concetto.
Quello che Heidi ha fatto per anni e continua a fare, basandosi solo sulle proprie forze e contro ostacoli di tutti i tipi, merita quantomeno il rispetto anche di coloro che si sentono più bravi di lei.
Ma purtroppo certe cose o si capiscono al volo o non si capiranno mai.
La diversità è ricchezza, ma forse qualcuno vuole una community fatta solo di persone uguali a se stessa, uomini duri degli Appennini che non hanno nulla da imparare sugli asini, e di conseguuenza nulla da insegnare?
Spero non sia così, sennò l'esempio di Heidi sarà seguito da molti. |
| CommentiIn questo momento ci sono 4 commenti | |
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| | | Inserito da lakai il 18-Dic-2015 alle 10:12:19
Moderazioni espresse: 0 | | | | | | | | | | | | | | | | | Questo blog mi ha messo in allarme…sono subito corso a vedere se il suo nick (Heidiepeter) era stato cancellato, è rimasto lì al suo posto, purtroppo è muto, ma se non verrà cancellato spero che prima o poi parli nuovamente.
In un sito come il nostro si ha il piacere ed il bisogno di poter esprimere il modo di vedere le cose, chiedere consigli ed esporre le proprie esperienze … non credo per pavoneggiarsi (Oh quanto son bello! Oh quanto son bravo!) ma per condividere, trasmettere e ricevere, cioè l’esperienza di ognuno può essere utile ad altri; ma di certo non lo farà nessuno (almeno né dubito fortemente) se sentirà pendente la minaccia di un’aggressione o derisione o se penserà di poter esser fatto bersaglio di apprezzamenti quali cretinaggine/stupidità/ignoranza eventualmente espressa con sinonimi vari oppure qualsiasi altro tipo di osservazione che certo non sembra voler aiutare.
Sebbene voglia bene ad Heidi, mi ero ripromesso di non intervenire in suo favore, non mi va di aprire argomenti in difesa di qualcuno, che anche senza intenzione potrebbe esser preso come andare contro qualcun altro. Ritengo che ognuno sia abbastanza accorto per rendersi conto di qualunque cosa faccia anche senza il mio intervento. Devo dire che leggere quello scambio di battute mi ha messo malumore, stupore e un senso di fastidio addosso, credo che avrei difficoltà a cercare di elencare le sensazioni provate, d’altronde probabilmente ognuno ne ha provate altre. Ho sempre pensato che per litigare bisogna farlo a quattrocchi, scaricarsi addosso tutto ciò che si sente e poi bisogna riuscire a girare pagina e riprendere il giro.
Questo blog…è singolare che qualche anno fa ne fu aperto un altro con un titolo simile.
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| | | Inserito da garzingo il 18-Dic-2015 alle 16:12:11
Moderazioni espresse: 0 | | | | | | | | | | | | | | | | | Chiedo scusa per il linguaggio,mi sono fatto trascinare un attimo dallo stato d'animo.
Avete scritto tante cose,alcune le condivido,altre no.Non so scrivere lunghi discorsi,ma cerco di spiegarmi.é vero che la diversità é una ricchezza,che é giusto condividere le esperienze che arricchiscono tutti,è giusto che chi sa aiuti chi non sa.Ho sempre dato una mano a chi aveva bisogno e continuerò a farlo. Ma quando si sente di una persona che sta facendo una cosa sbagliata e la si avverte che può essere pericoloso,sentirsi dire"va a cag..." faccio quello che voglio! poi l'asino muore e va a cercare conforto e solidarietà dicendo che non capisce come mai...e tutti gli altri consigli che ha avuto,ma li ha sempre ignorati...andando sempre a piangere dagli altri,secondo me vuol dire che dell'esperienza degli altri non gliene frega niente...lei sa..lei ha letto...non la sfiora neanche il pensiero di fermarsi un attimo a riflettere. che senso ha portare proprie esperienze,cercare di far capire le cose.
Ilas,circa la Croce Rossa,se vedo che scarica i pazienti nel fosso,gli sparo si,anche se l'autista poi piange e si dispera.
E adesso una domanda: come mai di tanti vecchi asinari(vecchi di esperienza) che sono passati sul sito,siamo rimasti solo io e Icaro,mentre gli altri se ne sono andati tutti?Tutti arroganti e presutuosi che non hanno nulla da imparare e di conseguenza nulla da insegnare? | | | | | | | | |
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| | | Inserito da Bicmak il 20-Dic-2015 alle 09:12:53
Moderazioni espresse: 0 | | | | | | | | | | | | | | | | | Si, anche se sono il penultimo arrivato, mi sono accorto di un cambiamento di tono. Questo forse è dovuto al fatto che col tempo Raglio ha raggiunto più persone, e per forza di cose sono più numerosi gli asinari 'soft' -come me-, che si sono avvicinati da poco a questo mondo e precedentemente hanno fatto esperienze diverse. Molte volte mi sono reso conto che alcuni di noi considerano i propri asini quasi come dei peluche, o dicono "cucciolo" anzichè "puledro"... ma credo che sia normale per chi non ha una formazione contadina (detto senza alcun pregiudizio) e si é trovato ad amare questi animali.
Forse talvolta travisiamo la vera natura dell'asino, e della storia e della cultura secolare.
Però non si può negare che, quantomeno, ognuno di noi permette a qualche esemplare in più di condurre una vita migliore. Qualcuno magari aiuta anche il Donkey Sanctuary, o Spana, per alleviare le difficoltà di asinelli sconosciuti in paesi lontani. Qualcuno, con i propri mezzi, fa quello che può per salvare quattro vecchietti: talvolta ci riesce, talvolta no. Ma non potrebbe farlo senza l'aiuto ed i consigli di voi 'vecchi raglisti', quindi vi prego, continuate a sopportarci e supportarci.
Noi qualche volta vi seguiremo, qualche volta faremo di testa nostra perchè siamo testoni (sennò non ci piacerebbero gli asini e le mule!), ma vi saremo riconoscenti.
E allora è vero che a Natale si diventa buoni... | | | | | | | | |
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