ciao Nerone. Non scrivo al tuo proprietario, ma a te.
Io non so come tu sia, quali siano i pensieri che passano nella tua mente, quali le emozioni che (ne sono certa) fanno battere il tuo cuore, quali le paure che paralizzano le tue zampe, quali le immagini che sconquassano la tua mente. Tu sei un mulo e io non so cosa prova un mulo. Ma tu mi sei sempre piaciuto e da anni seguo ciò che fai, ti guardo da lontano. Osservo il tuo comportamento e giudico, con i miei parametri umani, con le mie piccole conoscenze e con ciò che mi dice l’esperienza degli altri. Ma il mio è, e resterà, un giudizio di parte.
So (me l’hanno detto, ho sentito solo una campana, ma alla quale però credo) che hai gioito a scorrazzare per le campagne con il tuo proprietario, che l’hai diligentemente portato al lavoro, nelle mattine d’estate, aspettando con desiderio la sera per fare con lui la lunga passeggiata di ritorno, che avresti voluto non finisse mai. Ti piaceva il cielo caldo del tramonto e l’odore del mare che risaliva la valle. E a lui piaceva guardare il paesaggio, quel territorio che lui avrebbe voluto non mutasse mai, dall’alto della tua groppa e dei suoi trent’anni.Voi due state insieme già da un pò, con i vostri alti e bassi, come una coppia in bilico tra il lasciarsi e il rinnamorarsi. So che lui, dapprima sopraffatto dalla tua esuberanza, dalla tua caparbietà, aveva desistito e aveva deciso di rinunciare a te. Ma so anche che per il dispiacere (non saprei dire se più bruciante per la sconfitta o per la tua assenza) e dopo l’incontro con persone che lo hanno incoraggiato, ti ha ripreso con sé. E ha cercato, nell’onestà del suo carattere, magari sbagliando, ma volendo far bene, ha cercato di creare un’intesa con te. Le ha provate un po’ tutte (metodo Parelli, lezioni, doma western, suggerimenti dei mulattieri, …) forse anche sbagliando, in questo suo cercare “il modo” di relazionarsi con te. O forse era questo l’errore: forse non cercava un confronto con te, ma un modo per dominarti. E se con le buone non riusciva, allora provava con maniere più energiche. E certo tu non lo aiutavi. Tu lo illudevi. Tu, anche, sconvolgevi la sua mente. Tu facevi battere il suo cuore con emozioni che poi negavi e sostituivi con grandi preoccupazioni, con paure, con rischi… Ti spaventavi, così all’improvviso, per un apparente nonnulla che per te era un drago fiammeggiante, e quando avevi paura, eri tu da temere. Temere per ciò che avresti potuto fare, a te e agli altri, in quella reazione inconsulta, che il tuo proprietario non comprendeva e pertanto non sapeva controllare. Per quella tua paura che lui non sapeva scacciare e che impauriva anche lui.
Poi come per magia, i tramonti ritrovavano il proprio miele e la brezza che risaliva la valle vi riavvolgeva nel suo profumo. E un ragazzo, fiero e felice, fotografava la sua immagine a cavallo del suo mulo riflessa in una scheggia di specchio. E tale immagine è apparsa sullo schermo di pc ove altri hanno ammirato, invidiato, apprezzato quel ragazzo riflesso così orgoglioso del suo mulo. Ma poi altre immagini, altri resoconti, altri flash riferivano di scenari del tutto diversi: con la stessa onestà, persino ingenua -o forse coraggiosa- nel suo essere così sincera, il tuo proprietario raccontava le sconfitte e le amarezze, le difficoltà, le paure. Tue e sue. E le sue confessioni rimbalzavano da un pc all’altro, consentendo che si giudicassero errori e sbagli. Ma chi non commette errori o sbagli? Pochi. Come pochi sono quelli che hanno il coraggio di raccontarsi.
E quattro anni di cronaca di una vita insieme sono lì, dentro un pc, a disposizione di chi ha tempo e voglia di capire meglio. Ma capire non per giudicare: per imparare. E seguendo la trama altalenante della vostra storia forse qualcosa si può imparare.
ciao Nerone. Non scrivo al tuo proprietario, ma a te.
Il tuo prossimo proprietario magari non lo conosceremo mai, e mai più avremo notizie di te, mai sapremo quale paesaggio guarderai e quale brezza annuserai.
Per questo ho voluto scriverti. Tu sei il primo mulo che ho conosciuto così tanto, quello che ha avuto la stessa malattia del mio asino e localizzata nello stesso punto, quello che ha fatto lezioni e lezioni di addestramento col metodo Parelli (che ho scoperto con te, prima ancora che da altri), quello di cui ho sentito tanto raccontare. Tu sei il primo mulo che ho conosciuto così tanto, pur non avendo mai capito come fossi davvero.
Platero
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| CommentiIn questo momento ci sono 17 commenti | |
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| | | Inserito da Nerone il 23-Gen-2012 alle 19:01:25
Moderazioni espresse: 0 | | | | | | | | | | | | | | | | | Grazie, platero, hai scritto una cosa veramente bella che apprezzo molto, e che mi sta facendo riflettere in questo momento tanto triste e difficile...
4 anni di vita insieme, nel bene e nel male, sono difficili da buttare via... da una parte sono consapevole che ormai il mio rapporto con nerone e' compromesso ed e' abbastanza inutile insistere, dall'altra pero' la sola idea di abbandonarlo al suo destino e trovarmi, magari tra 20 anni, a non sapere neanche se e' ancora vivo o morto, mi terrorizza...
la cosa migliore e' che finisse in mano a qualcuno qui in zona che lo tiene bene, al prato, dove posso tornare a vederlo... se trovassi una sistemazione del genere lo regalerei anche... chissenefrega dei soldi... | | | | | | | | |
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| | | Inserito da Mora il 24-Gen-2012 alle 20:01:02
Moderazioni espresse: 0 | | | | | | | | | | | | | | | | | x platero: grazie per avere espresso in parole una cosa difficile!
x Nerone: ho guardato a lungo le tue vecchie foto, e ho provato di mettermi in contatto con il tuo mulo, a sentire le sue emozioni in ciascuna delle foto - e ho notato un cambio grande nel suo carattere dalla prima all'ultima foto. Nelle prime foto sentivo solo paura, una grandissima paura, una paura diffusa, un po di tutto. Poi venivano delle foto dove Nerone sembra rilassato, contento, fiero di portarti a fare delle passeggiate, dove sembra anche avere una buona relazione con te. Ma poi le ultime foto: un Nerone chiuso in se, con un espressione mezzo aggressiva, mezza paurosa, un Nerone che non lascia avvicinare nessuno, che rifiuta il contatto e la relazione - e questo in combinazione con la sua paura che c'è ancora, ma nascosta dietro la sua espressione di mulo fiero e inaccessibile e un po aggressivo è difficilissima - per lui e per il suo proprietario. E adesso capisco le difficoltà e spero solo che troverà qualcuno con molta esperienza, una mano ferma e un cuore che lo ama, che sa trasmettergli il sentimento di sicurezza di cui ha bisogno. | | | | | | | | |
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| | | Inserito da Nerone il 25-Gen-2012 alle 20:01:53
Moderazioni espresse: 0 | | | | | | | | | | | | | | | | | Mora, in effetti penso che tu abbia indovinato...
La prima fase, quella del puledrone timido e pieno di paure, e' durata da quando lo ho preso nel 2008, fino all'inizio del 2009 quando avevo deciso di tenerlo...
dalla primavera 2009 e' cominciato il periodo migliore... secondo me Nerone sapeva che finalmente lo apprezzavo ed avevo intenzione di fare molte cose belle con lui... in questo periodo abbiamo fatto passeggiate indimenticabili, Nerone mi seguiva dappertutto nel campo, gli piaceva giocare con me e, qualche volta, anche prendersi le coccole...
Poi nell'autunno 2010 sono ricominciati i problemi... prima alcune inspiegabili intemperanze ogni tanto, poi a fine ottobre, il brutto episodio al campo sportivo... da li in poi problemi, problemi, sempre piu' problemi...
a Giugno 2011 per cercare di salvare la situazione lo ho portato un mese da un'addestratore molto apprezzato in zona, che aveva gia' lavorato sui muli... dopo questo addestramento e' andato benissimo per circa 2 mesi, poi e' tornato come prima, peggio di prima, molto peggio... ed ora eccoci al capolinea...
Proprio questa mattina, per combinazione del destino, stavo andando al maneggio dove ho portato Nerone, stranamente per l'orario c'era il traffico completamente bloccato, forse per un'incidente o per il blocco dei TIR... ho preso una stradina per arrivare al maneggio passando per la campagna ed evitando il traffico, ed ho incontrato una ragazza che conoscevo a malapena, in sella al suo cavallo... e mi ha chiesto "come va il mulo??" quando gli ho detto che ormai siamo alla frutta, ha risposto con un "noooo" e mi ha promesso di aiutarmi a recuperarlo... io ci spero poco... ma ci proviamo...
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