Dato che la cosa per me difficile è trovare un titolo adatto a... tutto un casino che mi si è creato, il titolo....
Quando mi è stata data, secondo il vecchio proprietario Norby avrebbe dovuto partorire due mesi dopo... io tutto speranzoso, mi vedevo già emozionato a fare da balia...quasi compravo i confetti... Alla prima visita la vet mi ha guardato con un sorriso dolce (direi compassionevole) e pur non dicendomi un no secco mi ha lasciato intendere la sua perplessità; ho pensato che probabilmente il vecchio proprietario mi avesse detto una balla per tenere su il prezzo, oppure non conoscesse bene i tempi della gravidanza. Dopo due mesi, non nominando la vet, ho detto a lui che l’asina non era gravida, “mi devi un accoppiamento gratis, comprese spese di trasporto”. Ora guardo Norby, non sono certo, ma ho la sensazione che l’aspetto stia cambiando...si va beh la crescita...il cambio di stagione...di ambiente, mi si forma un’idea, forse pazza... come tante altre e...riprendo in mano gli appunti, la raccolta delle mie ricerche, ci ristudio sopra, che dire... la pancia sembrerebbe non simmetrica...ma forse è solo una mia ingenua speranza, la cavità presso l’anca sembra più piena...non oso sperare...però la possibilità ci può essere, considerato che ci è stata portata in luglio...ci può stare, l’accoppiamento potrebbe essere avvenuto in aprile, maggio ecc...mi si accende una strana speranza e... mia moglie mi prende in giro..”tu ansioso?!?!” a me che mai ne ho avuto di ansie; controllo spesso la zona delle mammelle, forse...mi sembra di vedere la formazione di una sacca lì vicino, una ciste? Un inizio di crescita? Serena... sotto agli occhi acqua marina mi sorride... “in effetti...un po’ è cambiata”, “è migliorata parecchio” stavolta non sembra dire “povero illuso” e... pur non confermando, non mi ammazza l’idea, “sai la certezza si può avere soltanto con l’ecografia...aspettiamo, continua a monitorare” e poi si rivolge a Norby le carezza ed arruffa i peli della fronte e..”asinella fortunata!”, ma mi consiglia di rimandare la sverminazione, “non si sa mai”...eccomi qui a pensare... cercare di capire, percepire segnali; pormi altre domande; un po’ il comportamento è cambiato, a volte si allontana...come se volesse stare da sola, a volte parte a razzo...poi saltella quasi in un balletto e ti guarda di traverso arricciando il labbro superiore, ma non noto grosse stranezze, pur standoci attento, non mi sembra di scoprire segni di estro per una conferma negativa. Continuo a sentire un raglio a distanza ma nonostante le ricerche non sono ancora riuscito ad individuarne la provenienza, se fosse un maschio potrei provare a farli avvicinare per vedere se lo respinge. Nel frattempo aspetto, non ne parlo in giro, un po’ per pudore, forse un po’ per scaramanzia. Ogni volta che qualcuno nel blog annuncia di avere l’asina gravida o della nascita di un piccolo, sento gioia, sono sempre “grandi cose”, ammirazione ma in parte anche quasi una forma d’invidia, forse... mi manca qualcosa, non voglio forzare i tempi, nel frattempo continuo a fotografare regolarmente la zona mammelle e confronto fra loro le foto, viste e riviste. Ho foderato la capanna con una rete a maglie più strette per evitare che possa ancora strappare e masticare le canne, ho recuperato altre canne per sistemarle dove Lei aveva un po’ distrutto; se dovesse partorire... devo tenere tutto pronto, mica potrò fare i lavori nei giorni delicati col rischio che il piccolo mi nasca così, ma... anche se non partorisse... va aggiustata ugualmente. Voglio essere preparato ma... cerco di trovare scusanti per non illudermi, ...mentre ne parlo a mia figlia, la voce di moglie arriva dal piano di sopra...”e il lenzuolino col pizzo...l’hai preso?” PERFIDA! Poi nel piccolo recinto della capanna... questo va tolto, potrebbe essere pericoloso per il piccolo; e questo? anche se l’avevo già fatto in funzione di...rimisuro l’altezza dell’abbeveratoio, si...si dovrebbe andar bene, qui sarebbe meglio fare qualcosa per il giaciglio, forse...forse sarà tutto inutile...vedremo. Non basta!...saluto una vicina che passa e...“ buongiorno a quando?” come scusi? “Si dico... l’asina...quando dovrebbe partorire?” Ma allora!!!....calma, calma lakai...calma... ci vuol pazienza, BISOGNA saper aspettare. Mi pare quasi di vivere i dubbi, le sensazioni e... di una donna incinta letti in un famoso libro degli anni 70... “lettera...”. Ho bisogno di scaricarmi,...vado a fare un giro in bici, ma... se continua così dovrò trascorrerci le intere giornate! Inizio a vederla come un dirigibile e le zampe... sono i quattro ancoraggi. Neanche per miei figli ho pensato tanto, però allora con mia moglie... almeno potevo parlarci, ora invece con Lei...ti guarda e...bisogna aspettare. Che stress!
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| CommentiIn questo momento ci sono 18 commenti | |
| | | Inserito da platero il 01-Apr-2012 alle 11:04:32
Moderazioni espresse: 0 | | | | | | | | | | | | | | | | | Lakai scrive questo. Ci racconta la sua ansia, la sua apprensione. Trova il tempo di sedersi davanti al pc e di raccontarci una storia. Una “piccola” storia.
Lo fa perché crede che questo possa far bene a lui e dare un qualcosa a noi. All’asina non cambia niente che lui scriva o no e Lakai certo questo lo sa, ma scrive ugualmente, lo fa perché sente che sul sito può trovare la comprensione di qualcuno che sa capire, sa provare le stesse emozioni. Soprattutto lo fa perché al momento, sistemati recinti e giacigli, altro non può fare per la sua asina. E’ impotente.
Se dovesse correre con bacinelle d’acqua e lenzuola pulite certo non proverebbe questa “urgenza” di raccontare. Ma agirebbe. Proprio l’impotenza ad agire, lo porta a cercare sollievo nel “condividere” i suoi sentimenti.
Grazie Lakai, leggere delle emozioni degli altri e riuscire a condividerle è sempre un arricchimento di coscienza, un rinforzo di sensibilità. Ed è anche un allenamento a poter fare di più, quando ciò è possibile.
Attendo le prossime puntate e …auguri!
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| | | Inserito da Iside il 01-Apr-2012 alle 21:04:22
Moderazioni espresse: 0 | | | | | | | | | | | | | | | | | Ciao. E' bellissimo leggere ciò che hai scritto. Mi viene la pelle d'oca. Sarà che vivo la stessa situazione.I tempi sono meno incerti, solo perché so che Ciuchina aveva partorito da 27 giorni quando l'ho comprata.Ma vivo la stessa ansia, vorrei non sbagliarmi, vorrei che chiunque mi ha dato conferma della sua gravidanza non si fosse sbagliato, ci potrei rimanere male.Anche io ho evitato di dirlo, per non illudermi, perché all'inizio erano sospetti, ma erano gli altri a dirlo. Cerco più informazioni possibili, perché ho paura di sbagliare qualcosa. Oggi abbiamo ricostruito il recinto,lo abbiamo allargato,per renderlo più confortevole e comodo appena partorirà. Non ci dormo la notte, se parlo di lei divento logorroica, l'adoro.E adoro quella furbacchiona di Sissi, sua figlia, che adesso dovremmo iniziare a separare dalla madre. Io mi emoziono ogni volta che le vedo, che le sento ragliare e che le abbraccio e che abbraccio il suo pancione. Ti capisco un pò.In bocca al lupo, e comunque sia c'è sempre tempo. | | | | | | | | |
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| | | Inserito da lakai il 04-Apr-2012 alle 05:04:40
Moderazioni espresse: 0 | | | | | | | | | | | | | | | | | Ho fatto solo...ho messo giù una manciata di sensazioni provate in questo periodo...tutto viene naturale, con chi altro avrei potuto parlarne? Col collega che sapendo che mi arrangio mi chiede di realizzare una graticola? “dammi le misure” ... mi guarda... “prendi quelle dell’asina”...ovvio mavaff...,o con chi pensa che dato che non si utilizzano più per carretti o altri lavori siano estinti da tanto? “mah! non se ne vedono più in giro da parecchio”, o il cognato che arriva in mia assenza e... per far vedere ai miei figli di essere esperto cerca subito di cavalcarla e... poi la moglie si becca un calcio (anche se di striscio) e ha pure il coraggio di dire che è cattiva. Se arriva una chiamata, al sentire il raglio dal mio telefonino, scoppiano le risate e quando dico di avere un’asina vedo gli sguardi meravigliati “come mai?” “perché non un cavallo?” “cosa ne fai?” –LA GUARDO-. È vero, anch’io ignoravo tutto dell’asino, si...si...mio nonno l’ha sempre avuto, faceva parte del patrimonio familiare insieme all’appezzamento di terreno su cui tribolare, ma io...ne ho solo sentito parlare, da bambino vedevo soltanto che aveva una sella diversa da quella del cavallo (c’era quella specie di croce di legno in cui si appendeva il cestino o la corda), era più piccolo...le orecchie...il raglio... ma zorro aveva il cavallo non l’asino. Intelligenza? È testardo...e poi a scuola se vai male ti dicono asino...quindi... chi lo considerava...l’asino. Ma qualche soddisfazione/rivincita arriva... quando... la gente si ferma, qualcuno scende dalla macchina si avvicina al cancello e sta a guardarla anche per 10 minuti, senza rendersi conto che io sono dietro una siepe o la capanna a far qualcosa, pur tenendo d’occhio non intervengo per non intimorirli e non disturbare la contemplazione, i bambini che arrivano s’innamorano, ritornano sempre...costringono i genitori a riportarli...come premio, chi con una carota, chi con pane duro, un vicino mi ha regalato delle carrube, tutti la stessa frase...”che bella...a guardala...mette la calma, la pace”. Come avrei potuto non attaccarmi alla mia asina? Ovvio che mi piace parlarne. Ieri mentre lavoravo con le canne era sempre li vicino, poi dopo una carruba e grattate varie, quando stavo rientrando in casa mi ha ragliato...la prima volta…A ME!!!... | | | | | | | | |
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