Sabato, finalmente una bella giornata, si potano gli ulivi, i primi trenta la mattina, poi altri 20 al pomeriggio, si è fatto un po' tardi, domani è domenica, lascio gli ultimi 15 e la raccolta delle ramaglie per il giorno dopo e vado a recuperare Agnese
L'ho lasciata al pascolo con una fune di lunghezza tale da salvaguardare gli alberi da frutto, gli alveari e i suoi legittimi appetiti.
Mi avvio verso il recinto con lei che mi segue quando la cagnolina ipercinetica di casa le arriva alle terga.
Per affrontarla Agnese mi sorpassa e si volta, la fune ha formato un largo cerchio attorno, per sicurezza tolgo un piede e mentre sto alzando l'altro la cagnetta scatta verso il ventre di Agnese, simulando un attacco predatorio, Agnese si esibisce in un balzo repentino di due metri con tre falcate al galoppo.
Risultato: gran divertimento e soddisfazione per la cagnetta, io mi ritrovo trascinato lateralmente, con il peso sulla gamba sinistra a una angolazione impossibile, il ginocchio con menisco rotto e legamenti più volte stirati cede, quindi il peso grava sulla caviglia con il piede storto di lato.
mi ritrovo steso a terra sull'unico pezzo di cemento in un prato di erba morbida e terreno soffice imbevuto di pioggia.
Normalmente ci ammucchio la paglia, ma ora è finita.
Agnese, pensando faccia parte del gioco, mi carica a testa bassa.
Non mi calpesterebbe mai, non fosse altro perchè ha paura di inciampare.
Comunque entra in azione il vecchio bastardone che sopporta tutto tranne che vedere i padroni in pericolo: caccia la cagnetta screanzata e si lancia contro il naso di Agnese rischiando di farmi colpire da un calcio a lui indirizzato.
Mi rimetto in piedi per rassicurarlo e mi rendo conto di essermi frantumato un polso nella caduta.
Mi appoggio a un palo della recinzione aspettando che le endorfine entrino in circolo, la caviglia è messa male, ma dentro lo scarpone allacciato stretto mi sostiene, il polso è decisamente andato, fortunatamente oggi mia moglie mi ha benedetto con la sua presenza, la chiamo al cellulare e la invito a prendersi cura di Agnese, poi mi avvio pian piano sulla carraia e poi al pronto soccorso: perone e polso sx fratturati, devo tornare tra una settimana per la riduzione, intanto completa immobilità degli arti, anticoagulanti e antiinfiammatori.
E come ha detto il portantino che mi ha accompagnato con inusitata rapidità da radiologia alla sala gessi: lei ha avuto fortuna! Avesse visto la fila che abbiamo avuto oggi!
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