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Il Rifugio degli Asinelli Bicmak il 01-Ott-2013 in Generica | ||||||||||||||||||||||||||||||||
Seguendo il fantastico lavoro del Donkey Sanctuary e della sua fondatrice, Elizabeth Svendsen, avevo da tempo il desiderio di andare a vedere il loro impianto italiano, sito vicino a Biella. Nel programma delle attività del Rifugio degli Asinelli, ho notato che per domenica 22 settembre avevano in programma un “Grooming Day”, ed ho deciso di approfittare di questa occasione. Raggiungere il Rifugio non è facilissimo, in quanto è nascosto sulle alture dietro a Biella, di per sé non vicinissima alle autostrade. Ma questo si è rivelato non già un difetto, ma uno dei punti di forza del rifugio: per arrivarci si deve fare un percorso attraverso una bellissima area, e anche un percorso che ci allontana temporaneamente dal ritmo infernale della vita moderna, simboleggiato dalla autostrada. Si arriva così a Sala Biellese ben rilassati e pronti ad entrare in sintonia con gli asini. Pur avendo delle alte aspettative, devo ammettere che quello che ho visto mi ha stupefatto: il Rifugio occupa un’area molto grande (a occhio potrebbero essere una decina di ettari) di territorio misto (prati e boschi, piano e collina) e presenta una serie di grandissime aree recintate, stalle, capannoni tecnici, un rustico con uffici, sala per riunioni o corsi, un piccolo shop, e chissà cos’altro. Gli ‘ospiti’ sono varie decine, di tutti i generi, dimensioni e razze, e tutti hanno un ottimo aspetto, anche se qualcuno mostra i segni di precedenti sofferenze. Il tutto è perfettamente organizzato e pulito, realizzato in modo da invogliare i visitatori a passeggiare lungo i sentieri, disseminati di raccoglitori per la raccolta differenziata dei rifiuti, e con vari punti dove sostare per osservare gli asini da vicino, o il panorama, o fare uno spuntino. Ogni area è descritta con cartelli che spiegano le varie specificità, e si ha l’impressione che ogni dettaglio sia stato pensato, studiato e realizzato con cura. Un ampio parcheggio accoglieva una trentina di automobili, che avevano scaricato quasi duecento visitatori, con molti bambini e cani. Sarà il fatto che strutture di questo tipo attirano visitatori evoluti, o che l’atmosfera induce a tenere un comportamento civile, comunque tutti i presenti, a quattro o due zampe, erano cortesi beneducati e non rumorosi. Francamente, un sogno, visto che in qualsiasi gruppo si nota una percentuale sempre più alta di molesti e maleducati. Insomma, un pomeriggio da sogno, e un’esperienza che consiglio a chiunque abbia interesse per le lunghe orecchie. Sappiate però che, dopo aver visto il Rifugio, le nostre strutture ci appariranno quasi vergognose! |
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